Stop ai referti per email, Di Vito: “Un servizio da ripristinare”

Il consigliere con delega alla sanità: “La disposizione è del 2009 e consente di inviare i documenti sanitari”
Stop all’invio dei referti di laboratorio tramite posta elettronica, interviene il consigliere con delega alla sanità Alessandro Di Vito.
“Sulla questione ero intervenuto durante la penultima seduta della conferenza dei sindaci, chiedendo chiarimenti al gestore della sanità. La risposta fu che non sarebbe stato più possibile inviare direttamente i pdf per ‘motivi di privacy’, per cui il servizio sarebbe stato sospeso, ma non si pensava immediatamente – spiega -. Nella stessa seduta mi era stata segnalata l’esperienza di un cittadino allo Ieo (Istituto europeo di oncologia di Milano), dove lo stesso aveva regolarmente ricevuto la documentazione sanitaria sulla propria posta elettronica previo inserimento di una password rilasciata dall’istituto al momento della registrazione. Quindi – se lo Ieo permette di inviare i pdf previo accesso e password – voleva significare che qualcosa nel sistema sanitario toscano non era andato bene. L’8 agosto, dietro sollecitazioni dei cittadini, veniva inviata una richiesta di chiarimenti all’azienda sanitaria – a tutt’oggi non ha ricevuto risposta – nella quale si evidenziava la mancata informazione sulla documentazione cartacea rilasciata al cittadino riguardo al blocco del servizio mail e si chiedeva di essere messi a conoscenza delle motivazioni che avevano portato alla sospensione del servizio”.
“Non avendo ricevuto risposta, abbiamo fatto una ricerca e sul sito del Garante per la protezione dei dati personali (Gpdp) – con grande stupore – abbiamo scoperto che la normativa ricollegabile alla protezione dei file pdf con una password risale al 2009: Linee guida in tema di referti on-line – 25 giugno 2009 – (Avviso di avvio di consultazione pubblica sul documento adottato, in G.U. n. 162 del15 luglio 2009) – prosegue -. Questa disposizione del garante indicava – già quindici anni fa – che i cittadini potevano ricevere referti online tramite il sito internet della struttura sanitaria dove era stato eseguito l’esame, ma per effettuare il download del referto al paziente doveva essere fornito un nome utente ed una password all’atto della prenotazione o dell’effettuazione dell’esame. La disposizione è ancora valida, il referto in pdf può quindi essere inviato in allegato ad una email – non come testo compreso nel corpo del messaggio, ma il file contenente il referto dovrà essere protetto da una password. Un percorso, questo, che purtroppo l’azienda sanitaria non ha portato avanti nel corso degli anni in quanto verosimilmente non ha pensato di aggiornare i propri programmi, a differenza di altri enti pubblici e strutture private, generando così le attuali proteste dei cittadini e le lunghe attese al centro prelievi per ritirare i relativi referti cartacei”.
“Per completezza si segnala che i cittadini hanno a disposizione un’applicazione regionale per accedere a referti e fascicoli sanitari elettronici, ma entrambi i sistemi obbligano all’utilizzo dello Spid, di conseguenza non sono ‘agili’ come l’uso della semplice posta elettronica – conclude -. Concludendo, si spera che l’Azienda sanitaria aggiorni il sistema informatico quanto prima come annunciato, dando ai cittadini la possibilità di ricevere referti tramite email, visto che il servizio è stato ed è molto apprezzato dalla popolazione per comodità, facile accesso e per la straordinaria rapidità con cui l’ottimo laboratorio di analisi del San Luca invia i referti”.