Vcs avvisa l’amministrazione: “Movida rumorosa, il Comune è tenuto a risarcire i cittadini”

Il comitato ha notificato una sentenza di Cassazione: “Il caso di Brescia costituisce giurisprudenza consolidata”
“Movida rumorosa? Non dovrebbe esistere”. Inizia così la nota del comitato Vivere il Centro Storico.
“Gli articoli 22, 28 e 34 del regolamento di polizia urbana sono posti a soluzione dei problemi di rumorosità antropica – prosegue Vcs -. L’organico di polizia municipale che durante gli ultimi anni è stato aumentato a livelli record dovrebbe essere in grado di farlo applicare. Per questi motivi la concentrazione rumorosa e sguaiata di persone in centro storico dovrebbe essere una illusione ottica mentre invece è triste realtà. Nel caso in cui le norme amministrative non vengano attuate per i cittadini danneggiati c’è un’altra strada percorribile che è quella giudiziaria. A Brescia c’è stata una sentenza poi confermata dalla Cassazione e che quindi costituisce giurisprudenza consolidata“.
“Due sono i principi su cui poggia tale sentenza: il ‘neminem laedere’ e il ‘facere’. Il primo prevede che tutti sono tenuti al dovere di non ledere i diritti altrui e prevede il risarcimento nel caso in cui ciò avvenga, mentre l’ altro principio (il ‘facere’) prevede che il Giudice possa imporre all’amministrazione il compimento di una data azione su richiesta dell’ avente diritto. Questo significa che i cittadini che non possono dormire a causa del rumore prodotto dai locali e dalla gente sotto casa possono richiedere al Giudice di ottenere un sostanzioso risarcimento da parte del Comune a causa dei disagi patiti e allo stesso tempo pretendere che l’amministrazione disponga provvedimenti atti a rimuovere le cause dei disagi”.
“Il comitato Vivere il Centro Storico ha notificato tale sentenza al Comune che quindi ne è pienamente a conoscenza. Anche a Lucca una azione legale dei cittadini per situazioni di degrado che impediscono il riposo troverebbe un doveroso accoglimento in causa civile, ovviamente dopo le doverose richieste di intervento e dopo le analisi fonometriche previste in questi casi”.