Conti in ordine per il teatro del Giglio: incassi e abbonamenti in crescita nel 2023

Affidata al teatro di tradizione anche la gestione del Nieri di Ponte a Moriano. Criticità sulle concessioni: “Non sono remunerative”. In valutazione l’aumento dei biglietti e dei canoni
Conti in ordine per il teatro del Giglio che chiude con un utile di oltre 58mila euro il bilancio 2023, il primo a firma del nuovo amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini. Anche se non mancano le criticità, che portano alla riflessione sulla eventuale necessità, per ora esclusa, di aumentare i prezzi di biglietti ed abbonamento e delle concessioni del teatro per eventi e manifestazioni. Intanto al teatro del Giglio e al teatro di San Girolamo si aggiunge anche il teatro di Ponte a Moriano, i cui lavori di riqualificazione sono terminati, che servirà per ospitare le compagnie amatoriali ma che sarà direttamente gestito dal teatro di tradizione della città.
Nel dettaglio l’avanzo di bilancio verrà utilizzato per lo sviluppo del teatro, per il rinnovo degli impianti e per rimpolpare il fondo di riserva. Un risultato, questo, che soddisfa l’assessora alla cultura Mia Pisano: “Un ottimo risultato – dice che la dice lunga sulla qualità di attività ed eventi. Anche l’operazione del teatro sempre aperto ha funzionato, realizzando un’inversione di tendenza per chi aveva perso di interesse verso il teatro o non si era mai approcciato. Non solo lirica e prosa, dunque, ma anche tanti eventi per essere invogliati a frequentare il teatro. Sono stati apprezzati i prezzi competitivi del teatro così come le offerte culturali. È vero che si è realizzato un utile ma si è anche permesso che il teatro fosse conosciuto”.
In programma c’è anche un ulteriore restauro della struttura, in sinergia con l’amministrazionem che lo renderà ancora più accattivante. “Il teatro ai muove verso il futuro anche con il territorio – commenta Mia Pisano – Il ritorno alle produzioni liriche, poi, porta ad avere più potere sul mercato. Una cosa che ci rende orgogliosi e forti dal punto di vista economico”.
I dati del teatro parlano di un notevole aumento degli abbonamenti per la lirica e per la prosa e di un raddoppio per quelli della danza. Gli incassi, rispetto al 2022, sono saliti da 317 a 483mila euro con sold out a ripetizione. Per far fronte alle persone con maggiore difficoltà per recarsi al teatro si stanno studiando anche nuove forme di diffusione: “Con tutta la difficoltà esistente legata alla presenza di diritti d’autore – dice nel corso della commissione congiunta partecipate e bilancio – stiamo studiando la posssibilità di fare dirette web, inizialmente per le case di riposo e per situazioni problematiche, per allargare la platea. Così, in futuro, si potrebbe aumentare la platea virtuale, anche raddoppiandola”.
La parola passa all’amministratore unico, che evidenzia, come di consueto i buoni risultati ma anche le criticità: “In questo 2023 il teatro – duce – ha preso nuova lena e incrementato notevolmente la sua attività, che si è anche andata ad inserire nelle celebrazioni pucciniane, cosa che sta avvenendo anche per il concerto di Riccardo Muti sugli spalti delle Mura del prossimo 28 giugno. Il teatro ha cercato di promuovere iniziative culturali e di dibattito di eccellenza rispetto alla nostra citta e ha fatto un incasso piu alto di tutti gli anni precedenti dal 2012. Ci scontriamo, è vero, con una capienza un po’ limitata del teatro e certi lavori ci porteranno ad avere alcuni posti in meno. Dovremo valutare quindi, parlando con i nostri abbonati, se fare dei ritocchi al prezzo dei biglietti anche se al momento non sembra necessario. La cultura, di certo, va sostenuta dagli enti. In questo senso fortissimo è stato l’aumento dei contributi dell’art bonus che hanno raggiunto la soglia del 100mila euro e che speriamo di ripetere, anche se sarà difficile”
“Oltre a fornire spettacoli e spazi per i dibattiti ci siamo dati da fare per reperire risorse – aggiunge Lazzarini – Anche grazie al supporto del Comune, viste le tante collaborazioni come la mostra dei costumi di scena della Carrà di sabato mattina e la mostra di litografie e dipinti delle donne di Giacomo Puccini di Riccardo Benvenuti. Il teatro, poi, si apre alle associazioni e si mette a disposizione delle realtà del territorio”.
