Spazi pubblici urbani, esperti a confronto sul futuro

15 marzo 2024 | 17:33
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Spazi pubblici urbani, esperti a confronto sul futuro
Spazi pubblici urbani, esperti a confronto sul futuro
Spazi pubblici urbani, esperti a confronto sul futuro

L’incontro si è tenuto ieri (14 marzo) a Palazzo Ducale

In occasione della Giornata nazionale del paesaggio, si è svolto ieri (14 marzo) a Palazzo Ducale, il convegnoNuovi orizzonti per gli spazi pubblici urbani, organizzato dall’Osservatorio locale del paesaggio lucchese, con il patrocinio della Provincia di Lucca ed in collaborazione con l’Istituto nazionale bioarchitettura sezione di Lucca, il Centro culturale Compitese, Wwf ata Toscana, Slow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi, Ordine dei Dottori Agronomie dei Dottori Forestali delle Province di Pisa – Lucca – Massa Carrara, Ordine dei Geologi della Toscana, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Lucca con il contributo della associazione Talea e Legambiente Capannori e Piana lucchese.

Ad introdurre il pubblico gli architetti Rodolfo Collodi, presidente dell’osservatorio Lpl, Fabrizio Menchini, dirigente della Provincia di Lucca e Maria Pia Casini che hanno fornito un quadro esaustivo su cosa siano il Piano Territoriale Coordinamento Provincia e lo Statuto del Territorio e su quali siano gli indirizzi a cui i Comuni appartenenti all’intero territorio provinciale si devono attenere. Particolare attenzione alla crescita culturale, alla partecipazione di cittadini ed enti, sia pubblici che privati, all’importanza di fare rete tra gli spazi pubblici verdi e sull’importanza del monitoraggio del consumo di suolo, risorsa non riproducibile.

L’ingegnera Luisa Bravo ha affrontato il concetto di bene comune e spazio pubblico di socialità, il cui valore è molto più ampio di quello con sui siamo abituati a rapportarci e di come si debbano associare al concetto di cultura condivisa, di partecipazione ai progetti da parte dei cittadini, di creatività. Perché lo spazio pubblico non sono solo le piazze, ma anche zone verdi presenti, non solo nei centri storici ma anche le periferie, prendendo come esempio il progetto sviluppato a Bologna (www.museospaziopubblico.it)

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La dottoressa Valentina Olmo ha spiegato la funzione dei servizi ecosistemici e degli studi fatti a livello universitario sui corridoi ecologici che erano presenti a Lucca. Sono stati portati esempi di studio che dimostrano la funzione di sequestro della Co2 da parte degli alberi e i risvolti sul clima e sugli ecosistemi.

Nell’intervento del professor Angelo Facchini della scuola Imt, si è parlato di come la tecnologia ed i Big Data (strumento in continua evoluzione in relazione alla quantità di dati a disposizione), possano essere utili a mettere in contatto e far dialogare tra loro persone dalle competenze apparentemente e diametralmente opposte. Del rapporto tra sostenibilità e gli Esg (Envirnoment social governance). Facchini ha poi spiegato cosa è possibile fare con la grande quantità di dati che abbiamo a disposizione, per la scelta di un obiettivo concretamente raggiungibile. E’ stato affrontato l’argomento dell’AI (intelligenza artificiale) e di come, simulando il funzionamento dell’intelligenza umana, possa trarre conclusioni sulla base dei dati a disposizione e di come l’argomento debba essere comparato alle questioni etiche e sociali. Si è poi passati alla definizione di Smart Cities ossia delle città dotate non solo di infrastrutture fisiche (di cui il verde fa parte) ma anche di software che siano in grado di integrare la tecnologia dell’informazione e garantire il futuro attraverso uno sviluppo sostenibile, capire come monitorare le varie risorse ricordandoci che l’energia più pulita è quella non consumata.

La dottoressa Simona Re ha parlato di Citizen Science, metodologia di ricerca basata sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella raccolta di dati, lavorazione ed interpretazione degli stessi e su come la cooperazione sia un concetto fondamentale. La dottoressa ha poi mostrato il caso della città di Tortona dove è in corso un progetto in cui i cittadini hanno la possibilità di partecipare alla rilevazione di varie tipologie di dati sul territorio, nel caso specifico per il censimento degli alberi.

Il dottor Andrea Gini, ricercatore per la scuola normale di Pisa e Imt, ha fornito una spiegazione semplice, anche per i non addetti ai lavori, sui concetti di ecologia, ecosistema, di sistemi semplici e sistemi complessi, di individui di una specie, di popolazione, di comunità, ricordando che questi argomenti contribuiscono a formare il paesaggio di una determinata zona. Gini ha poi sottolineato l’importanza dei servizi eco-sistemici di cui noi tutti, per la maggior parte inconsapevolmente, usufruiamo in modo gratuito (ossigeno, impollinatori, ecc.) su cui si poggia la metà della ricchezza globale. Ha parlato dell’importanza delle Reti ecologiche e su come tutto si fondi su un equilibrio molto delicato.

A concludere il convegno l’architetta Daniela Corsini forte della sua esperienza lavorativa nella città di Saragozza per la riqualificazione degli spazi urbani e del progetto in corso a Modena su un ex area industriale abbandonata da anni: “Questi sono i concetti su cui una città come Lucca deve puntare per diventare competitiva, sostenibile, giusta, vivibile e soprattutto di esempio”.