Apparato digerente, vie biliari e pancreas senza segreti con il nuovo ecoendoscopio all’ospedale San Luca
L’apparecchio, che supera i limiti dell’ecografia tradizionale, è stato acquistato dalla Asl grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
L’ospedale di Lucca all’avanguardia nelle tecnologie per studiare le patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas.
È stato presentato oggi (13 maggio) all’ospedale di Lucca l’acquisto di un nuovo ecoendoscopio, reso possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Il moderno macchinario viene già utilizzato, da circa un mese e mezzo, all’interno del Centro endoscopico del San Luca, una struttura all’avanguardia e dotata di una moderna strumentazione in alta definizione (Hd) e quindi in grado di fornire risposte adeguate ai cittadini in tutti i campi della diagnostica e della terapia endoscopica delle vie digestive e biliari. Il costo del nuovo macchinario è di oltre 100mila euro, finanziato per il 70 per cento dalla Fondazione.
La presentazione è stata effettuata direttamente nella sede del polo endoscopico, al piano terra del San Luca, con il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Raffaele Domenici. Per l’Asl erano presenti la direttrice generale Maria Letizia Casani, il direttore dell’ospedale di Lucca Spartaco Mencaroni, il direttore dell’endoscopia di Livorno e coordinatore delle endoscopie aziendali Raffaele Manta e il direttore del Centro endoscopico di Lucca Giovanni Finucci.






La direttrice generale ha ringraziato la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per il costante supporto e la vicinanza ringraziando anche tutti i professionisti dell’ospedale di Lucca per la loro disponibilità e competenza. In particolare ha fatto presente che il polo endoscopico del San Luca si segnala come centro di assoluta eccellenza, che cresce ulteriormente grazie alla nuova metodica. Il vicepresidente della Fondazione Domenici ha evidenziato in particolare gli ingenti finanziamenti erogati per il San Luca: circa 500mila euro per apparecchiature come il litotritore, il secondo angiografo e questo moderno macchinario per l’endoscopia.
Casani ha poi speigato: “E’ un apparecchio sofisticato che renderà il san Luca in questo settore un ospedale molto avanzato, un centro di eccellenza aziendale. Qui a Lucca abbiamo già un medico formato che ha fatto un master proprio per l’utilizzo di questo strumento e il personale infermieristico che da tempo ha avviato il percorso formativo. Infatti questo endoscopio può essere utilizzato da subito, anzi è già in funzione da alcune settimane anche grazie alla forte collaborazione che vi è tra il responsabile il dottor Finucci e il dottor Manta dell’ospedale di Livorno esperto in queste procedure”.
Il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Domenici ha invece spiegato: “La Fondazione ha sempre un’attenzione per il territorio e per l’ospedale per tutto quello che riguarda la qualità della vita del territorio. In questo caso è un intervento per un ecoendoscopio. Questa è una della iniziative prese dalla fondazione per l’ospedale San Luca, infatti nell’ultimo anno e mezzo la Fondazione è intervenuta con vari progetti dal proximity care ad altri. La sanità quindi è una questione che sta a cuore alla Fondazione perché i cittadini di Lucca possano avere i migliori servizi possibili”.
Il direttore dell’ospedale Mencaroni ha messo in rilievo l’importanza dei percorsi integrati all’interno dell’ospedale e ha ricordato che è necessario che venga adeguatamente condivisa la valenza del nuovo ecoendoscopio, che sarà di supporto a varie specialità dell’ospedale.
Manta e Finucci sono invece entrati nel dettaglio delle caratteristiche del nuovo macchinario e della nuova metodica.
Manta ha in affermato, nello specifico, che a Lucca ci sono professionisti di valore, anche dal punto di vista umano, e che questa realtà non poteva che essere tra le prime a dotarsi della nuova tecnologia. Lucca diventerà così punto di attrazione anche da ospedali limitrofi ma questo non deve spaventare, ma anzi rappresentare uno stimolo in più per il personale.
Finucci ha espresso la soddisfazione di aver condiviso questa giornata e l’avvio della metodica. Ha esaltato il concetto di lavoro di squadra e ha sottolineato l’impegno costante sulla qualità (attività allineata con quella portata avanti dal coordinatore aziendale Manta). Non a caso Lucca è uno dei 23 centri accreditati Sied (Società italiana di endoscopia digestiva) in Italia. Ovviamente – come è stato confermato – ci sarà sempre più bisogno di personale formato e, nel caso specifico, dovranno essere creare “nuovi ecoendoscopisti”.
La metodica avviata a Lucca è rilevante per studiare le patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas. Permette di eseguire un’esplorazione ecografica delle pareti dei visceri e delle regioni circostanti grazie all’applicazione di una piccola sonda a ultrasuoni sulla punta dell’endoscopio.
Questo esame consente di superare i limiti dell’ecografia tradizionale transcutanea raggiungendo un potere di risoluzione superiore alle altre metodiche per determinate indicazioni come lo studio della parte degli organi cavi dell’apparato digerente superiore ed inferiore lo studio dei linfonodi mediastinici e del parenchima epatico. Permette noltre di eseguire agobiopsie delle lesioni pancreatiche linfonodali.