Commercio a Lucca, parla Lanza (Federmoda): “Stiamo perdendo lucchesità e tradizione”
La ricetta dello storico rappresentante di Confcommercio: “Bisogna riportare la gente in centro storico, il parcheggio interrato può aiutare. Al Comune chiedo eventi attrattivi e più decoro”
Dopo le modifiche presentate allo statuto di Confcommercio, Rodolfo Pasquini non potrà più ricoprire il ruolo di presidente. Dopo 4 anni di mandato è giunto il momento di pensare ad un avvicendamento. L’associazione dei commercianti e i suoi componenti, pensano già ad un nome che possa unire tutti e non a caso il primo su cui convergere sembra essere Ademaro Cordoni, titolare della pasticceria Pinelli in via Beccheria, che ha già ricoperto la carica dal 2008 al 2016, per ben due mandati: dovrebbe essere lui a traghettare Confcommercio verso una figura più giovane. Così, almeno, dicono le indiscrezioni.
Per capire in che direzione sta andando il tessuto commerciale a Lucca, abbiamo parlato con uno dei membri storici dell’associazione, Federico Lanza presidente del ramo Federmoda di Confcommercio: “Sono entrato a far parte dell’associazione dei commercianti alla fine degli anni Ottanta – racconta Lanza -, sono stato uno dei fondatori del gruppo Giovani imprenditori, insieme a tanti altri colleghi. Chiaramente i tempi sono cambiati, non proprio in meglio per il commercio lucchese. Confcommercio nel frattempo, nonostante le difficoltà generali del nostro mondo, è cresciuta ed è diventata una Confcommercio di due province e continua a fornire un bel supporto a tantissimi colleghi su ogni fronte e su ogni tipologia di merceologica”.
Ad oggi la nomina del nuovo presidente è sulla bocca di tutti, ma il commercio in città in questi ultimi anni ha avuto notevoli alti e bassi. “Adesso ci troviamo una situazione di passaggio – precisa Lanza -, il presidente Pasquini ha finito il proprio mandato, ed è un periodo di transizione. Ci sono un pochino di voci sul nuovo presidente, però ancora non sono ben delineate e quindi siamo in attesa di avere degli sviluppi ufficiali per poter poi muoverci di conseguenza. Pasquini, ha avuto l’onere e l’onore di presiedere un’associazione in un momento difficilissimo, perché non ci scordiamo che in questi quattro anni di presidenza abbiamo attraversato due, tre anni, con il Covid e il suo strascico che su alcuni settori ha picchiato veramente forte. L’associazione ha supportato i commercianti in un momento difficile e non è stato di sixuro un compito semplice. Ora il Covid è alle nostre spalle, però siamo sempre in un momento di crisi generale che non riguarda Lucca, ma riguarda un po’ tutto il mondo occidentale”.
Il settore commerciale lucchese è sempre stato un fiore all’occhiello per la città. Sicuramente oggi, le strategie commerciali sono cambiate e capire di cosa ha bisogno Lucca non è semplice. “Si parla spesso di garbo, quando ci si riferisce ai commercianti lucchesi – dichiara il presidente di Federmoda -. Stiamo perdendo un po’ di lucchesità e di tradizione, almeno per quanto riguarda il centro storico. Però questa è una lotta che fanno anche altri, noi che forse abbiamo più tradizione magari resistiamo un po’ di più, perché se pensiamo al territorio di Massa Carrara, ci sono realtà che soffrono forse anche più di Lucca. Chiaramente – prosegue Lanza -, in questa fase ci concentriamo sulla parte cittadina e soprattutto all’interno del centro storico. Sappiamo che il commercio lucchese non si limita al centro, ma chiaramente è la cosa che risalta un pochino più all’occhio anche da parte dei cittadini. In passato ci sono state l’abbandono di realtà storiche che venivano spesso soppiantate dalle così dette catene. Ora anche le catene stanno cedendo il passo e nonostante qualcuno lo interpreti bene, non è un bel segnale. Questo capita perché non c’è più correlazione fra, gli altissimi costi e i profitti che si possono realizzare anche avendo strutture importanti. Tenendo conto del fatto che Lucca è baciata sempre di più dal turismo, ma per avere strutture che reggono 12 mesi l’anno, non è sufficiente”.
