Prende forma il nuovo ponte sul Serchio: sarà percorribile dall’estate del prossimo anno
Sopralluogo della Provincia di Lucca con Fincantieri: si posizionano le 4 travate del viadotto
Comincia a prendere forma il nuovo ponte sul fiume Serchio, a Lucca. I lavori effettuati finora e le opere curate consentono di capire quella che sarà la nuova infrastruttura progettata per collegare la Sp1 Francigena (via per Camaiore) con la Statale 12 del Brennero, e destinata a diventare la principale via di unione tra le due sponde del Serchio alle porte della città.
Lo stato di avanzamento dei lavori è tangibile e stamani (10 luglio) si è svolto un sopralluogo sul cantiere di Fincantieri Infrastructure, alla presenza del presidente della Provincia, Luca Menesini e dell’ingegner Pierluigi Saletti, dirigente del settore viabilità della Provincia. Per Fincantieri erano presenti gli ingegneri Giovanni Costa, Paolo Del Fabbro, Marco Angeloni e Marco Tognotti, tutti tecnici della direzione lavori della ditta.
Nei mesi invernali sono state realizzate le fondazione dei pali secanti sull’argine che è stato adeguato per la nascente rotatoria posta in corrispondenza con la Ss12 del Brennero. Pali che, di fatto, costituiscono un muro di contenimento arginale.
Sempre lo scorso inverno sono stati realizzati i pozzi spia che sono serviti per monitorare la qualità delle acque sotterranee in concomitanza della realizzazione dei pali di fondazione delle pile del ponte, la cui costruzione è proseguita nei mesi successivi e proseque tuttora nell’alveo dei fiume e sulla sponda destra.
Nell’ambito delle lavorazioni – come ha sempre rimarcato anche il Rup (responsabile unico del procedimento) del progetto architetto Francesca Lazzari – massima attenzione è stata rivolta alle garanzie di sicurezza come nel caso delle acque sotterrane, ma anche all’aspetto archeologico seguito dalla dottoressa Elisabetta Abela, sia a quello ambientale e naturalistico curato dalla biologa Arianna Chines.
Il nuovo ponte, infatti, interessa terreni particolarmente rilevanti dal punto di vista ambientale, e la Provincia ha prestato particolare attenzione all’impatto dell’opera sulle componenti flora, fauna e vegetazione, nonché per la salvaguardia degli habitat e la tutela della biodiversità.
Attualmente le lavorazioni in corso riguardano l’impalcato del viadotto di accesso lato Brennero: 4 travate in acciaio che rappresentano le 4 campate del tratto sull’argine sinistro che si innesterà sul vero e proprio ponte. Le quattro campate saranno varate proprio in questi giorni grazie all’utilizzo di grandi gru semoventi.
I “pezzi” del ponte principale a tre arcate – la cui lavorazione sta per essere conclusa nella sede di Valeggio sul Mincio (Verona) di Fincantieri – saranno invece trasportati a Lucca in “conci” di 12 metri di lunghezza, e verranno saldati in cantiere per essere varati successivamente sul sosteani definitivi.
Un’operazione che avverrà mediante l’impiego di “carrelloni” attraverso cui saranno solevate le singole componenti dell’infrastruttura dal basso. Una modalità che consente notevoli spostamenti a terra del singoli conci metallici e dà, al contempo, ampi margini di manovra nei confronti della sicurezza idraulica, oltre ad una notevole rapidità di montaggio.
“Quella di oggi è una giornata importante perché viene varato il viadotto di accesso – spiega il Presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini -. Questo vuol dire che siamo già dentro l’alveo del fiume, dall’argine della via del Brennero. Quattro tratti di viadotto che in questi giorni, vengono varati e il ponte inizia a prendere forma, allo stesso tempo sono in costruzione anche i pilastri di appoggio degli altri viadotti di attraversamento del fiume stesso e sono in fase appunto di costruzione dentro il Serchio”.
