Lavori all’Agorà, Bianucci: “Il sindaco incontri i cittadini che chiedono un confronto”

Il consigliere di centrosinistra: “Il tempo sta per scadere, tra pochi giorni partirà il trasloco e poi sarà davvero possibile far ben poco per salvaguardare i servizi”
“Sull’Agorà, l’amministrazione comunale si lancia in fiumi di parole e in litigi coi cittadini che hanno a cuore la struttura, ma si guarda bene dal rispondere all’interrogativo che le viene posto: perché non si trova una soluzione alternativa per i dieci uffici e i 21 dipendenti che da agosto, e per un anno e mezzo, dovranno lasciare il secondo piano per il cantiere in programma, senza così compromettere gli spazi che servono alla fruizione degli utenti, e in particolare dei giovani e dei più piccoli? È sorprendente, e davvero molto deludente, che il sindaco (e gli assessori Buchignani, Testaferrata e Pisano) si rifiutino di aprire su questo punto un confronto. Noi siamo convinti che, scegliendo la via del dialogo, una soluzione sarebbe possibile, raccogliendo così le preoccupazioni che da tante parti emergono”.
È il consigliere di centrosinistra Daniele Bianucci a intervenire sul futuro dell’Agorà.
“Pensiamo che sia molto bello che tante cittadine e tanti cittadini si stiano mobilitando per la salvaguardia dell’Agorà: segno evidente dell’attaccamento diffuso nei confronti dei servizi culturali e di comunità offerti, che crediamo siano quindi da valorizzare e non certo da tagliare – prosegue Bianucci -. Il sindaco Pardini, in tutto questo dibattito, dov’è? Che ne pensa? È d’accordo ad andare avanti nonostante una petizione con più di 2000 sottoscrittori, i dubbi sollevati dal comitato Agorà, la lettera a firma di 270 cittadini indirizzata a lui direttamente? Perché si rifiuta di incontrare i cittadini che gli hanno chiesto di aprire un confronto? Perché non possiamo dialogare insieme per trovare una proposta alternativa per gli uffici che devono essere spostati per un anno e mezzo? Il tempo sta per scadere, tra pochi giorni partirà il trasloco e poi sarà davvero possibile far ben poco per salvaguardare i servizi dell’Agorà. Il nostro auspicio è che il buon senso e il dialogo prevalgano sull’arroganza e sulla volontà di compromettere un servizio così importante per tante persone”.L