A Lucca una lapide per ricordare 28 preti e religiosi trucidati dai nazisti

È stata inaugurata questa sera (7 agosto) dietro la cattedrale: ecco tutti i nomi
A 80 anni dal drammatico passaggio del fronte dalla città e dalla provincia, l’Arcidiocesi in collaborazione con la Provincia di Lucca e con il Comitato per il ricordo del martirio di don Aldo Mei, oggi (7 agosto) ha promosso una giornata di memoria e riflessione dedicata a tutte le vittime della guerra. In particolare, sono stati commemorati i 28 preti, religiosi e chierici che furono catturati e uccisi dai nazisti in provincia di Lucca.
Alle 18,30 è stata concelebrata una messa solenne nella cattedrale di San Martino in Lucca. A presiederla il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Alla celebrazione presente anche l’Arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti.
Proprio quest’ultimo aveva annunciato per la festa di San Paolino, il 12 luglio scorso, l’importanza della memoria di questi 28 testimoni e oggi ribadisce: “Hanno proclamato il primato della coscienza sul potere e il primato della carità sulla violenza. Una memoria questa che è anche profezia perché la coscienza e la carità sono gli ingredienti per costruire la comunità democratica del futuro. Li ricorderemo tutti, quindi, non solo i più noti come don Aldo Mei o i Certosini”.
Al termine della messa solenne, il Cardinale Zuppi si è recato a visitare la mostra itinerante di bozzetti sulla vita di don Aldo Mei realizzata dagli studenti del liceo artistico musicale Passaglia di Lucca e che è stata esposta proprio all’interno della cattedrale. Dopodiché tutti i presenti si sono recati davanti il Palazzo Arcivescovile, dietro la cattedrale, per l’inaugurazione della lapide che ricorderà i nomi di tutti i 28 preti, religiosi e chierici catturati e uccisi in provincia di Lucca dai nazisti.
All’evento erano presenti anche il sindaco di Lucca, Mario Pardini e il presidente della Provincia, Luca Menesini ed i sindaci del territorio
“Solo pochi giorni fa – dice – eravamo insieme a celebrare il sacrificio di Don Aldo Mei, oggi – insieme al cardinale arcivescovo di Bologna presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Maria Zuppi, al nostro arcivescovo Paolo Giulietti ed a tutti i sindaci del territorio – siamo a vivere un altro grande momento di memoria e simbolo di comunità. Oggi partecipiamo alla scopertura di una lapide dedicata ai 28 presbiteri, religiosi e chierichi catturati ed uccisi dai nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ringrazio l’Arcidiocesi di Lucca, la Provincia e tutti coloro che hanno contribuito a questo importante, storico evento per il loro prezioso contributo. Dico grazie in particolare ai tanti cittadini che – oggi, come la sera del 4 agosto per Don Aldo Mei – hanno partecipato numerosi, perché sono questi momenti, questi ricordi, queste preghiere che ci rendono davvero una comunità. Sono felice ed orgoglioso di vedere anche l’impegno di tanti giovani: attraverso loro, noi tramandiamo i simboli della nostra cultura umana, civica e civile. Dai simboli e dagli esempi del passato, attraverso il presente, costruiamo tutti insieme il nostro futuro”.




I 28 nomi scritti sulla lapide (in ordine alfabetico)
Silvestro Alberti 27 febbraio 1945 seminarista della Diocesi di Apuania (Massa)
Fr. Antonio Bargagli 10 agosto 1944 Religioso francescano in Viareggio
Don Giuseppe Bertini 10 settembre 1944 Parroco di Molina di Quosa
Don Giorgio Bigongiari 10 settembre 1944 Vicario parrocchiale di Lunata
P. Martino Binz 7 settembre 1944 Priore della Certosa di Farneta
Fr. Raffaele Cantero 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Fr. Adriano Clerc 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
P. Adriano Compagnon 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
P. Gabriele Maria Costa 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
P. Ignazio Da Carrara 8 settembre 1944 Religioso cappuccino. Parroco di S. Francesco a Forte dei Marmi
Fr. Bruno D’Amico 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Don Giuseppe Del Fiorentino 29 agosto 1944. Parroco di Bargecchia
P. Pio Maria Egger 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Don Renzo Gori 10 settembre 1944 Vicario parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo in Livorno
P. Benedetto Maria Lapuente 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Don Innocenzo Lazzeri 12 agosto 1944 Parroco di Farnocchia
Fr. Giorgio Maritano 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
P. Raffaele Mazzucchi 27 luglio 1944 Religioso servita in Firenze
Don Aldo Mei 4 agosto 1944 Parroco di Fiano di Pescaglia
Don Fiore Menguzzo 12 agosto 1944 Parroco di Mulina di Stazzema
Mons. Salvador Montes De Oca 7 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Fr. Michele Nota 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Don Libero Raglianti 29 agosto 1944 Parroco di Valdicastello
Fr. Alberto Rosbach 10 settembre 1944 Religioso certosino in Farneta
Mons. Giuseppe Simi 16 agosto 1944 Canonico di S. Martino di Pietrasanta
Renzo Tognetti 10 settembre 1944 Seminarista ex salesiano
Don Angelo Unti 29 agosto 1944 Parroco di Lunata
P. Carlo Marcello Verona 10 settembre 1944 Religioso carmelitano in Firenze