“Questa sarà un’opera che andrà a rivoluzionare il sistema del traffico della piana di Lucca e servirà per scaricare alcune zone congestionate – prosegue Menesini –, ma queste zone hanno bisogno anche delle altre infrastrutture. Prima di tutte ovviamente l’asse suburbano, perché il ponte sul cerchio senza asse suburbano, ha una funzione molto limitata. Potrebbe anche rischiare di portare maggior traffico, ad esempio sul Brennero e quindi chi deve andare verso le Tagliate, arriverebbe in via Salicchi e in quel punto potrebbe creare altre difficoltà”.
Sulla data di consegna dell’opera il presidente della Provincia e i tecnici, seguendo il cronoprogramma aggiornato oggi, considerano di renderlo percorribile per l’estate 2025.
“Noi consideriamo che il ponte sia pronto e quindi fruibile dai cittadini per l’estate del 2025 – conclude Menesini -. Quindi, ancora un anno di lavori, ma come si può vedere si tratta di un cantiere enorme di 27 milioni di euro. Un cantiere che ovviamente la città e il territorio attendono da tanti anni, ma che finalmente è realtà. Questo è il dato più significativo”.
A fare chiarezza sui lavori che sono stati realizzati questo inverno e su quelli che si stanno svolgendo adesso, ci ha pensato il dirigente del settore viabilità della Provincia di Lucca, ingegner Pierluigi Saletti: “Quello che vedete oggi è il varo del viadotto d’accesso al ponte sul Serchio – precisa -. L’impalcato è costituito da quattro travate da 40 metri l’una e sarà l’accesso a quello che poi diventerà in seguito, il ponte vero e proprio. Un ponte di tre archi rispettivamente di 80, 100 e 80 metri ciascuno. Con questo attraversamento si supererà l’alveo del fiume Serchio, per poi arrivare sulla sponda destra. La situazione da quella parte del fiume è avanzata, è stato realizzato circa la metà dell’elevato stradale che accede alla Sp1 Frangigena. E questo rilevato stradale sarà al momento, piano di appoggio e piano di lavoro, per il varo dei conci del ponte vero e proprio sul fiume. Quindi, nei prossimi mesi, una volta che saranno pronti i pezzi dell’impalcato del ponte, verrà fatta l’operazione di varo del ponte vero e proprio”.
“Come ha detto il Presidente, confermiamo il monitoraggio e l’aggiornamento del cronoprogramma e attualmente questo cronoprogramma prevede la fine proprio nell’estate del 2025”.
Il progetto prevede la costruzione di un viadotto in acciaio con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80, 100 e 80 metro che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla via per Camaiore (sp n. 1 Francigena) in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affiancherà, inoltre, una pista ciclopedonale posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici e si integra ai percorsi ciclopedonali già esistenti sul parco fluviale di Lucca. I piani viari saranno dotati di asfalto fono-assorbenti di ultima generazione.
Le prossime opere previste connesse all’infrastruttura riguardano le modifiche alla viabilità sulla via Morianese, ossia il collegamento con la nuova rotatoria sulla SP1 per Camaiore che disciplinerà l’interconnessione con la nuova tratta viaria. Grazie a queste modifiche sarà migliorato anche l’accesso alle proprietà private che si trovano nei pressi della rotatoria stessa.
Il quadro economico complessivo dell’opera è di 27 milioni di euro. La Regione Toscana, infatti, per sopperire all’incremento dei prezzi registrato fra il 2021 e il primo semestre del 2022, ha stanziato dapprima 3,6 milioni di euro e, successivamente, ulteriori 3,7 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione che si vanno ad aggiungere ai 550mila già resi disponibili da Firenze per i costi di progettazione; ai 14 milioni e 450mila euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020); e infine ai 4,7 milioni della Provincia di Lucca.
Il nuovo ponte – progettato dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli architetti Lucchesi e Mencacci e il geologo Buchignani di Lucca – sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e unirà la sp n.1 Francigena (via per Camaiore), poco prima del ponte sul Torrente Freddana, con la statale n. 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Dianda. A completamento dell’infrastruttura il Comune di Lucca ha programmato la costruzione di una nuova viabilità tra le due arterie extraurbane che dalla rotatoria sul Brennero si andrà a innestare sulla via Pesciatina all’altezza della rotonda nei pressi dell’Esselunga dell’Arancio costituendo il cosiddetto asse sub-urbano di Lucca.