Una raccolta firme per evitare la chiusura del chiosco Bono Bao: la deadline è il 30 aprile

6 marzo 2024 | 17:21

L’amministrazione ha deciso mettere a bando la gestione della struttura in piazza martiri della libertà: “Il mio futuro e quello di 7 dipendenti era progettato su questo locale”

La paninoteca notturna“Bono Bao”in piazza martiri della libertà, il 30 aprile chiuderà i battenti. L’amministrazione comunale ha messo a bando la gestione del chiosco fuori porta Santa Maria e nonostante i tentativi del titolare di scongiurare la situazione, sembra che la strada sia ormai tracciata. Proprio per questo Peter Manfredini, ha deciso di fare una raccolta firme per cercare di salvare in extremis un’attività che svolge continuativamente da 10 anni.

“Ho preso in gestione il chiosco in piazzale martiri della libertà nel 2013 con mio fratello e a dicembre dello stesso anno abbiamo aperto – spiega il titolare -. Prima di noi c’era un’edicola con un contratto precedente agli anni ’50 e inizialmente non avevamo nessun problema con il Comune di Lucca, si dialogava e c’era accordo sui rinnovi”.

Dal 2017 però, secondo quanto sostiene Manfredini, gli umori dell’amministrazione comunale nei suoi confronti, sono cambiati.
“Si saranno messe in mezzo delle forze politiche o altre cose – immagina Manfredini -, però sono iniziati i controllisollevandoproblemi di disturbo durante gli orari notturni. Ma io a fianco ho proprio la caserma della Polizia di Stato e se ci fossero dei reali problemi non avrebbero esitato a farmi chiudere negli anni precedenti”.

Nel tempo l’attività di Peter Manfredini è cresciuta, adesso conta 7 dipendenti, un rigiro di materie prime di quasi 200mila euro all’anno dai fornitori e una miriade di clienti affezionati.

Peter manfredini bono bao chiudePeter manfredini bono bao chiudePeter manfredini bono bao chiudePeter manfredini bono bao chiudePeter manfredini bono bao chiude

“Io ho progettato il futuro della mia vita su questa attività – precisa Manfredini -. Negli anni abbiamo avuto degli incrementi sulle licenze alimentari, il Comune ci sosteneva in queste richieste, mai avremmo pensato di essere mal voluti . Il primo passo è stato quello di far passare il chiosco dal Suap, all’ufficio patrimonio, in questo modo è come se fosse un nuovo edificio da riassegnare e come ogni nuovo edificio da riassegnare, è stato deciso di fare un bando. Il mio vecchio diritto di proprietà quindi, il 30 aprile decade, quando c’erano tutte le possibilità per rinnovarlo e anzi in molti ci avevano promesso che l’avrebbero fatto”.

L’amministrazione comunale nel frattempo è passata ai controlli serrati, a quanto dice il titolare, per i fumi, le distanze, le licenze. Tutto quanto però, sembra non aver prodotto sanzioni o altro di rilevante.

“Noi siamo ben voluti dalla gente, so che Bono Bao è un’attività che piace perché offriamo un servizio notturno che non fanno da altre parti – spiega Peter Manfredini -. Al contrario per il Comune, sembra che il nostro servizio sia fastidioso, che vada levato e che crei disturbo. Siccome l’attività è del Comune, possono fare come vogliono, però prima la giunta attuale parlava di aiuti, sostegni, di andare incontro alle attività, ma alla fine i cambiamenti li hanno fatti loro”.

A Peter Manfedini sembra che non resti altro che partecipare al bando, ma anche in quel caso la sua attività subirebbe dei ridimensionamenti di orario. Attualmente il locale chiude alle 2.30 di notte durante i giorni infrasettimanali e la domenica, mentre il venerdì e il sabato può rimanere aperto fino alle 4.30 di mattina. Nel bando per la gestione però, si legge che gli orari di chiusura dovranno essere le 24 nei giorni feriali e l’1 di notte per i festivi e prefestivi. Di conseguenza non potrà più svolgere attività notturna come prima.

“Noi siamo tra le poche attività che rimangono aperte in orario notturno e siamo un servizio necessario a chi lavora la notte, il 70 per cento della nostra attività si svolge dopo la mezzanotte – precisa Manfredini -. Sul bando di gara, mi avevano inoltre assicurato, che mi sarebbe stato concesso un diritto di prelazione, eppure neanche quello è stato previsto”.
“Inoltre – aggiunge -, nel periodo subito post Covid, è uscito a livello statale e comunale un aiuto, rivolto a tutte le attività e in cui rientravo io, per un rinnovo di 10 anni. Il comune doveva di legge informare le attività interessante e attuare la cosa, ma nella mia situazione invece hanno continuato ad insistere nel volermi cacciare”.
Bonobao vorrebbe chiedere di rimanere aperto e lavorare, ma sappiamo che purtroppo al momento non abbiamo le capacità per poterlo fare. Chiediamo quindi un aiuto, un sostegno, dai nostri clienti e dai cittadini di Lucca, per una raccolta firme verso un’attività che insiste da 10 anni sul territorio e offre un servizio durante gli orari notturni”.

Chiunque voglia sostenere la paninoteca Bono Bao di Peter Manfredini in via Martiri della libertà, potrà lasciare la propria firma direttamente al chiosco da venerdì prossimo (8 marzo).