L’aumento della tariffa rifiuti approda in commissione: ma gli incrementi potevano arrivare fino a quasi il 10%

16 aprile 2024 | 14:51
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L’aumento della tariffa rifiuti approda in commissione: ma gli incrementi potevano arrivare fino a quasi il 10%

Soddisfatta l’assessora all’ambiente Cristina Consani: “Non vogliamo applausi, ma dall’evasione sono stati recuperati circa 300mila euro”

Nel 2024 la tariffa dei rifiuti per le utenze domestiche avrà un incremento del 4 per cento, per quello non domestiche invece l’incremento è del 5 per cento, ma l’amministrazione comunale ha calmierato la situazione perché  l’aumento poteva arrivare fino al 9,6 per cento.

Nella seduta di commissione congiunta politiche di bilancio, lavori pubblici e ambiente, che si è tenuta oggi (16 aprile) a Palazzo Santini, il tema principale affrontato è stato l’aggiornamento del Piano economico finanziario 2024-2025 (Pef) per la determinazione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani. Il Pef 2024-2025 viene calcolato sul costo sostenuto da Sistema ambiente per la gestione dei rifiuti, relativo al 2022, calcolato con gli aggiornamenti Istat e l’inflazione.

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Il Pef, unitamente ai parametri stabiliti da Arera permette di determinare la Taric. Nella seduta di Commissione sono intervenuti i vertici di Sistema Ambiente, la presidente Sandra Bianchi, la dirigente tecnica Caterina Susini, con Giuliano Asaro e Laura Tambellini. Presenti anche gli assessori di riferimento Moreno Bruni al bilancio e Cristina Consani all’ambiente.

“L’aggiornamento del Pef, servirà per la determinazione della tariffa sui rifiuti – spiega l’assessora Cristina Consani -. Per il 2022 il Pef è stato di 20 milioni, nel 2023 21 milioni e nel 2024 sarà 22miloni e 278mila euro e nel 2025, 23milioni e 477mila euro. Ad agosto Arera ha stabilito che per l’aggiornamento del Pef 2024-2025, la base di calcolo di riferimento doveva essere la spesa di gestione del servizio nel 2020. Per una congiunzione economica sfavorevole avremo un incremento del 5,94 per cento, con un’inflazione in aumento del 13,70 per cento a cui si somma un altri 5 per cento di aumento di costi operativi, per un totale del 19 per cento circa. L’incremento massimo stabilito da Arera è del 9,6 per cento, noi invece abbiamo deciso di non aumentare oltre il 5, 55 per cento nel 2024 del 4 per cento nel 2025. Non vogliamo gli applausi di nessuno, abbiamo semplicemente cercato di ridurre al minimo l’impatto dell’aumento, calmierando i costi del settore. Abbiamo inoltre fatto un eccellente lavoro sulla partecipazione, perché da un anno teniamo in piedi un tavolo con varie categorie del territorio e con cui siamo andati a braccetto fino ad oggi”.

Si tratta di un aumento in linea con altre realtà territoriali vicino? Secondo l’assessora Consani, rispetto a Sistema Ambiente, “altre città hanno un costo maggiore del 66 per cento per le utenze domestiche, per le non domestiche l’incremento è del 100 per cento”.

L’opposizione vuole capire meglio da cosa deriva l’aumento del 19 per cento dei costi di gestione. A rispondere è la dirigente tecnica Cristina Susini: “Gli aumenti riguardano il costo del carburante, dell’energia, del personale: 240mila euro incremento costo carburante ed energia, 54mila euro sono gli aumenti per il noleggio dei veicoli, 200mila euro di incremento dei costi contrattuali del personale, 400mila euro di accantonamento del Fondo salva crediti, per un totale di circa 950mila euro. Bisogna ricordare che nel 2020-21 il recupero crediti era stato sospeso. Ma nel 2024 Sistema ambiente nell’attività di recupero dell’evasione è stato di 293mila euro”.

Secondo l’assessore al bilancio Moreno Bruni, l’incremento del 5 per cento rimane in linea con la situazione economica finanziaria precedente di Sistema ambiente: “Riducendo l’incremento al 5 per cento, non ha assolutamente determinato problemi economici e finanziari all’azienda, che rimangono in linea con gli anni passati. Nel 2025 l’incremento si abbasserà al 4 per cento, per questa riduzione puntiamo anche sulla possibilità di un calo dell’inflazione, compensando gli incrementi anche con soluzioni dettate da nuove norme che sono in fase di studio”.

Il consigliere di opposizione Giannini, chiede informazioni sul recupero dell’evasione. A rispondere è il responsabile di Sistema ambiente Giuliano Asaro: “L’evasione recuperata ammonta a circa 300mila euro – spiega -, a seguito di una intensa attività di massiva di accertamento. Si procede attraverso incroci di banche dati e da segnalazioni, si cerca di estendere a tutti gli immobili dell’utenza stessa. Prima si invia una lettera binaria, se non risponde si procede all’accertamento e poi si va al recupero fattivo, i tempi non sono brevissimi purtroppo. Stiamo sollecitando al pagamento del 2023 da settembre, abbiamo mandato molti solleciti, solitamente li inviavamo l’anno successivo. Abbiamo notato però che se il sollecito avviene prima più veloce è il reintegro”.

Altra battaglia di Sistema Ambiente è quella della sostituzione dei mezzi, perché 54mila euro derivano dall’incremento del prezzo del noleggio di alcuni veicoli.

“I mezzi sono un po’ vetusti – ammette la Susini -. Purtroppo questa è una conseguenza della gara annullata che ci ha messo in difficoltà. Con il socio privato, siamo stati quindi costretti a noleggiare dei mezzi per portare avanti il servizio. Stiamo però anche proseguendo con il rinnovamento del parco mezzi, sono 90 i veicoli e per sostituirli tutti ci vorranno circa 9 milioni di euro. Noi lo faremo piano piano, adesso ne abbiamo sostituiti circa il 20 per cento. Infondo, su un milione di euro, il noleggio incide solo per poco più di 50mila euro, cifra che poi viene compensata da un minor costo di manutenzione.”

La consigliera Chiara Martini sottolinea il continuo incremento della tassazione scelta dall’amministrazione: “Aumenta un po’ tutto – spiega -, si pagano i passi carrabili, l’Imu, le spese di energia, l’inflazione, la tassa sul suolo pubblico. Alla fine certi aumenti ricadono sempre sui cittadini, cosa si fa per loro?”.

Secondo il commissario di maggioranza Luca Pierotti però, le domande dell’opposizione sono troppo aggressive: “I vostri interventi sono inquisitori – ha dichiarato -. Avete chiesto anche del Pef del 2025, bisogna rimanere legati all’argomento del giorno parliamo del 2024, dove abbiamo dei dati. I dati ci dicono che l’aumento massimo poteva essere del 9,6 per cento, se Sistema Ambiente si è limitato ad un aumento del 5 per cento bisogna esserne contenti e sottolineare il virtuosismo dell’azienda. Mi sembra pretestuoso ed ininfluente parlare di aumenti dei prossimi anni”.

La discussione sulla Taric proseguirà nella prossima seduta della commissione congiunta lavori pubblici ambiente, bilancio, sviluppo del territorio, quando si terrà la votazione.