C’è qualche idea per ridare vita a quei fondi che si stanno svuotando? “Obiettivamente è difficile – dice Federico Lanza -, sicuramente lo farà il mercato, bisognerebbe riuscire a calmierare i prezzi dei fondi, ma questo non è possibile chiaramente né per legge, né affidandosi agli appelli, bisogna che piano piano sia il mercato, però il mercato quando arriva a far scendere questi scalini, chiaramente fa dei danni. Quello che possiamo chiedere è l’impegno costante degli operatori, ma se si può fare un appello all’amministrazione per riuscire a tenere Lucca il più attrattiva possibile, pulita, gradevole, con tanti eventi attrattivi di livello. Magari un occhio in più sull’ordine, la pulizia e quello che è il primo impatto di chi arriva, non solo da fuori ma anche dei Lucchesi. È una cosa importante riuscire a riportare qualche lucchese, quelli che magari scartano a priori di venire in centro, perché pur essendo un centro ambitissimo da chi fa migliaia di chilometri, non lo è magari per tutti quelli che hanno poco tempo e devono parcheggiare a 3,4 o 500 metri dalla città.
L’amministrazione comunale però ha messo sul piatto un elemento che potrebbe forse aiutare qualche lucchese a fare shopping in centro. Il parcheggio interrato fuori porta Santa Maria.
“Questo è un tema molto dibattuto attualmente e se devo dire la mia sono favorevole – dichiara Lanza – C’è una disamina su costi e benefici che non spetta a noi, e lì si dovrà muovere la politica facendo le opportune valutazioni. Sicuramente un’opera del genere creerà un po’ di disagio, però come tutte le cose, se si vuole ottenere qualcosa, un po’ di disagio bisogna metterlo in conto. Chiaramente sarebbe un’opera che, a livello non solo di risoluzione del problema oggettivo, ma anche psicologicamente, avere un parcheggio moderno potrebbe ridare fiducia e magari far riaffacciare in centro qualcuno che a priori scarta questa opzione”.
In questi ultimi mesi sono aumentati i prezzi del suolo pubblico in alcune aree, chiaramente si c’è stata subito una levata di scudi da parte dei commercianti interessati. “L’aumento dei costi da ogni imprenditore è visto sempre come una cosa dannosa – precisa il presidente di Federmoda -, l’aumento del suolo pubblico incide su una parte, non tutta, degli operatori del settore food che siano bar, ristoranti, gelaterie e quant’altro. È chiaro che il flusso maggiore di turisti probabilmente ha fatto sì che l’amministrazione si muovesse in questa direzione. Come categoria non possiamo essere favorevoli”.
Altra interessante novità per il commercio cittadino è la riduzione dell’orario per il carico e scarico delle merci in centro storico. “In realtà questa iniziativa dovrebbe partire il 3 di giugno – spiega Lanza -, quindi attualmente ancora non abbiamo dati per giudicare. Questa è un’altra criticità che ci portiamo dietro da svariati anni, penso forse decenni. Ci è stato garantito che sarà una cosa sperimentale, come abbiamo avuto maniera di dire anche all’assessore Santini. Delle criticità probabilmente ci sono, ma c’è anche la volontà di portare eventuali correttivi. Certo è che consegnare lo stessa quantità di merci in un tempo inferiore, con mezzi magari a volte più piccoli, credo che un po’ di problemi li darà. In linea di principio siamo però favorevoli a liberare la città e il centro da questo problema”.
Qual è la prima cosa che vorrebbe dal nuovo presidente, chiunque sia? “Io vorrei che proseguisse questa vicinanza almeno che c’è stata fino ad ora al mondo del commercio e vorrei desse di nuovo forza a tutti i commercianti, incentivandoli a tornare a partecipare com’era una volta. Ora chiaramente c’è una difficoltà in più, che il sistema commercio, in particolare nei settori che rappresento io, si è un pochino spersonalizzato e abbiamo a che fare con realtà non vicino al territorio. Quindi questa slegatura deve essere probabilmente compensata da un maggior impegno da parte nostra, noi ce la metteremo tutta e siamo certi che avremo un presidente che remerà in questa direzione”.