Commercio, Antonio Fava: “Avviata una discussione sulla valorizzazione dei dehors con l’amministrazione: il nuovo presidente potrà aiutare”

20 giugno 2024 | 10:42
Share0

Il presidente di Fipe Ristoratori: “Molti i temi che dovrà affrontare insieme alla sua giunta: l’aumento del turismo, la mancanza di taxi e la difficoltà di alcuni servizi”

Il tessuto commerciale cittadino è suddiviso in diversi settori merceologici. In Confcommercio per ogni categoria ci sono dei rami di riferimento, tra cui la Federazione italiana dei pubblici esercizi (Fipe) a cui aderiscono tutte le imprese della ristorazione, del turismo e dello spettacolo.Presidente di Fipe Confcommercio della provincia di Lucca è Antonio Fava, titolare dell’Osteria del manzo, in via Cesare Battisti in centro storico. Abbiamo chiesto a lui cosa ne pensa della situazione del commercio in città, nel suo settore di riferimento, la ristorazione.

“Io sono entrato a fare parte di Confcommercio svariati anni fa e il tessuto commerciale cittadino è sicuramente cambiato molto nel frattempo. Non dimentichiamo che durante questi anni c’è stata una pandemia di mezzo che ha molto influenzato, alle volte ha accelerato il cambiamento, perché, quando siamo finalmente ripartiti, abbiamo dovuto tenere conto dei cambiamenti che ci sono stati nel mezzo – dice il presidente della Fipe provincia di Lucca -. Se io penso al mio settore, ad esempio, la necessità, quasi l’obbligatorietà di avere degli spazi esterni, dove far sedere i nostri clienti. Questo prima era già, ovviamente, previsto e prevedibile, ma la pandemia ha accelerato questo processo. Tant’è che, come Fipe ristoratori, stiamo portando avanti e vorremmo portare avanti con l’amministrazione comunale, un dialogo che preveda di valorizzare questi spazi esterni, rendendo possibile anche l’utilizzo di pedane o fioriere o comunque coperture che consentono di utilizzarli al meglio”.

Confcommercio sta per vivere una grande rivoluzione a seguito del cambio dello statuto: si va alla nomina di un altro presidente che prenderà il posto di Rodolfo Pasquini. Probabilmente il suo posto sarà preso da Ademaro Cordoni, che è già stato presidente di Confcommercio.

“Rodolfo Pasquini ha manifestato già alcuni mesi fa l’intenzione di non ricandidarsi e quindi siamo davanti alla scelta di un nuovo presidente – spiega Antonio Fava -. Saranno le elezioni a dirlo ufficialmente, ma con tutta probabilità sarà Ademaro Cordoni, che tutti noi conosciamo ed è uno stimatissimo professionista, con una lunga esperienza imprenditoriale, ma anche con una lunga esperienza ai vertici di Confcommercio, perché non dimentichiamo che lui ha già ricoperto tre mandati da presidente, per ben 12 anni”.

“Io personalmente ritengo che in questo momento sia la scelta più giusta – prosegue -, nel senso che, assicura appunto l’esperienza, assicura professionalità e credo che il presidente sia importante, ma ancora più importante sarà la squadra, la giunta che lo affiancherà. Ecco, nella giunta io spero che potranno trovare posto persone con giusto mix di esperienzae di gioventù perché chiaramente ci vuole sì l’esperienza nel guidare, ma in un’organizzazione importante come Confcommercio, ci vuole anche un po’ di entusiasmo giovanile, per avere nuove idee di fronte a scenari che mutano velocemente”.

Di fronte al tessuto commerciale cittadino ci sono molte sfide e il nuovo presidente dovrà affrontarle. Prima fra tutte il maggior flusso turistico che sta arrivando in città.

“Trova sicuramente una situazione in via di evoluzione, l’impatto che Lucca sta avendo con questo maggior afflusso turistico comporta ovviamente tutta una serie di opportunità, ma anche di problemi e quindi bisogna essere bravi a cavalcare le opportunità, ma bisogna essere altrettanto bravi nel cercare di risolvere i problemi – dichiara Fava -. Il nuovo presidente avrà, insieme ai suoi collaboratori, la giunta, i consiglieri e i vari presidenti dei sindacati, dovrà affrontare dei temi assolutamente importanti, ne cito solo alcuni: la maggiore affluenza turistica, il servizio taxi, che sono in numero insufficiente per affrontare questa mole di turismo e ci troviamo in difficoltà soprattutto la sera, per far rientrare i nostri clienti all’albergo fuori città. Altro problema che riguarda i ristoratori, ma poi in generale rappresenta un po’ un biglietto da vista che è il decoro urbano. Insisto, ritorno sul tema dei dehors, dello spazio esterno, perché questo veramente potrebbe essere un tema che il nuovo presidente insieme all’organizzazione sindacale che io in questo momento rappresento, dovrà affrontare nel prossimo mesi”

