Oltre 120 operatori sociali della rete “Contagiamoci” a Lucca




Confronto fra le imprese del network alla cooperativa Calafata
Ha preso il via giovedì scorso (30 maggio), ospitato dalla Cooperativa agricola di comunità Calafata, al seminario arcivescovile di Lucca, l’incontro della rete Contagiamoci promossa dalla Fondazione Cattolica Assicurazione.
Oltre 120 operatori di realtà imprenditoriali sociali si sono riunite per confrontarsi, approfondire temi, creare legami attorno all’idea di un’impresa che sia motore di sviluppo sociale e sostenibile.
Contagiamoci è un network informale, aperto, in continua crescita ed evoluzione, nato dal paziente lavoro di semina e di relazione coordinato da Fondazione Cattolica Assicurazioni.
Il suo obiettivo è favorire lo scambio, il mutuo sostegno e la moltiplicazione del valore sociale, che è più della somma dei contributi che ogni appartenente è in grado di offrire. E’ composto da realtà di tutta Italia protagoniste nel terzo settore che hanno dato vita ad imprese sociali nate e gestite allo scopo di favorire l’inclusione e lo sviluppo integrale delle persone, soprattutto quelle con maggiori vulnerabilità.
E’ proprio nella relazione e nella reciprocità che #Contagiamociha trovato la chiave di volta anche della propria autosostenibilità, in una logica di piena generatività sociale.
L’appuntamento di Lucca continua la lunga serie di appuntamenti che negli anni hanno visto viaggiare il network un po’ ovunque in Italia. Il programma, che si chiuderà nel pomeriggio con un intervento di monsignor Paolo Giuletti, arcivescovo di Lucca, ha visto il contributo di Patrizia Cappelletti, membro di Arc (Centre for the Anthropology of Religion and Cultural Change) Università Cattolica di Milano e coordinatrice dell’Alleanza per la generatività sociale e un ricco panel di lavori di gruppo.
“E’ stato per noi una gioia e una grande opportunità ospitare questo incontro di Contagiamoci – afferma Marco Bechini, presidente della Cooperativa Calafata -. Per una cooperativa come la nostra, la possibilità di incontrarsi, di confrontarsi sui problemi e generare insieme ipotesi e idee è indispensabile. il network promosso da Fondazione Cattolica dura nel tempo e ci dà questa enorme spinta di innovazione”.