All’ex ospedale psichiatrico una pietra d’inciampo per Guglielmo Lippi Francesconi

24 aprile 2024 | 10:41
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All’ex ospedale psichiatrico una pietra d’inciampo per Guglielmo Lippi Francesconi

Il centro studi aderisce alle iniziative Anpi per la festa della Liberazione

Il Centro studi e ricerche Guglielmo Lippi Francesconi parteciperà all’evento del 25 aprile organizzato dall’Anpi di Lucca in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione.

L’organizzazione della manifestazione prevede la consegna in piazza San Michele alle 15,30 di una rosa, accompagnata da uno scritto e da un nastro tricolore, a piccoli gruppi “staffetta” che si recheranno presso tutti i luoghi dove sono state poste le pietre di inciampo dedicate alle vittime del nazismo durante le rappresaglie e i rastrellamenti del 1944. Il ricordo di Guglielmo Lippi Francesconi verrà onorato alle 16,30 dall’omaggio floreale nel luogo di Maggiano, l’ex ospedale psichiatrico da lui diretto dal 1936 al 1944, sede della pietra d’inciampo a lui dedicata.

In pieno regime fascista Lippi Francesconi portò avanti un’opera di rinnovamento logistico ed organizzativo di tutto l’ospedale psichiatrico, documentato anche da pubblicazioni scientifiche e testi che ci raccontano l’impegno e l’umanità di questo grande personaggio della storia della psichiatria e della resistenza.

“Lippi Francesconi – osservano dal centro studi a lui dedicato – è stato verosimilmente l’unico psichiatra che ha pagato con la vita l’opposizione ai regimi di quegli anni, rifiutandosi di trasformare l’ospedale psichiatrico di Lucca in un’anticamera del carcere per i dissidenti politici. È stato un vero precursore della riabilitazione psichiatrica ed un sostenitore a spada tratta dei diritti umani e civili dei pazienti ricoverati a Maggiano. Parteciperanno all’organizzazione della giornata la Società medico chirurgica lucchese, l’associazione Archimede, e l’associazione lucchese Arte e Psicologia, che con il Centro Studi Filippi Francesconi conducono da anni in parternariato solidale molte attività per tenere viva la memoria del direttore del manicomio di Lucca e anche del patrimonio scientifico e culturale di tutta la psichiatria lucchese, collaborando con gli istituti scolastici ed enti cittadini e non, per favorire ed intraprendere iniziative di prevenzione sul disagio psichico che nelle fasce giovanili oggi è purtroppo giunto a fare da protagonista clinico”.