Paladini, la prima campanella suonerà (in parte) nei container: slitta al 2025 il ritorno di tutti gli alunni in San Nicolao

La Provincia ha rinnovato fino al 31 dicembre 2024 il noleggio dei moduli prefabbricati. Pronta per settembre la prima parte della scuola: il resto della struttura sarà ultimato dopo Natale

Sarà una prima campanella con il ritorno nella storica sede di via San Nicolao per una parte degli studenti degli istituti Paladini e Civitali. A settembre, infatti, un pezzo della scuola sarà pronta ad accogliere nuovamente alcuni alunni. Non tutti: per alcuni giovani, infatti, il primo giorno di scuola sarà ancora nei container.

container campo di marte

Il cantiere per sistemare la sede San Nicolao, chiusa ormai dal lontano 2018 per motivi di sicurezza, finirà definitivamente dopo le vacanze di Natale: nel 2025, quindi, la scuola sarà pronta e tutti gli studenti abbandoneranno i container. Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo sul posto e verranno svelati tutti i dettagli.

Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024

Il cantiere, attualmente aperto, ha infatti subito ulteriori ritardi, facendo sfumare l’ipotesi di un possibile rientro in aula per il suono della prima campanella di settembre per tutti gli studenti. Alcuni alunni dovranno quindi quantomeno iniziare il nuovo anno scolastico negli ormai consueti container a Campo di Marte. La Provincia di Lucca ha infatti rinnovato fino al 31 dicembre 2024 il noleggio dei moduli prefabbricati alla ditta Algeco spa di Pavia al costo complessivo di oltre 200mila euro, per dare continuità alla didattica in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione del complesso, prevista a oggi nel 2025.

Dichiarato inagibile nel giugno 2018 a seguito di indagini diagnostiche che lo fecero dichiarare ‘non adatto a fini didattici’, nel settembre successivo il complesso di San Nicola ha visto il trasloco forzato delle due scuole Paladini e Civitali nei locali dell’Itc Carrara e nei moduli prefabbricati per il Civitali, mentre per il ‘Paladini’ si sono aperte le porte della Palazzina 6 del Campo di Marte e, anche in questo caso, dei moduli prefabbricati nei cortili nell’area del  parcheggio pubblico del vecchio ospedale.

L’intervento in atto all’edificio riguarda fondamentalmente il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l’abbattimento delle barriere architettoniche e interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico. Divengono, inoltre, parte del complesso scolastico anche gli spazi che in passato erano utilizzati per la scuola materna (adesso trasferita in un’altra sede) e quelli occupati da due appartamenti di edilizia residenziale pubblica, per i quali il Comune di Lucca ha consentito lo spostamento dei nuclei familiari in altre strutture in modo che anche questi spazi sono oggetto di interventi per la modifica della destinazione d’uso, l’adeguamento alle norme tecniche sulle costruzioni e alla  normativa antincendio per l’attestazione dell’agibilità ai fini scolastici.

Il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale prevede la sostituzione di elementi lignei deteriorati; il rinforzo delle strutture murarie verticali; la sostituzione di alcuni solai interpiano e di copertura; il consolidamento generale delle strutture orizzontali (volte e solai); il rinforzo di pareti secondarie; il consolidamento di alcune porzioni di tetto non interessate dai recenti interventi realizzati dall’ente di Palazzo Ducale. Proprio effettuando questi interventi, sono venute alla luce numerose discontinuità strutturali oltre a canne fumarie inutilizzate di dimensioni consistenti che hanno richiesto delicati interventi di consolidamento delle strutture murarie.

I lavori hanno costo complessivo di 13 milioni 455mila euro (circa 10 milioni di importo lavori). Di questi 10,5 milioni sono finanziati attraverso mutui Bei (Banca europea degli investimenti), mentre le restanti risorse economiche (2 milioni e 950mila euro) provengono direttamente dalla Provincia, mediante contrazione di mutuo con l’Istituto del credito sportivo che, nel 2021, ha aperto una specifica linea di finanziamento per i beni culturali a tasso zero, ammortizzabile in 25 anni di cui l’amministrazione provinciale – fra i primi enti pubblici in Italia – si è avvalsa.  I lavori sono svolti da una Rti, costituita da Cmsa, società cooperativa di Montecatini Terme e Cooperativa Archeologica Società cooperativa di Firenze.

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