Le ‘nuove’ transenne per i concerti del Summer Festival fanno infuriare i residenti: “Non possiamo rientrare in casa nostra”

9 luglio 2024 | 17:53
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Le ‘nuove’ transenne per i concerti del Summer Festival fanno infuriare i residenti: “Non possiamo rientrare in casa nostra”

La logistica attuata per le ultime esibizioni dal grande afflusso fa protestare anche i più favorevoli all’evento: “Aiuole distrutte, spazzatura ovunque e vomito sulla strada fino a notte”

Lucca Summer Festival, gioia per molti ma anche cruccio per alcuni.

È il caso delle recenti lamentele di alcuni residenti di Corso Garibaldi dopo la decisione di introdurre, per incanalare le code dei concerti a maggiore afflusso in piazza Napoleone, le transenne che distanziano la gente dagli edifici. Contemporaneamente sono stati creati dei corridoi che permettono l’accesso alle attività commerciali, ma non alle abitazioni, almeno non a tutte le abitazioni.

E questo ha fatto infuriare non poco alcuni residenti. Residenti che, a differenza di alcuni che da anni si lamentano per l’organizzazione degli eventi in città per il rumore e la folla che lascia sporcizia e degrado, da sempre apprezzano, anche partecipando personalmente ad alcuni concerti, la manifestazione, ma che stavolta non sposano davvero la logistica.

“Oltre ai naturali disagi – dice uno di questi – per la mancanza di stalli per la sosta e i normali disagi per la presenza di eventi così grossi con la decisione di spostare le transenne sono stati creati ulteriori disagi. Siamo sostanzialmente impossibilitati, se non facendo difficili slalom fra la folla nelle ore di maggiore afflusso, a rientrare nelle nostre case, per le quali non sono stati previsti corridoi come per gli esercizi commerciali. E poi il posizionamento delle transenne ha fatto sì che le aiuole presenti venissero praticamente totalmente distrutte. Per non parlare dei cestini pieni di spazzatura e, a volte, anche del vomito di alcuni dei partecipanti, che rimane lì fino all’arrivo, nelle ore notturne, degli addetti di Sistema Ambiente”.

“In questi anni – chiude il residente – abbiamo sopportato davvero tutto, ma adesso non ce la facciamo più e non sappiamo cosa fare. La situazione così non è più accettabile”.

Per il resto parlano le foto. Un problema che non è certo di tutti i giorni, ma solo per alcune delle date del mese di luglio ma per cui i residenti chiedono una soluzione che garantisca sia la manifestazione sia la vivibilità della zona.