Agorà, Mi Riconosci: “Con la riorganizzazione inevitabile peggioramento dei servizi”

L’associazione sposa la protesta: “Andranno persi almeno 20 tavoli per lo studio”. Nel mentre la petizione online arriva a 1500 firme
Non si placano le polemiche per la riorganizzazione degli spazi all’Agorà, contro la quale è in corso una petizione che ha già raccolto 1500 firme. A sostenere la protesta partita dagli studenti è anche l’associazione Mi Riconosci.
“A partire dal mese di agosto l’edificio che attualmente ospita la biblioteca comunale Agorà sarà oggetto di una serie di lavori di ristrutturazione del tetto: ciò comporterà lo spostamento degli uffici comunali dedicati a servizi scolastici e servizi educativi prima infanzia dal secondo al primo piano, dove si sviluppa e si articola la biblioteca – ricordano -. Il trasloco di soli 10/12 uffici (per un totale di 24 dipendenti) nell’ala dedicata alla biblioteca ragazzi condurrà al totale stravolgimento dell’organizzazione funzionale degli spazi e all’inevitabile peggioramento del servizio pubblico. Nonostante infatti l’amministrazione sostenga che ‘gli spazi saranno semplicemente riorganizzati senza intaccare nessun servizio’, il nuovo assetto comporterà il trasloco dell’intera sezione ragazzi nell’ala dedicata agli adulti, agli studenti e ai ricercatori, una collocazione che non è assolutamente funzionale alle attività con bambini, famiglie e scuole. Alla riorganizzazione seguirà la perdita degli scaffali dedicati a sezioni fondamentali, come divulgazione scientifica, storia dell’arte e storia locale e di almeno 20 tavoli per lo studio e la consultazione di libri. L’emeroteca andrà a occupare parzialmente l’ampia aula studio al piano terra, riducendo ancora di più le postazioni utili a studiare”.
“Sorge una domanda: questo trasloco, se pur temporaneo, è proprio necessario che avvenga negli spazi della biblioteca? Perché non spostare gli uffici in edifici comunali semi-vuoti, come Palazzo Guinigi o il Polo tecnologico lucchese? L’imminente stravolgimento della biblioteca comunale e la poca chiarezza sui tempi e sulle modalità del trasloco, hanno portato alla creazione, da parte della comunità, di una raccolta firme che ha già ottenuto la solidarietà di 1500 persone – concludono -. Le attiviste e gli attivisti di Mi Riconosci esprimono solidarietà ai cittadini e alle cittadine di Lucca contro la riduzione dei servizi, ribadendo chiarezza in merito alla durata dei lavori e alla garanzia di un ritorno allo status quo ante una volta terminati”.