Luminara, Monsignor Giulietti: “Non c’è comunità dove prevalgono sopraffazione e dominio”

Il vescovo al termine della processione: "Il Volto Santo ispiri una convivenza basata sul rispetto reciproco e non sul dominio dell’uno sull’altro"

Breve ma significativa l’allocuzione del vescovo, Monsignor Paolo Giulietti, alla fine della processione della Luminara di Santa Croce.

“Accogliamo in questo nostro pellegrinaggio al volto Santo – ha detto – l’invito che abbiamo sentito rivolgere da Paolo alla comunità di Filippi: abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù. Quei sentimenti che dinanzi alla croce risultano evidenti, sentimenti che mettono il potere, l’essere uguale a Dio a servizio degli altri, che fanno consistere la grandezza nel farsi ultimi, che individuano ciò che ci rende davvero degni e validi nel promuovere a costo della propria la vita degli altri”.

“Di questi sentimenti abbiamo bisogno – dice monsignor Giulietti – Ce ne accorgiamo perché intorno a noi, in tante circostanze della vita internazionale, locale e familiare vediamo accadere l’incontrario, cioè  che chi si trova in potere di avere in mano la vita degli altri invece che diventarne servitore ne diventa padrone fino a toglierla. Abbiamo bisogno di questi sentimenti perché non c’è nessuna comunità che possa sussistere dove prevalgono il senso di sopraffazione e di dominio. Ogni comunità ecclesiale e civile ha bisogno di qualcuno che metta la propria vita a servizio di quella degli altri. Non c’è alternativa a questa dinamica, perché tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti ad esistere, si prenda cura delle nostre debolezze e delle nostre fragilità e ci sopporti per quello che siamo, che qualcuno abbia pietà di noi”.

“Senza questi atteggiamenti, senza questi sentimenti – conclude – ogni convivenza diventa un conflitto in cui il più forte prevale. Di fronte al Cristo crocifisso, umiliato e per questo glorioso riconosciamo che è lì la nostra speranza, personale e comunitaria. L’omaggio al Volto Santo vogliamo che faccia nascere e crescere in noi, questi sentimenti, i sentimenti del signore Gesù. Preghiamo che nella comunità civile che ha guardato al Volto Santo come suo re crescano sempre in questi sentimenti e possano presentarsi al mondo come una convivenza basata sul rispetto reciproco e non sul dominio dell’uno sull’altro. Il mondo ha molto bisogno di questi sentimenti e di questi sentimenti anche stasera chiediamo un segno al Signore”.

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