Nuovo stadio Porta Elisa, scintille in Consiglio. E intanto arriva lo stop definitivo al project financing

4 luglio 2024 | 10:06
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Nuovo stadio Porta Elisa, scintille in Consiglio. E intanto arriva lo stop definitivo al project financing

A Palazzo Santini scontro duro fra il leader dell’opposizione Francesco Raspini e l’assessore allo sport Barsanti

Scontro duro ieri sera (3 luglio) in consiglio comunale sul tema dello stadio Porta Elisa. All’ordine del giorno, infatti, c’era l’ufficializzazione della decadenza della dichiarazione di pubblico interesse della proposta di project financing per la realizzazione del nuovo stadio di calcio di Aurora Immobiliare.

Come ampiamente annunciato dal sindaco Mario Pardini e dall’assessore allo sport Fabio Barsanti la proposta non presentava i requisiti di sostenibilità economica tali da convincere l’amministrazione a sostenerla.

Ma l’assise di ieri sera è stata l’occasione per l’opposizione e per il suo capogruppo, Francesco Raspini, di tornare sulla polemica che ha occupato l’ultimo periodo dell’amministrazione Tambellini e che è stata al centro anche della campagna elettorale. Il fulcro dell’intervento di Raspini si è concentrato sul fatto che la giunta Pardini, pur sapendo perfettamente che il progetto del nuovo stadio presentato da Aurora Immobiliare non era di gradimento della nuova proprietà della Lucchese di patron Bulgarella è comunque andata avanti nella procedura, allungando i tempi per una soluzione alternativa. Una posizione che Raspini ha definito contraddittoria rispetto alle accuse mosse in passato al sindaco Tambellini e all’assessore Ragghianti di eccessivo immobilismo sul tema stadio, pur in presenza di un progetto definito.

Raspini ha poi accusato la maggioranza di aver raccontato ‘palle’ in campagna elettorale quando fu promessa, ha detto l’ex assessore ai lavori pubblici, anche in sede di dibattito elettorale prima del ballottaggio, una soluzione rapida per la riqualificazione dello stadio Porta Elisa. Raspini ha poi sollevato un’ultima questione rilevante: “Dall’analisi del project financing – ha detto – non emerge solo una questione di sostenibilità finanziaria dell’opera, ma vengono sottolineati anche degli impedimenti urbanistici e tecnici, primo dei quali quello dei posti auto”.

L’intervento di Raspini, capogruppo Pd, ha scatenato il dibattito che, inevitabilmente, ha ripercorso le polemiche del passato. L’assessore Barsanti ha chiesto all’ex assessore di misurare le parole: “Nessuno – ha spiegato – ha estorto niente alla nuova proprietà della Lucchese con cui, a differenza del passato, esiste una interlocuzione costante mia, del sindaco e degli altri assessori. E poi, come mai quando si parlava di stadio e di Lucchese nella scorsa consiliatura era pieno di gente che protestava sotto l’aula del consiglio comunale e ora non c’è nessuno? Forse perché i tifosi capiscono che qualcosa è cambiato dal punto di vista dell’attività e dell’interesse nei confronti della questione”.

Barsanti ha poi ricordato come il Comune si è impegnato, ben più che in passato, per sostenere l’infrastruttura stadio, come dimostra l’intervento straordinario al manto erboso e il progetto per le nuove torri faro per garantire l’agibilità in serie C ed anche in caso di eventuale promozione in categoria superiore.

Quanto al project financing, ha ricostruito l’iter gestito dalla precedente amministrazione che arrivò alla conferenza dei servizi preliminare dove, nell’ambito del verbale conclusivo redatto il 18 marzo 2022, si metteva in evidenza una serie di prescrizioni a cui i proponenti si sarebbero dovuti attenere per la composizione del progetto definitivo. Il 12 aprile del 2022, in base a quel verbale, il Consiglio comunale approvava la dichiarazione di pubblico interesse del progetto. Un pubblico interesse sostanzialmente subordinato all’ottemperanza delle prescrizioni citate, che sarebbero dovute essere recepite nel progetto definitivo pena la decadenza del provvedimento. I proponenti hanno poi consegnato il progetto definitivo al Comune di Lucca un anno dopo, il 15 giugno 2023.

“Nel frattempo però – è stato spiegato – sono notevolmente cambiate le condizioni iniziali perché la società di calcio Lucchese 1905 ha cambiato proprietà: il 13 marzo del 2023 la maggioranza è entrata sotto il controllo del Gruppo Bulgarella, cessione perfezionata al cento per cento il 29 giugno successivo quando Andrea Bulgarella è divenuto presidente della società. Da questo momento è iniziato un lungo rapporto fra amministrazione comunale e nuova proprietà della Lucchese per arrivare a una convergenza, necessaria in base alla legge sugli stadi precedente al gennaio 2023, con la mandataria (Aurora) per arrivare a far esprimere il nuovo consiglio di amministrazione sulla prosecuzione dell’iter intrapreso mettendo in campo tutte le possibilità e discutendo delle alternative possibili nell’ambito della proposta già consegnata al Comune. Tale interlocuzione ha portato, tuttavia, all’impegno formale di Lucchese 1905 e Aurora Immobiliare alla prosecuzione del procedimento così come uscito dalla conferenza preliminare”.

