Quelli che l’acqua unisce: “Futuro di Geal, sindaco e commissione tirino le somme e rendano note le loro posizioni”

20 giugno 2024 | 13:13
Share0
Quelli che l’acqua unisce: “Futuro di Geal, sindaco e commissione tirino le somme e rendano note le loro posizioni”

Il movimento: “Incombe la scadenza del 30 giugno senza che si sappia qual è la posizione ufficiale dell’amministrazione”

“Chiediamo a sindaco e commissione consiliare di tirare le somme e rendere pubbliche le loro posizioni” sul futuro di Geal. L’appello arriva dal movimento Quelli che l’acqua unisce.

“Durante la campagna elettorale per le elezioni al Parlamento Europeo – spiega il movimento in una nota -, abbiamo letto che il futuro di Geal è monitorato con attenzione anche dai rappresentanti lucchesi in consiglio regionale. E’ fondamentale che il dibattito sia pubblico ed ai massimi livelli decisori. Rileviamo purtroppo il gravissimo ritardo della amministrazione comunale, nonostante che da oltre un anno abbia deciso di costituire una apposita commissione consiliare, che si è dedicata a quello che sembrava un importante lavoro di audizioni, i cui risultati pensavamo dovessero poi essere utilizzati dall’inizio del 2024, dagli stessi consiglieri comunali, dal sindaco e da Lucca Holding (socio pubblico di Geal) per decidere quale prospettiva fosse migliore per gli utenti lucchesi, in termini di tariffe, investimenti e qualità del servizio; e conseguentemente iniziare trattative in tempo utile, sia con Ait (autorità idrica toscana) che con Gaia e Acque spa. Durante l’incontro da noi organizzato in San Micheletto lo scorso 16 marzo, denunciando il ritardo esistente, chiedemmo che le trattative iniziassero rapidamente sia con Gaia spa che con Acque spa oltre che con Ait. Invece il sindaco Pardini, gentilissimo ad aderire all’invito a partecipare, rimase su posizioni estremamente interlocutorie, come se alla scadenza del 30 giugno mancassero un paio di anni e non appena tre mesi. Ricordiamo che appunto a fine giugno, tra poche ore quindi, ‘l’Ait, almeno diciotto mesi prima della scadenza (prevista per il 31 dicembre 2025) del gestore conforme, avvia le procedure di subentro e verifica la piena rispondenza tra i beni strumentali e loro pertinenze, necessari per la prosecuzione del servizio, e quelli da trasferire al gestore d’ambito’. Citiamo la Convenzione sottoscritta dal Comune di Lucca nel 2011, quindi assolutamente vincolante”.

“Oggi – prosegue la nota -, chiediamo a sindaco e commissione consiliare di tirare le somme e rendere pubbliche le loro posizioni (per adesso solo il Partito Democratico e Fratelli d’Italia si sono ‘dichiarati’, il Pd chiede l’approdo in Gaia dopo adeguate trattative, mentre Fdi accarezza l’ipotesi Multiutility fiorentina, relegando Lucca al ruolo ancillare di portare acqua gratuitamente alla Piana Fiorentina). Con la vigente normativa ci pare una posizione solo elettorale quella di chi chiede di cambiare le leggi, nazionali e regionali per lasciare Geal nelle condizioni in cui è – che con i numeri abbiamo dimostrato essere la soluzione peggiore per i lucchesi, in termini di tariffe future e qualità del servizio (di quanto aumenteranno le tariffe se gli investimenti per le fognature graveranno solo sugli utenti Geal? Ricordiamo alla amministrazione comunale che negli ultimi anni le tariffe Geal sono aumentate del 27%, percentuale tra le più alte in Toscana, vogliono forse continuare in questa spirale inflazionistica?)- . La nostra associazione non ha colorazioni partitiche, si è astenuta dall’intervenire pubblicamente durante la campagna elettorale, e vuole essere uno stimolo, pungolare i rappresentanti istituzionali chiedendo loro responsabilità e non posizioni di pura facciata che danneggiano cittadini lucchesi e dipendenti Geal. Il dibattito pubblico su Geal è iniziato grazie alle nostre iniziative pubbliche e ai vari comunicati della associazione, e a chi ha dato seguito alle nostre denunce richiedendo un apposito consiglio comunale sul tema del futuro di Geal. Abbiamo ripetuto più volte che difendere Geal, come la nostra associazione sta facendo ormai da quasi due anni  significa tre cose: tutelare i dipendenti, garantire qualità e quantità della falda del Serchio, scongiurare vertiginosi aumenti tariffare per i residenti del Comune di Lucca. Il servizio idrico è buono o cattivo in base alle capacità del personale e alla qualità e quantità dell’acqua potabile e della depurazione delle acque, niente altro”.

“Nella audizione del febbraio scorso con la commissione consiliare abbiamo ricordato come tutelare i dipendenti nell’interesse della azienda consegnando questi dati: ‘Tutela del personale Geal e ruolo dei vertici apicali di Geal nella nuova società. Il personale di ruolo risulta tutelato dall’accordo del 29 novembre 2011 (convenzione di gestione ) che, all’articolo 22 comma 6.5 riporta: ‘Ai sensi di quanto disposto dalla normativa di settore, il personale che precedentemente all’affidamento del servizio risulti alle dipendenze del Gestore uscente, ove ne ricorrano i presupposti, anche con riferimento a valutazioni di sostenibilità ed efficienza, è soggetto al passaggio diretto ed immediato al nuovo Gestore del servizio idrico integrato’. Alla fine del 2022 risultavano 80 dipendenti. L’azienda dispone di un dirigente con ruolo di Cfo; il rispetto e il mantenimento di questa funzione è il minimo che il Comune di Lucca possa richiedere per iniziare ogni trattativa. La mancanza di una figura del genere lo porrebbe già in minoranza strategica. Sulle altre figure apicali ( tre quadri, di cui uno tecnico e due amministrativi) necessita avere maggiore consapevolezza sulla possibilità che gli stessi riescano a consolidare in una nuova realtà i valori di provenienza. L’alternativa è quella di individuare in poco tempo i soggetti giusti a governare gli interessi sulla qualità del servizio e sul rispetto del programma d’investimenti su Lucca. Rappresenta un elemento di preoccupazione la valutazione del direttore dell’Ait che, nella sua Relazione annuale del 2022, sostiene che Geal abbia il maggior numero di addetti (14) ogni 100 chilometri di rete, giustificandolo con la concentrazione con una gestione in un’unica città. Ne discende che qualche sovrapposizione sui ruoli ci sarà. Qualcuno dei partiti, che tanto scrivono ‘Geal o morte, la difenderemo strenuamente’ ha fatto qualche iniziativa politica per eliminare le debolezze da noi denunciate o per risolvere gli snodi evidenziati? Non ci risulta, e quello che è peggio, la stessa pigrizia sembra aver colpito anche il sindaco e il consiglio comunale. Quando Acea uscirà da Geal con i suoi rappresentanti, Geal sarà ‘decapitata’ non esistendo la figura del direttore generale, in presenza di un amministratore delegato plenipotenziario, espressione di Acea. Un errore gravissimo cui nessuno ha posto finora rimedio. Noi lanciamo queste provocazioni, augurandoci ovviamente di essere smentiti da consiglieri e Sindaco, che ci rendano edotti di cosa hanno ottenuto e realizzato. Aspettiamo, assai dubbiosi. Nel prossimo comunicato presenteremo le nostre proposte e richieste per la tutela della falda idrica, perché sembra che a nessuno interessi come tutelarla”.