Rifiuti, a Lucca le bollette aumentano fino al 5%: ok in Consiglio tra le critiche dell’opposizione

Raspini (Pd) passa all’attacco: “Promesse disattese. Ogni 6 mesi c’è una tassa che sale”. L’amministrazione: “Forte impegno per contenere gli aumenti”
Il consiglio comunale di Lucca ha dato il via libera questa sera (18 aprile) alla delibera che definisce le tariffe della Taric per il 2024. Le bollette, nel dettaglio, saranno più salate del 5 per cento per le utenze domestiche e del 4% per quelle non domestiche.
Un aumento che non è andato giù all’opposizione, che è passata all’attacco: “Promesse disattese. Ogni sei mesi a Lucca c’è una tassa che aumenta“. A rispondere sono stati l’assessora all’ambiente Cristina Consani e l’assessore al bilancio Moreno Bruni che, come fatto in commissione, hanno anche presentato le pratiche. Gli assessori hanno anche affermato che l’amministrazione “sta valutando altre forme per arrivare ad una ulteriore modulazione degli aumenti. L’obiettivo è quello di arrivare ad una tariffa più puntuale (chi più inquina, più paga), ma stiamo valutando di prendere dei provvedimenti ad hoc per le famiglie più numerose. C’è un impegno forte dell’amministrazione per contenere al massimo questi aumenti“.
In particolare, come spiegato dall’amministrazione, la Taric è determinata dal Piano economico e finanziario (Pef) che comprende tutti i costi sostenuti da Sistema Ambiente per erogare tutti i servizi legati alla gestione dei rifiuti e all’igiene urbana; il Piano economico finanziario è elaborato sulla base di parametri stabiliti da Arera e che non possono in alcun modo essere disattesi dai Comuni. Gli ultimi due Pef approvati 2022 e 2023 si basavano sui costi sostenuti nell’anno 2020, quindi in pieno periodo Covid, generando tariffe più basse, il Pef 2024 e 2025 deve basarsi per legge sui costi sostenuti dal gestore nel 2022, tenendo conto dell’aggiornamento Istat e dell’inflazione, che per effetto dell’eccezionale congiuntura economica internazionale (il conflitto in Ucraina e la conseguente crisi economica) sono risultati notevolmente più alti.
Sulla base dei calcoli richiesti da Arera, ha precisato l’amministrazione, l’aumento medio della Taric poteva essere quest’anno fino al 9,6%, rispetto al Pef precedente, ma l’amministrazione comunale e Sistema Ambiente hanno deciso di mitigare quanto più possibile questo incremento, intervenendo sul bilancio ed utilizzando anche quanto incassato dall’attività di recupero dell’evasione. Attraverso questa operazione l’aumento medio della Taric è stato così più che dimezzato rispetto al previsto, arrivando ad una media del 4% per le unità non domestiche e del 5% per le unità domestiche.
Critica la consigliera Pd Chiara Martini: “Siamo di fronte ad un amento della tariffa e le bollette cresceranno. La notizia da dare è questa. Il contenimento c’è stato fatto, ma avviene anche grazie al recupero dell’evasione, che però è sempre stata fatta. La raccomandazione è quella di non arrivare ad aumenti nel 2025. La concertazione? Mi aspettavo qualche forma di agevolazione, non è previsto niente nel regolamento”.
Anche il capogruppo Pd Francesco Raspini è passato all’attacco: “Io prima di tutto contesto il metodo con cui questa discussione è stata affrontata. Queste delibere sono passata in giunta lo scorso 4 di aprile ma noi abbiamo avuto solo pochi giorni per consultarle. Gli atti andrebbero mandati in tempo. Siamo arrivati in commissione senza aver potuto leggere una riga. L’aumento della tariffa lo abbiamo appreso solo dalla stampa. Siamo di fronte ad un aumento del 5% e tutti gli elementi che hanno portato questo aumento c’erano anche prima, dovevano essere conosciuti anche prima. L’anno scorso erano state annunciate ‘diminuzioni mirate’: dove sono? Su quale base lo avete detto? I costi continuano a salire, ogni sei mesi a Lucca c’è una tassa che aumenta”. Sulla stessa linea Gianni Giannini (Pd): “Non posso essere favorevole a questa pratica”.
Critica anche la consigliera Ilaria Vietina (Lucca è un grande noi): “Per il secondo anno si assiste ad una situazione di aumenti sulla tariffa dei rifiuti. Ci troviamo di fronte ad una replica rispetto allo scorso anno. In tutto questo non si accenna minimamente ad interventi di miglioramento del servizio. Sono diverse, infatti, le criticità segnalate dai cittadini”.
L’intervento del consigliere Alessandro Di Vito (Forza Italia-Udc) a difesa dell’operato della giunta Pardini: “Non siamo il governo della città che porta solo aumenti. Sul rincaro della Taric è bene ricordare alcuni aspetti: nessuno ha detto che c’è un investimento che pesa, ovvero quello della nuova di Sistema Ambiente a San Pietro a Vico. Un lavoro che è stata ereditato. Bisogna essere onesti, è stata ereditata una situazione pesante e noi vogliamo efficientare l’azienda”.
Dopo un botta e risposta tra l’assessore Bruni e il consigliere Raspini, si è passati alla votazione: le pratiche sono state approvate con 20 voti favorevoli e 8 contrari.