Riguardo anche gli spazi esterni, c’è stata una differenziazione nella spesa sul suolo pubblico in diverse zone del centro storico, con aumenti anche significativi in alcune aree baciate dal turismo. Naturalmente questo ha portato ad alcuni malumori.

“Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni – ricorda il presidente di Fipe ristoratori -, noi non discutiamo il merito, un maggior afflusso turistico porta ovviamente a maggiori incassi, ma è il metodo che noi non abbiamo mai condiviso. Siamo stati, voglio ricordare, l’unica organizzazione sindacale che ha fortemente contrastato questo metodo”.

Si va in direzione di una maggiore pedonalizzazione delle aree in centro storico, tutti gli interventi amministrativi sembrano andare in questa direzione. Primo fra tutti, una delle opere simbolo di questa amministrazione comunale, il parcheggio interrato fuori piazza Santa Maria.

“Io credo che una città più a misura d’uomo, quindi una città pedonalizzata, è sicuramente una città più fruibile, dal turista, ma anche dal lucchese – spiega Antonio Fava -. Una tra le più grosse criticità è che il flusso turistico rischia di allontanare il lucchese dal centro storico. Rendere il centro storico vivibile anche attraverso una pedonalizzazione, anche attraverso la facilità di trovare un parcheggio, sicuramente sono soluzioni che ci trovano pienamente d’accordo. Dobbiamo si agevolare il flusso turistico, ma non dimentichiamo che prima ancora, dobbiamo agevolare e incentivare il lucchese a tornare nel centro storico”.

Una delle maggiori criticità che ha colpito il settore ristorativo è la difficoltà di reperire personale. Già da qualche anno, ristoranti, bar e attività stagionali si sono accorti di questa tendenza.

“È molto difficile, anche questo è un argomento che più volte abbiamo trattato – precisa Fava -. È ovvio che con la stagione turistica, anche se non siamo al mare, è avvertito ancora di più. È un tema che si avverte di inverno, ancora di più, si avverte in estate quando magari utilizzando gli spazi esterni, per avere un maggior numero di persone. Il discorso sarebbe lungo, ma si potrebbe partire dalla base, cioè dalle scuole. Io sostengo che bisognerebbe avere la possibilità di incontrare questi ragazzi che si stanno formando, per non dargli solo nozioni tecniche, che sicuramente la scuola è in grado di fare, ma anche nozioni emozionali, le chiamo io. Ovvero fargli capire la bellezza di questo lavoro. Sia chi sta in cucina, sia chi sta in sala, ha un lavoro indiscutibilmente faticoso, però è un lavoro molto gratificante perché ti consenti di entrare in contatto con le persone, tramandare esperienze, tramandare tradizioni, raccontare la storia di quello che il piatto ti vuol dire. Quindi veramente, l’invito dovrebbe proprio partire dalle basi, dai ragazzi che affrontano una scuola alberghiera, magari hanno solo nozioni tecniche che sono indispensabili, ma non percepiscono l’importanza, il fascino, la bellezza di fare questo mestiere”.

“Vorrei concludere con un appello – dice il presidente di Fipe ristoratori della provincia di Lucca, Antonio Fava -, si è parlato del ruolo di Confcommercio e del costante dialogo che deve avere con l’amministrazione comunale, ma non solo con questa perché Confcommercio è sia Lucca che Massa Carrara. Il dialogo per me deve sempre essere alla base per risolvere i problemi, come la concertazione, che può diventare un’opportunità, questo in tutti i campi come gli eventi. Per esempio nella seconda parte dell’anno vorremmo sapere quali sono gli eventi dedicati a Puccini, quali sono in cantiere e quali per esempio possiamo fare insieme. Quindi il mio invito è: approfittando di un nuovo presidente e una nuova giunta in Confcommercio, implementare questo dialogo che le amministrazioni comunali per cercare le soluzioni migliori per questo periodo che è comunque un periodo favorevole”.