Campo di Marte, Di Vito: “Dove andranno gli oltre 600mila euro per la vendita dei padiglioni?”

Il consigliere con delega alla sanità torna all'attacco: "Sulla dismissione di tre edifici non è stato presentato un preciso e puntuale documento progettuale e programmatico su cui discutere"

Messa in vendita di tre immobili a Campo di Marte per un ricavato complessivo di oltre 600mila euro, il consigliere con delega alla sanità Alessandro di Vito torna a parlare di un annuncio che ha generato “un uragano sanitario”, con i comitati che, nel frattempo, hanno lanciato una raccolta firme.

Campo di Marte, i Comitati Sanità Lucca lanciano una petizione per bloccare la vendita

“Il temporale di ferragosto a Lucca non c’è stato come invece avveniva una volta ai ben tempi ma è accaduto di peggio, un uragano sanitario che doveva passare sotto traccia – spiega -. Ci riferiamo alla dismissione di tre immobili del Campo di Marte di pari valore (209.213,38 euro) per un ricavo complessivo di 627.640,14 euro. Un urgano sanitario in tutti i sensi perché sono immobili costruiti o ristrutturati i con i soldi pubblici per le attività a supporto dell’ospedale Campo di Marte: il centro trasfusionale, il laboratorio di analisi/anatomia patologica e la risonanza magnetica nucleare sono tre strutture affidate da sei anni all’amministrazione provinciale per far fronte alle esigente scolastiche ma allo stesso tempo ha creato dei ‘terremotati della scuola’. Dando uno sguardo alla delibera di alienazione dell’Azienda Usl toscana nord ovest pare evidenziarsi un errore di metratura delle singole particelle che riportano tutte un valore di 59.672 metri quadrati”.

“Dai nostri calcoli l’edifico 7 – ex centro trasfusionale – avrebbe una superficie utile di 1.200 metri quadrati, il padiglione 6 – ex laboratorio di analisi – di 1.350 metri quadrati e infine il padiglione 13 – ex sede della Risonanza magnetica – di 155 metri quadrati. Complessivamente si parla di mettere in vendita 2.705 metri quadrati per un ricavato di 627.609 euro e un costo di 232 euro per metro quadrato. A fronte di questo impressionante e ricco ritorno economico – il guadagno sarebbe di 3,69 euro per ogni residente della piana di Lucca – dice ancora -. E’ opportuno ricordare ancora una volta la confusionaria programmazione del Campo di Marte iniziata il 20 dicembre 2005 con l’ approvazione in consiglio comunale dell’accordo di programma per la costruzione del San Luca e di bellissime linee di indirizzo che hanno dato vita solo a ‘rendering progettuali’, ad uno studio indirizzato al massimo guadagno per proseguire con abbondanti diapositive attestanti pseudo progettualità. A tutt’oggi non è stato presentato al sindaco Pardini, alla Conferenza dei sindaci e alla cittadinanza un preciso e puntuale documento progettuale e programmatico su cui discutere, avanzare osservazioni e fornire linee di indirizzo”.

“Riguardo alla vendita ci sentiamo il dovere di ricordare due importanti aspetti: il primo è che, nel 2005, solo per realizzare un piccolo ampliamento del già esistente centro trasfusionale sono stati spesi circa 450mila euro e ora l’intero complesso viene venduto per la metà di questo investimento mentre per quanto riguarda l’ex palazzina della risonanza magnetica, si ricorda che il macchinario da 1,5 Tesla, completamente efficiente e di altissima livello tecnologico, è andato perduto una volta che è stato aperto il San Luca. La scelta del gestore e della Regione, nel 2014, fu orientata nell’attivare convenzioni esterne e di chiudere una macchina di risonanza magnetica pubblica e di altissima qualità che lavorava 16 ore al giorno – va avanti -. Se poi la vogliamo dire tutta sembra che il macchinario si sia progressivamente deteriorato per problemi di manutenzione e forse sarebbe stato venduto ad un prezzo molto stracciato. E’ possibile conoscerne la destinazione finale e il ricavato dalla vendita? Sta di fatto che non esiste più la risonanza magnetica al Campo di Marte e pensare che il Decreto ministeriale n 77 del maggio 2022 ci consente di ricollocarla. Ci sarà la volontà del gestore e della regione di riposizionare una risonanza magnetica al Campo di Marte che faccia fronte alle richieste del territorio?”.

“Una pubblica amministrazione – Azienda usl e Regione Toscana – nel curare gli interessi pubblici dovrebbe sempre considerare, anche nel campo sanitario, l’interesse del cittadino a difesa di un servizio pubblico ed efficiente – dice ancora -. Di fatto, negli ultimi vent’ anni, abbiamo invece assistito ad un preciso piano di depotenziamento della sanità dei nostri territori con penalizzazione dei servizi ospedalieri (meno 170 letti) e di una incompleta progettualità dei servizi territoriali. E’ evidente inoltre la volontà di non volere aprire il tavolo tecnico sul Campo di Marte richiesto a febbraio dall’amministrazione Pardini per valutare una progettualità in linea con il decreto ministeriale 77. La direttrice di distretto informa che i finanziamenti per il territorio sono terminati e allora ricordiamo che nel 2003 erano stati assegnati a Lucca 13 milioni di euro per ristrutturare la palazzina a mattoncini rossi del 1932 di circa 13.200 metri quadrati, milioni che si sono perduti con la costruzione del San Luca”.

“Questa palazzina come tutta l’area del Campo di Marte è altamente strategica per la sanità territoriale e anche per la già avviata integrazione con il sociale essenziale per efficientare tutto il sistema territoriale – conclude -. Perché non è stata predisposta una progettualità finalizzata al Pnrr per la palazzine del 1932 che da venti anni attende una ristrutturazione e adeguamento sismico? A conclusione ci è difficile comprendere la dismissione dei beni disposta nelle segrete stanze del gestore sanitario invece di condividere quella progettualità che l’amministrazione Pardini gli aveva chiesto nel febbraio scorso”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.