Park interrato, la bocciatura di Chiari scatena la polemica: “Una scelta scellerata”

15 maggio 2024 | 10:46
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L’ex assessore ha messo in discussione la sostenibilità dell’operazione basandosi su uno studio commissionato agli stessi professionisti a cui la giunta ha affidato la progettazione. Raspini: “Una stroncatura senza mezzi termini”

Parcheggio interrato a Porta Santa Maria: è polemica dopo la stoccata che l’ex assessore all’urbanistica e alla mobilità all’epoca dell’amministrazione Favilla ha lanciato all’indirizzo della giunta Pardini, bocciando il progetto che non ha esitato a definire una “scelta scellerata”. Chiari, infatti, con alla mano i numeri dello studio associato Roli – che è paradossalmente lo stesso a cui il Comune ha affidato la progettazione del mega park -, ha messo in forte dubbio la sostenibilità economica del progetto, sostenendo che l’investimento per l’opera sarà recuperato dopo notevoli anni, con una spesa ben al di sopra della soglia di “sostenibilità” a posto auto, che, sempre secondo l’ex assessore, se il Comune realizzerà il parcheggio, andrà a pagare 58 mila euro ciascuno. A fronte di un introito annuale di poco superiore al milione e 700 mila euro, ipotizzando una capienza massima di sei ore al giorno per 310 giorni all’anno.

“L’amministrazione – ha spiegato Chiari in consiglio comunale – ha il diritto di fare scelte, ma questa è una scelta scellerata perché nessuno fino ad oggi ha fatto una analisi seria sulla fattibilità economica. Un imprenditore mette in atto un progetto da 25 milioni di costo ed è chiaro che dovrà avere un ritorno. Lo dico non io, ma lo dice una relazione datata pochi anni fa che era stata commissionata allo studio Roli associato che è lo stesso a cui l’amministrazione ha affidato il progetto del parcheggio. Secondo i professionisti il costo di un posto auto varia da 16 a 24mila euro se si parla di spesa sostenibile. Qui, per quello che riguarda il parcheggio interrato siamo invece sui 58mila euro di spesa. E’ evidente che qualcuno ci lucra. Passiamo poi alle previsioni di introito: si parla di 2,20 euro all’ora di ticket. Se si calcola una capienza massima di sei ore giornaliere per 310 giorni all’anno si arriva ad un incasso per 425 posti auto di un milione e 739mila euro, cui vanno tolte ovviamente le tassazioni. E’ evidente che per recuperare la cifra complessiva dell’investimento servano molti anni. Qual è dunque l’interesse? Si guadagna di più a fare parcheggi che a fare le case. Questi posti auto vengono venduti dai 30 ai 50 mila euro e allora mi chiedo: vale la pena fare questo investimento? Ma c’è di più. Sempre secondo questo studio, i parcheggi interrati sono consigliabili solo per le città che superano i 150mila abitanti e anche in quel caso ci sono delle criticità. Non credete dunque alle favole: chi viene a investire 25 milioni di euro vuole un ritorno, non viene a regalare un parcheggio alla città”.

Parcheggio interrato, scintille al Consiglio aperto. Il sindaco: “Non costerà un euro al Comune”. Molti cittadini bocciano il progetto: “È una scelta scellerata”

“Non credete alle favole”, ha chiuso Chiari. E il suo attacco all’amministrazione non è certo sfuggito all’opposizione. In particolare al capogruppo del Pd, Francesco Raspini, che ha richiesto il consiglio comunale aperto: “Marco Chiari – ha scritto stamani su Facebook postando l’intervento dell’ex assessore in consiglio comunale – non è certo un uomo di sinistra. Ed è stato, fra le altre cose, assessore alla mobilità nella giunta Favilla a cui l’attuale amministrazione si ispira esplicitamente. Per questo mi ha fatto un certo effetto ascoltarlo ieri in Consiglio Comunale mentre stroncava senza mezzi termini, numeri alla mano, il progetto simbolo di Pardini & c: il parcheggio interrato da 40 milioni di euro (25 milioni l’opera + gli interessi del mutuo a 30 anni) Sono solo cinque minuti che spiegano in maniera semplice ed efficace perché questa operazione è semplicemente una follia. Con tanto di colpo di scena finale”.