Si conclude con un monologo di Brinzi la campagna contro le violenze sugli infermieri

4 maggio 2024 | 11:55
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Si conclude con un monologo di Brinzi la campagna contro le violenze sugli infermieri

Lo spettacolo dell’attore lucchese chiude il convegno finale in San Francesco

Paura, dolore, attesa e un po’ di sfiducia da una parte; concentrazione, professionalità, stress e un po’ di frustrazione dall’altra. Queste sono le due facce di una stessa medaglia, quella della cura nelle strutture sanitarie, dove pazienti e infermieri si incontrano.

Una grande dose di rispetto reciproco e di collaborazione è l’antidoto per far sì che l’incontro non diventi scontro. Purtroppo, però – come dimostrato dalla cronaca e dai numeri – sempre più spesso questo tempo condiviso si tramuta in episodi di violenza a danno degli operatori.

Da qui l’ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Lucca ha preso spunto per imbastire una campagna di sensibilizzazione intitolata Non prendertela sul personale che invita i cittadini a comprendere il grande lavoro che ogni giorno gli infermieri svolgono a servizio della comunità, nonostante i molti problemi che affliggono la categoria, a partire dalla cronica carenza di personale. Il percorso di Opi Lucca iniziato l’anno scorso e curato dalla responsabile scientifica dell’Ordine, Laura Bertolotti, si conclude venerdì (10 maggio) nella chiesa di San Francesco con un convegno aperto al pubblico e valido come formazione per gli iscritti all’ordine. È l’occasione per affrontare assieme gli aspetti più importanti legati al fenomeno della violenza in corsia, come le tecniche di de-escalation ma anche le dinamiche che a monte innescano l’aggressività. Durante il pomeriggio, è previsto anche un momento teatrale, ironico e puntuale, con l’attore Marco Brinzi, impegnato in un monologo scritto da lui stesso appositamente per questa occasione.

L’incontro del 10 maggio dal titolo L’infermiere: cura dell’altro e gestione dell’aggressione rappresenta come detto l’atto conclusivo di un percorso iniziato da Opi Lucca nel 2023 e finalizzato a fornire agli infermieri gli strumenti per riconoscere, prevenire e gestire una situazione di aggressività e, al contempo, offrire ai cittadini la possibilità di un momento di confronto, attraverso il quale promuovere una cultura del dialogo e del reciproco rispetto.

Dopo i saluti di Gabriele Ciucci, presidente di Opi di Lucca, e delle autorità presenti, l’incontro si aprirà con la presentazione delle azioni messe in campo dalla Regione Toscana per prevenire le aggressioni sul personale sanitario e sociosanitario. A illustrarle sarà Giovanna Bianco, responsabile del settore prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro della Regione Toscana.

Dopo di lei, sarà la volta di Enrico Marchi, psichiatra e psicoterapeuta, già primario dei Servizi psichiatrici di Lucca e presidente dell’associazione lucchese Arte e Psicologia, che tratterà il delicato argomento dell’aggressività e della violenza nei confronti dei professionisti che si occupano di cura e aiuto. Le tecniche di de-escalation, necessarie per prendersi cura del paziente nel caso in cui si verifichi un’aggressione, saranno presentate da Valentina Giannini, esperta in tecniche di de-escalation, e Arcangela Ricci, componente del gruppo di lavoro per la prevenzione e la gestione di atti di violenza sugli operatori sanitari della azienda Usl Toscana Nord Ovest.

Alle 17 è in programma il monologo scritto e interpretato da Marco Brinzi.Lei non sa chi sono io: viaggio-racconto della violenza sugli infermieri è la rappresentazione di una situazione di scontro tra infermiere e cittadino, costruita per far emergere gli aspetti più emozionali della relazione, in modo da coinvolgere i presenti e offrire spunti per ulteriori riflessioni. Il lavoro parte dalla raccolta di alcune testimonianze dirette e vuole sottolineare come il diritto di essere curati non autorizza ad ignorare l’esperienza e sottostimare le attenzioni che gli infermieri mettono sempre a disposizione dei cittadini.
“Ho accettato molto volentieri l’invito di Opi Lucca a partecipare con un mio intervento teatrale – afferma Marco Brinzi – che è pensato soprattutto per i cittadini, affinché si possa approfondire in ‘empatia’ un fenomeno così in crescita come quello delle aggressioni del personale sanitario”.

“La raccolta di testimonianze dirette di alcuni infermieri – continua l’attore – mi ha permesso di creare un breve racconto, ironico e caustico, su una situazione che, dati alla mano, risulta essere molto preoccupante. Credo che si possa sviluppare senso civico e tornare a un rispetto degli operatori sanitari anche con l’esperienza teatrale, attraverso un atto artistico. Personalmente non credevo che gli infermieri avessero un carico di stress e di pressione così alto, a cui si aggiungono le violenze verbali, fisiche e anche attraverso i social media. Come pazienti, prendersela con il personale sanitario significa procurarsi da soli altro dolore. Queste persone sono lì per prendersi cura di noi: sfogare le nostre paure e le nostre ansie su di loro toglie tempo ed energie alla cura”.
Dopo l’esibizione di Brinzi si terrà una tavola rotonda per approfondire i tanti temi trattati.

L’evento è accreditato Ecm per il personale infermieristico iscritto a Opi Lucca, a titolo gratuito (l’iscrizione è obbligatoria e deve essere effettuata inviando a Opi Lucca la Scheda iscrizione evento Opi Lucca scaricabile dal sito www.opilucca.it – modulistica, con pec all’indirizzo lucca@cert.ordine-opi.it).