“Il gruppo tecnico comunale – ha ricostruito il Comune in una nota – si è potuto dunque attivare per analizzare e approfondire adeguatamente il progetto presentato; un lungo lavoro durato tre mesi, andando a verificare il rispetto delle prescrizioni richieste. L’esito finale del 22 aprile scorso non ha potuto che constatare il mancato assolvimento delle prescrizioni sia dal punto di vista progettuale che finanziario. Fra gli elementi mancanti più importanti è stata segnalata la mancanza della relazione generale e delle relazioni specialistiche, assenti o solo parziali e generiche, non si affrontano tematiche importanti emerse nella Conferenza dei servizi fra cui la presenza tribuna storica, le tematiche ambientali, la interferenze con cabina elettrica, impianto telefonia mobile e condutture gas. La pratica si è inevitabilmente indirizzata alla conclusione rigettando la richiesta dei richiedenti di poter usufruire di ulteriore tempo per poter inserire integrazioni. L’amministrazione ha infatti ritenuto che il tempo già utilizzato per ottemperare nel progetto definitivo alle prescrizioni fosse sufficientemente lungo. A conferma della correttezza del procedimento, alla delibera consiliare è stato allegato un parere pro veritate dei consulenti coinvolti nell’istruttoria a fronte da parte del proponente della dichiarazione di un eventuale ricorso all’atto di cessazione del pubblico interesse”.

“Il percorso assunto dall’amministrazione comunale è stato trasparente e volto ovviamente alla tutela dell’interesse pubblico, del bene, parte del patrimonio immobile del Comune e di quello storico della città tutta, rappresentato dallo stadio Porta Elisa oltre che per il futuro della Lucchese – afferma l’assessore allo sport Barsanti –. L’impianto come sappiamo è problematico dal punto di vista delle norme e necessita di lavori importanti. L’amministrazione Pardini ha ereditato una situazione disastrosa ma non è rimasta certo ferma. Si è fatta carico di quanto necessario a garantire la funzionalità dell’impianto e la sua omologazione anche per categorie superiori. Per questo ci siamo accollati le spese per il rifacimento dell’impianto di video sorveglianza, per quelle per il rifacimento del manto erboso, per le torri faro e per l’ampliamento delle panchine. È inoltre, giunta all’amministrazione una nuova manifestazione di interesse e abbiamo già attivato un tavolo tecnico per un nuovo progetto sostenibile che rinnovi totalmente l’impianto. Una cosa è certa: questa amministrazione sta facendo il massimo e farà il massimo per garantire un futuro di crescita alla Lucchese e uno stadio nuovo, ma lo farà in modo concreto”.

A rispondere alle accuse di Raspini anche il sindaco Mario Pardini, che ha ricordato come mai, a differenza di quanto affermato dall’esponente dell’opposizione, avrebbe detto che lo stadio si sarebbe fatto senza se e senza ma e che nulla riguardo al Porta Elisa è presente nel programma elettorale di quando era candidato sindaco: “Sicuramente, però – ha detto – riteniamo una priorità intervenire sulle infrastrutture sportive e in questo senso mi sembra che si sia visto il cambio di passo rispetto al passato, visti i tanti interventi iniziati o in cantiere”.

“Questa situazione – ha replicato Raspini – rappresenta una smentita clamorosa della destra lucchese, ma è anche la rappresentazione plastica, sul tema stadio, di un atteggiamento poco trasparente ed omissivo”.

Sul futuro l’assessore Barsanti ha affermato che, qualora non dovesse essere sostenibile il progetto presentato dall’attuale proprietà della Lucchese, comunque andrà trovata una soluzione per sostenere l’attività della prima squadra di calcio della città e le sue ambizioni.

A sostenere la posizione della maggioranza anche il consigliere di Forza Italia, Alessandro Di Vito, che ha definito un autogol l’intervento di Raspini “evidentemente ancora scottato – dice – dall’esito del dibattito elettorale a Lucca United del giugno 2022”.

Alla fine lo stop al project financing proposto da Aurora Immobiliare è stato votato da 19 consiglieri di maggioranza mentre l’opposizione non ha partecipato al voto. Votato anche un emendamento, illustrato dal sindaco, che recepisce un parere pro veritate da parte di un professionista che conferma le conclusioni dell’iter amministrativo. Un ulteriore rafforzamento dell’atto amministrativo in vista di un possibile ricorso paventato da parte dell’Aurora Immobiliare.