Campo di Marte, la Uil: “Il Comune elabori un progetto per potenziare l’offerta socio-sanitaria”

Il sindacato: “Mentre chiediamo alla Regione di ripensare la scelta di vendere i tre padiglioni”
La Uil di Lucca, insieme alle categorie dei pensionati e della sanità, esprime la propria preoccupazione per la scelta di vendere alcuni edifici nell’area dell’ex ospedale Campo di Marte.
“Riteniamo che la necessità di Lucca e del territorio sia quella di potenziare l’investimento nella sanità, invece sembra che si proceda in una scelta di dismissioni e di smantellamento del servizio pubblico sul territorio, con una svendita del patrimonio immobiliare che riguarda anche l’area dell’ex Ospedale Campo di Marte – dicono Massimiliano Bindocci, Guido Carignani e Pietro Casciani -. Riteniamo che la vocazione dell’ex di Marte debba essere esclusivamente socio sanitaria, pertanto chiediamo alla Regione di ripensare tale scelta, chiediamo alle amministrazioni locali di intervenire in tal senso. In particolare al Comune di Lucca chiediamo di elaborare un progetto, come è nei suoi compiti. Serve un progetto complessivo di valorizzazione della cittadella della salute a Campo di Marte da parte del Comune di Lucca, un progetto di respiro per i prossimi decenni che veda adeguare e potenziare l’offerta socio-sanitaria ai cittadini lucchesi”.

“È ormai nota l’inadeguatezza di alcuni spazi del San Luca, la carenza di impianti (si pensi solo alla risonanza magnetica), la mancanza di servizi, le lunghe liste d’attesa, e il fatto che alcune persone sono costrette ad andare a fare terapie e visite in altre strutture a decine di chilometri, oppure – chi può – costretto ad andare dal privato – proseguono -. Non è solo il pronto soccorso il problema, quella è solo la punta dell’iceberg di una situazione di un disagio che riguarda la sanità territoriale in lucchesia, che necessita di investimenti e non dismissioni. Campo di Marte deve diventare – superata l’emergenza scolastica del Paladini – una zona dedicata interamente ad essere la cittadella della salute, e ci devono essere portati quei servizi di cura, che il territorio necessita. Tra l’altro le cifre che leggiamo per la vendita sono così esigue, che confermano una gestione davvero poco lungimirante, perché pochi anni fa si fecero grossi investimenti e ristrutturazioni in quel sito, che oggi non verrebbero recuperate dalle vendita nemmeno in maniera apprezzabile. Dunque la vendita di alcuni edifici nel campo di Marte è una pessima idea”.