Piano operativo, verso il tour de force in Consiglio: niente ‘tagliola’ per abbreviare i tempi

1 marzo 2024 | 21:16
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Piano operativo, verso il tour de force in Consiglio: niente ‘tagliola’ per abbreviare i tempi

Si va delineando il voto per singole osservazioni e controdeduzioni. Tempi più lunghi. o comunque incerti, per l’approvazione

Piano operativo, un iter che non sarà brevissimo.
Prevale infatti, al momento , anche in maggioranza, l’ipotesi di una discussione approfondita anche in Consiglio di osservazioni e controdeduzioni.

Anche un incontrche si srebbe tenuto oggi (1 marzo) fra capigruppo ed esponenti di maggioranza ha confermato la road map, dopo le polemiche che sono emerse dall’opposizione nell’ultima commissione urbanistica, riferite dal capogruppo del Pd, Francesco Raspini.
Secondo le ultime indiscrezioni, insomma, non scatterà la ‘tagliola’, che prevedeva, come ipotizzato in un primo momento, un accorpamento per argomenti delle osservazioni da votare. Un voto ‘a blocchi’, insomma, che avrebbe garantito una maggiore celerità dell’approvazione, prevista entro la fine dell’anno, dello strumento urbanistico.

Dopo le prime polemiche, invece, sarebbe emersa la necessità di un esame maggiormente approfondito, soprattutto in Consiglio, di osservazioni e controdeduzioni.
Questo, dunque, lo schema che si starebbe verificando. La discussione delle osservazioni e delle controdeduzioni avverrebbe, in un primo momento, in commissione urbanistica secondo un cronoprogramma che prevederebbe una esposizione, alla presenza del dirigente Marioni, nell’arco di quattro o cinque appuntamenti.

Il testo originario, le osservazioni e le controdeduzioni, passerebbero poi all’esame dell’aula dove si arriverebbe a votare ogni articolo con relative osservazioni e controdeduzioni e secondo il regolamento del consiglio comunale, quindi con la tempistica garantita agli interventi di maggioranza e di opposizione.
Un metodo che, facendo un calcolo previsionale, allungherebbe i tempi dell’approvazione del piano operativo almeno a una settimana intensiva di aula.

Saltata, a questo punto parrebbe così, la mediazione con le opposizioni per rendere più celere la discussione. In questo senso sarebbe stato decisivo l’intervento nell’ultima commissione urbanistica del capogruppo Pd Francesco Raspini, che pur riconoscendo la validità dello strumento nel suo complesso (la sua struttura, d’altronde, è nata quando era assessora all’urbanistica Serena Mammini, del Pd), aveva richiesto un’analisi approfondita delle osservazioni provenienti dagli ordini professionali, dalle associazioni di categoria e dai singoli cittadini.

Per l’ufficializzazione del ‘metodo’, comunque, bisognerà attendere almeno la prossima commissione urbanistica che avvierà ufficialmente l’iter che dovrebbe portare, entro la fine dell’anno, all’approvazione del nuovo piano operativo del Comune di Lucca.