Il teatro del Giglio ritorna, inoltre, alla produzione di opere liriche con la Tosca, denominata la Tosca del centenario perché andrà in scena il 29 novembre a Lucca, giorno della morte di Giacomo Puccini. “Per la prima volta – afferma Lazzarini – siamo riusciti a coinvolgere il cantante più blasonato, il baritono Massimo Cavalletti e vorremmo che tutto il cast fosse di un certo livello. Per l’occasione collaboriamo con Ravenna, Pisa e forse Livorno. Dopo vorremmo distribuire sempre di più quest’opera, portandola anche all’estero, chissà”.
“Proseguono – ha spiegato – anche le iniziative culturali come il concerto dedicato a Chet Baker e trasmesso su Rai 5 e un concerto immersivo dedicato a Luigi Nono che prevede una sonorizzazione dei palchetti tutta particolare. È proficua anche la collaborazione reciproca con Lucca Crea”.
“Oggettivamente – è il commento finale – è un risultato positivo: vedremo nel 2024. L’impegno è massimo, anche grazie all’apporto dei lavoratori. I risultati, però, possono rendere orgogliosi coloro che lavorano al Giglio. Stiamo migliorando anche l’amministrazione e la budgetizzazione sperando di ottenere risorse aggiuntive. Il Giglio, va sottolineato, dà da lavorare a tante persone ed in ponte c’è anche l’accademia dei mestieri mentre è in svolgimento un corso di sartoria teatrale. Diamo un’opportunità ai giovani di trovare un tipo di lavoro a cui non si pensa spessò. Si può sempre migliorare – conclude – e miglioreremo ma sono molto soddisfatto”.
Dal dibattito emerge la disparità fra costi e ricavi delle concessioni, tema sollevato dalla consigliera del Pd, Chiara Martini. Su questo Lazzarini non usa mezzi termini: “Non è un’attivita remunerativa perchè ogni volta che apriamo il testo dobbiamo attivare le maschere e contattare i vigili del fuoco. In più il Comune ci chiede riduzioni su alcuni eventi e il Giglio serve l’attività delle maschere anche per gli altri eventi del Comune. E ogni volta che le mandiamo ci rimettiamo, perché addebitiamo solo i costi diretti. Se dovessimo ricaricare gli altri costi il prezzo sarebbe ancora maggiore”. “I servizi – dice in un secondo momento – vengono dati a un prezzo troppo basso e poi c’è un’anomalia. Il nostro statuto non ci permette di ‘contrattare’ il prezzo di utilizzo degli spazi. Questo significa che grandi aziende non pagano di più delle associazioni di beneficenza o culturali”. Sul tema lo segue il segretario generale e direttore del teatro Fulvio Spatarella: “Ci sono un paio di concessione che coprono le spese, altre volte il gioco non vale la candela. Stiamo valutando se aumentare anche questi costi anche se è un vantaggio indiretto perché permette a molta gente che non lo frequenta di conoscere il teatro e la sua attività”.
E se l’assessora Mia Pisano e il consigliere di Lucca2032 Stefano Pierini difendono l’attività strumentale delle maschere e dei vigili del fuoco a servizio della cultura sul tema Elvio Cecchini di Lista Civile sottolinea un aspetto: “Vorrei uscire – dice – dalla logica che siccome sono servizi pubblici non si deve fare una valutazione sulla sostenibilità economica”.