Meno abbonamenti per i lavoratori al parcheggio Mazzini, un utente: “Palese ingiustizia”

La lettera firmata: “È solo considerato come una fonte di guadagno da sfruttare al massimo e non un servizio pubblico”
Meno posti di lavoro da destinare agli abbonati al parcheggio Mazzini, protesta un lavoratore del centro storico. Lo fa con una lettera firmata.
“Come lavoratore del centro storico, sono titolare di un abbonamento per il parcheggio Mazzini e ho letto con interesse l’articolo pubblicato qualche giorno fa sulla assurda situazione creata nelle ultime settimane – dice – La replica di Metro purtroppo non soprende, ma preoccupa molto. A parte il fatto che dei decantati lavori di riqualificazione, fino ad ora si è vista soltanto l’installazione di due colonnine per auto elettriche, giudico molto preoccupante il criterio di valore espresso. Il parcheggio è considerato solo come fonte di guadagno da sfruttare al massimo e non viene assolutamente considerato il fatto che come ogni bene pubblico, e dunque pagato con i soldi dei contribuenti, dovrebbe essere un servizio per i cittadini. Tra l’altro è difficile pensare che l’uscita di poche decine di abbonati (comunque paganti) potrà essere risolutiva per le casse del Comune”.
“Purtroppo non abbiamo nessun potere ed è molto facile immaginare come si concluderà la vicenda – conclude la lettera – tutti gli ostacoli posti in essere per i rinnovi e i chiari riferimenti all’aumento del prezzo (si parla di un costo più che raddoppiato) costringeranno i titolari di abbonamento a lasciare il parcheggio: una palese ingiustizia che saremo costretti a subire“.