Al cimitero di Ponte San Pietro polemiche per la performance per ricordare l’artista Giacomo Verde




L’omaggio di amici e parenti al pioniere della videoarte scatena una donna: “Gesti irrispettosi della sacralità del luogo, sono pronta a fare denuncia”
Una commemorazione che come ogni volta suscita qualche polemica ma che si è comunque svolta anche quest’anno al cimitero di Ponte San Pietro sabato scorso (6 maggio). L’iniziativa è stata svolta nel ricorda dell’artista vissuto a Lucca, Giacomo Verde, ed è stata promossa dal Collettivo Dada Boom.
Una “cerimonia” in pieno stile Reodada, una sorta di happening basato sull’improvvisazione degli amici partecipanti che hanno portato in omaggio al pioniere della videoarte simboli del loro legame con l’artista che però ha scatenato la protesta di alcuni abitanti della zona, che hanno chiamato anche i carabinieri. Una donna che al cimitero ha sepolti alcuni familiari è lapidaria: “Sono stati compiuti gesti irrispettosi e a mio parere sacrileghi e sono intenzionata a sporgere denuncia. Sono ormai anni che dobbiamo assistere a questo spettacolo, ogni 2 maggio. Quest’anno ero riuscita, dopo aver parlato con i gestori del cimitero, a far chiudere il campo santo lo scorso 2 maggio ma queste persone si sono presentate sabato 4. Credo che simili performance non siano rispettose della sacralità del luogo e costituiscano una forma di vilipendio”.