Riorganizzazione dell’Agorà, Bianucci chiede un sopralluogo della commissione lavori pubblici

19 giugno 2024 | 13:19
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Riorganizzazione dell’Agorà, Bianucci chiede un sopralluogo della commissione lavori pubblici

Il consigliere comunale: “A rischio l’offerta di servizi ai cittadini”

Un sopralluogo della commissione lavori pubblici nei locali dell’Agorà, dove è prevista una rivoluzione degli spazi che “rischia di compromettere l’offerta dei servizi per i cittadini”.
Lo chiede il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci, componente della commissione, che ha formalmente avanzato la domanda della riunione.
“C’è molta preoccupazione per lo stravolgimento in programma – spiega il consigliere – e non si capisce perché il sindaco e gli assessori non prendano neppure in esame la petizione già siglata da quasi 1.500 persone, che auspica di trovare una soluzione alternativa alla collocazione degli uffici del secondo piano della struttura, dove sono in programma i lavori di ristrutturazione”.

“L’amministrazione comunale rassicura rispetto al fatto che tutti i servizi della biblioteca saranno mantenuti attivi, ma è oggettivo che gli spazi saranno ridotti, e da questo è nata anche la petizione che un gruppo di cittadini ha fatto partire e che a nostro avviso dovrebbe essere ascoltata – continua Bianucci -. A preoccupare non è tanto la chiusura nel periodo estivo, quanto piuttosto il riassetto degli spazi, seppure a parità di servizi. Non convince ad esempio la soluzione di allocare tavoli studio nel chiostro, perché non potranno di certo essere utilizzati nel periodo invernale. Verrà inoltre perso in parte lo spazio oggi a disposizione per l’esposizione e visione dei volumi. Di fatto tutta l’ala dove oggi è collocata la biblioteca ragazzi verrà chiusa al pubblico, e riallocata a discapito di altre funzionalità. La principale motivazione che l’amministrazione comunale ha espresso durante il consiglio comunale del 4 giugno scorso, rispondendo ad una nostra apposita interrogazione, è risultata essere la necessità di mantenere adiacenti tra loro gli uffici comunali che si sposteranno dal terzo piano. Ma nel 2024 è lecito domandarsi se davvero quella espressa possa essere considerata una necessità. Da anni viene sollecitata la direzione della pubblica amministrazione digitale, tutti i servizi di competenza degli uffici in questione sono ormai accessibili online o via mail, e nell’epoca dello smart working e delle video riunioni davvero viene da domandarsi se non si possa trovare una soluzione alternativa, che non necessariamente mantenga gli uffici uno a fianco all’altro. Peraltro allocare temporaneamente gli uffici in spazi già disponibili avrebbe certamente costi meno impattanti rispetto alla riallocazione di libri, scaffali, tavoli, front office e quant’altro”.