La nota della Diocesi
“La Diocesi di Lucca esprime soddisfazione e gratitudine per la riuscita della giornata di mercoledì 7 agosto, dedicata a tutte le vittime della guerra, ma che in particolare ha commemorato i 28 preti, religiosi e chierici che furono catturati e uccisi dai nazisti in provincia di Lucca. Proprio 80 anni fa con il passaggio del fronte, drammatiche vicende colpirono tutta la popolazione e quest’anno, la Diocesi – grazie alla Provincia di Lucca, al Comune di Lucca e al Comitato per il ricordo del Martirio di Don Aldo Mei – ha promosso due momenti forti. Una messa solenne presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, e poi la scopertura di una lapide con i 28 nomi. Entrambi i momenti sono stati davvero molto partecipati e sentiti dalle persone presenti. Particolarmente significativo è stato l’incontro del Cardinal Zuppi con gli studenti e le studentesse del Liceo Artistico Musicale A. Passaglia di Lucca che, al termine della messa, hanno potuto mostrare i bozzetti di un lavoro sulla vita di don Aldo Mei. I giovani hanno potuto dialogare con il Presidente della Cei a cui poi hanno regalato una copia del loro lavoro”.
“Poi è avvenuta l’inaugurazione della lapide, sul Palazzo arcivescovile. Dopo la scopertura, effettuata significativamente da due seminaristi lucchesi, è intervenuto il professor Gianluca Fulvetti (Università di Pisa) autore della ricerca storica che sta alla base di quanto vissuto mercoledì 7 agosto. La sua orazione ufficiale ha ricostruito il clima del 1944, ha spiegato come il numero di 28 ecclesiastici sia il più alto di uccisi in una provincia italiana e ha anche evidenziato, non solo il ruolo delle delazioni fasciste, ma anche l’azione della XVI Divisione Panzer-Grenadier delle Ss, efferata protagonista nella strage di Sant’Anna di Stazzema, rilevando fra i suoi ufficiali una notevole deriva anti-clericale che innescò la scarica di violenza contro gli uomini di Chiesa. Dopo questo intervento hanno preso la parola il sindaco di Lucca Mario Pardini e il presidente della Provincia Luca Menesini per le autorità civili. Poi per le autorità religiose sono intervenuti l’arcivescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto e il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli monsignor Mario Vaccari. Infatti i nomi incisi sulla lapide uniscono ecclesiastici di più diocesi di appartenenza che sul territorio provinciale di Lucca trovarono la cattura o l’uccisione”.
Al termine degli interventi, il Cardinale Zuppi e l’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti, in silenzio, hanno posto una corona d’alloro proprio sotto la lapide. Il momento, questo, forse più toccante: il presidente della Cei si è poi soffermato ed ha sistemato il nastro rosso con su scritto: “Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti (Sal 116, 15)”. Infine il silenzio è stato rotto da un lungo applauso dei tanti presenti. Il Cardinale quindi ha preso la parola per un ultimo intervento, dove più volte ha ringraziato il professor Fulvetti per l’orazione tenuta e l’arcivescovo di Lucca per l’occasione di memoria organizzata. Infine così si è espresso: “Questi morti sono profeti di pace, di una pace che abbiamo ma di una pace che manca. Cerchiamo anche noi di seminare la pace in tante parti del mondo dove la pace non c’è! E qui sulla lapide ci sono parti importantissime che sono il fondamento del nostro Paese. Quando nell’art. 11 della nostra Costituzione si ripudia la guerra, negli occhi c’era questo – e indicando la lapide ha aggiunto – negli occhi di tutti c’era questo orrore. Don Aldo Mei e tutti loro ci invitano a ripudiare la guerra. A scegliere l’amore che non finisce e anche soprattutto a dotarci di un sistema per cui i conflitti vengano risolti non più con le armi ma con il diritto” ha concluso Zuppi.