Parcheggio Mazzini off limits ai lavoratori, lettera alla Metro: “È mancata ogni trasparenza”

11 aprile 2024 | 12:35
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Negozianti, dipendenti e professionisti scrivono all’azienda: “Sconcertante l’impossibilità di rinnovo senza alcun preavviso”

Parcheggio Mazzini, fanno nome e cognome le attività contrarie alla scelta di Metro di lasciare gli abbonamenti solo ai residenti e non a negozianti e lavoratori.

A scrivere all’azienda partecipata del Comune e, per conoscenza, alla stampa per esprime “il profondo dissenso per le scelte effettuate in relazione agli abbonamenti per i lavoratori, ritenendo che le decisioni assunte siano connotate da una totale assenza di trasparenza nei confronti della collettività” sono Parrucchiere Uomo di via Mordini 59, una dipendente del General Lee in via Fillungo 145, una dipendente del negozio Pinko di via Fillungo 25, il negozio Ido in via Mordini 4, il negozio Les Tricot in piazza San Francesco 31, il bar la Piazzetta in piazza San Francesco, l’Osteria la Dritta in piazza San Francesco 33, Bonny Pizza in piazza San Francesco 1, la La Perla laboratorio orafo in via Sant’Andrea 9, dipendenti del negozio Peter Pan, il bar dello Stellario in piazza san Francesco 46, la cartoleria/copisteria Giuntoli, una dipendente del negozio Girotondo, il negozio L’idea, la Lavanderia Cf, il bar pizzeria Marameo in piazza San Francesco, un dipendente del negozio Vela, oltreché di lavoratori autonomi come lo studio tecnico del geometra Agostini e lo studio legale dell’avvocato Agostini.

“È veramente sconcertante – dicono – come, senza alcun preavviso, e senza alcuna reale spiegazione circa le motivazioni a fondamento di tali scelte, tutti i predetti lavoratori con l’abbonamento in scadenza i primi giorni di aprile si siano ritrovati a non poter più usufruire di un servizio che, fino a quel momento, era previsto. La totale assenza di trasparenza, poi, è comprovata dalla deliberata scelta di non informare tutti i lavoratori abbonati del parcheggio Mazzini di queste direttive, obbligando i singoli utenti a recarsi presso gli uffici della Metro per sentirsi riferire che nessun abbonamento per lavoratori verrà più rinnovato. Senza considerare poi che dal sito internet si legge un’informazione fuorviante, poiché è indicato che “avendo raggiunto la capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, il  rilascio degli abbonamenti presso il parcheggio Mazzini è momentaneamente sospeso”, quando in realtà non solo non vengono rilasciati nuovi abbonamenti che, eventualmente, potrebbero determinare il superamento del limite di capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, ma soprattutto non vengono rinnovati gli abbonamenti a chi già ne era in possesso e che, pertanto, dovrebbero essere già conteggiati nel numero di stazionamenti non occasionali”.

“Ci sia permesso infine di commentare le varie “soluzioni” a questo disagio, che sono state prospettate in questi giorni – conclude la lettera – come la possibilità di parcheggiare in area Macelli, o ancora, la possibilità di stazionare nei posti blu collocati fuori dalle mura, zona Porta Elisa. È  ben evidente, infatti, che si tratta di pochissimi posti auto, peraltro già ampliamente occupati dalle utenze di quelle specifiche zone, e che certamente non risolverebbero i disagi arrecati alla collettività dalla decisione della società. Tutto questo solo per esprimere un forte dissenso nei confronti delle scelte adottate dalla società la quale, a parere di tutti i soggetti e le attività sopra elencate, dovrebbe avere più riguardo agli interessi della collettività e non creare tali problematiche. Si chiede infine, con interesse alla chiarezza e alla trasparenza nei confronti della cittadinanza, che vengano esplicate le reali ragioni a fondamento della decisione di abolire gli abbonamenti per i lavoratori”.

Così un’altra lavoratrice del centro storico: “La realizzazione di un’area riservata nella zona dei Macelli, non è neppure iniziata e al mometo è una vaga proposta, quindi, nella migliore delle ipotesi, i tempi saranno lunghi o lunghissimi. Nel frattempo dove andiamo a parcheggiare?  Per quanto riguarda l’esistenza dei molti posti gratuiti di cui si parla, questa sembra proprio una beffa: inviterei la dirigenza della Metro a venire negli orari di lavoro e cercare il parcheggio gratuito. È un’impresa praticamente impossibile. Se fosse così facile parcheggiare gratuitamente, possiamo assicurare alla Metro che preferiremmo non pagare l’abbonamento”.

“Vorrei anche segnalare che in 12 anni di abbonamento, escluso il periodo dei Comics (durante il quale tra l’altro dobbiamo pagare ma non possiamo parcheggiare), non è mai successo che il parcheggio avesse esaurito i posti, quindi si può pensare che lo spazio sia sufficiente per residenti, lavoratori e turisti. Si tratta ora di capire quali siano le reali motivazioni di questa decisione assurda, che sembra indirizzata solo a creare ostacoli e problemi a chi lavora in città”.