Occupazione al Vallisneri, solidarietà agli studenti anche dal Forum per la pace

Il gruppo: “Hanno avuto il coraggio di sfidare l’indifferenza e l’intimidazione”
Occupazione al Vallisneri, solidarietà agli studenti anche dal Forum per la pace di Lucca.
“Si va diffondendo nel paese un’ondata di ribellione contro le guerre e in particolare contro il genocidio in atto nella striscia di Gaza, dove il popolo palestinese viene ucciso non solo dalle bombe israeliane ma anche dalla mancanza di cibo, viveri, medicinali, assistenza medica (in pochi mesi 33mila morti civili di cui la maggioranza donne e bambini) – ricordano dal Forum -. Avanza anche la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani e alcune università rimettono in discussione accordi di ricerca bilaterali in cui è presente anche l’aspetto militare. La ribellione nelle Università e nelle scuole medie superiori di queste settimane esprime in modi e forme anche diverse un’obiezione totale alla guerra, che è sacrosanta e assolutamente in linea con lo spirito e la sostanza della nostra Costituzione. Le forme della contestazione di questo bellicismo insensato e molto pericoloso per il futuro stesso del pianeta sono i cortei, le assemblee, le occupazioni. Così anche a Lucca al liceo Vallisneri. Qual è stata la risposta del potere? Non già il dialogo, ma la pura repressione nei suoi vari aspetti di intimidazione, minacce, denunce e, dove non bastasse, l’uso dei manganelli, avvenuto in diverse città”.
“Se le studentesse e gli studenti occupano le scuole per chiedere di fermare il genocidio di Gaza e di attuare un cessate il fuoco in tutti i teatri di guerra, se rivendicano di poter discutere del proprio futuro che viene svuotato di senso dall’economia di guerra, dal riarmo generalizzato e dalla conseguente drastica riduzione della spesa per salute, istruzione, ricerca, investimenti sociali e ambientali, se le lavoratrici e i lavoratori e i loro sindacati cominciano ad interrogarsi sul senso della produzione di armi, se cominciano a boicottare le partenze e gli arrivi di navi di armi dai porti, se cominciano ad organizzare uno sciopero internazionale per la pace, allora questa gigantesca mobilitazione avrà un senso compiuto ed esprimerà la forza della ragione e la forza dei numeri – concludono -. Ecco perché siamo solidali con le studentesse e gli studenti del liceo scientifico Vallisneri, che hanno avuto il coraggio di sfidare l’indifferenza e l’intimidazione ed hanno scritto, con linguaggio fresco ed autentico, parole di pace, di libertà, di dignità e di verità. Come quasi sempre succede, la repressione farà male ma non
farà altro che alimentare la mobilitazione democratica. Condanniamo ogni forma di repressione e saremo a fianco di questo nuovo movimento studentesco, per una piena applicazione della nostra Costituzione”.