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Rientro a scuola nella sede storica di San Nicolao per 120 studenti del Civitali

16 settembre 2024 | 12:45
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Per il rientro di tutti gli alunni nel complesso si dovranno attendere i primi mesi del 2025. Stamani (16 settembre) l’inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025 nell’edificio ristrutturato

Circa 120 studenti dell’istituto Matteo Civitali di Lucca sono rientrati stamani (16 settembre), nel loro primo giorno di scuola, nella storica sede dell’ex convento di San Nicolao, nell’omonima via del centro storico.

Il rientro nelle classi ristrutturate dalla Provincia di Lucca di una porzione dell’antica struttura conventuale è avvenuto dopo la cerimonia ufficiale di inizio anno scolastico che, per l’occasione, dalla sede consueta del polo scolastico Fermi-Giorgi a San Filippo, si è svolta nella scuola superiore di via S. Nicolao alla presenza delle autorità civili e militari, del presidente della Provincia Luca Menesini, della dirigente scolastica dell’Iis Machiavelli Emiliana Pucci e di di numerosi docenti dell’istituto.

Presenti anche il Rup del progetto architetta Francesca Lazzari e Fabrizio Mechini, dirigente tecnico dell’amministrazione provinciale, l’arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti, il prefetto Giusi Scaduto, l’assessore regionale Stefano Baccelli e per l’ufficio scolastico territoriale il vicario Duccio Di Leo, in sostituzione della nuova dirigente Marta Castagna che oggi prende servizio a Massa Carrara.

“Questo è un intervento molto significativo e di grande importanza, sono tantissime le aule qua presenti, oltre 40 e saranno a disposizione di tutto il l’istituto Paladini e per alcune sezioni del Civitali – dichiara il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini -. Questo è un complesso datato ed infatti sono stati trovati tantissimi reperti archeologici, anche unici e che sono stato anche oggetto di studio e purtroppo anche di rallentamento nei lavori e oltre a tutte le altre questioni che sono passate. Ma oggi è un giorno importante perché finalmente la scuola viene restituita almeno in una parte ai ragazzi, la seconda parte sarà restituita nei primi mesi del 2025. Siamo quindi in fase di completamento del cantiere, cantiere fatto con fondi europei, dal costo di diversi milioni di euro. Ci sono tre chiostri perché questo era un convento e lo è stato fino all’800 e quindi anche con un valore artistico estremamente importante. La scuola che ritorna in città diventa anche un elemento di vitalità stessa di questa parte della centro storico”.

Gli interventi hanno riguardato l’antisismica, motivo che ne ha decretato l’inagibilità e la successiva chiusura e la realizzazione di ambienti ampi per venire incontro a quelle che sono le esigenze delle scuola di oggi. Soddisfazione anche dalla dirigente scolastica Emiliana Pucci: “Si certo è immancabile la soddisfazione e finalmente dopo molti anni possiamo far rientrare a scuola parte degli studenti. Stamattina entreranno le classi della moda, sono sei e avranno a disposizione un grande laboratorio e finalmente potranno avere degli spazi adeguati per le attività. Siamo molto contenti – prosegue -, indubbiamente questo per noi è un periodo importante anche se parziale. Avremmo preferito ovviamente entrare tutti insieme, soprattutto con il Paladini, che rimane in una situazione di grande frammentarietà nella sede dell’ex Campo di Marte e da quest’anno anche alcune classi finiranno nella sede del Carrara, perché stiamo crescendo nonostante gli ambienti un po’ disagiati“.

Gli studenti che oggi sono entrati nel complesso di San Nicolao sono circa 120, appartenenti alle classi di moda dell’istituto Civitali. La struttura sarà presto pronta per ospitare oltre 900 studenti.

“Vorrei rivolgere ai ragazzi questo augurio – ha detto il vicario dell’ufficio scolastico territoriale, Duccio Di Leo -. La scuola non è solo il luogo dove si impara una professione, è un luogo dove si impara a superare i proprio limiti imparando a mettere il patrimonio individuale, al servizio della comunità”.

Presente anche l’ex dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Donatella Buonriposi, oggi consulente gratuita della Provincia di Lucca: “ La Provincia sta guardando ai contenuti oltre che all’edilizia scolastica. Si parlerà molto di abbandono scolastico, di orientamento e ci metteremo come Provincia a disposizione degli studenti in appoggio con i vostri dirigenti”.

La Regione Toscana è stata importante partner finanziario, infatti i fondi europei che hanno permesso la ristrutturazione del complesso di san Nicolao sono stati ottenuti tramite un bando regionale. Per la Regione Toscana è intervenuto l’assessore Stefano Baccelli: “Bisogna essere consapevoli di quanto la nostra scuola pubblica sia un eccellenza in Europa e nel mondo – ha detto -. Voglio spendere due parole anche per il lavoro degli insegnanti, in un periodo di crisi per le figure di riferimento e voglio sottolineare l’importante lavoro che svolgono per questi ragazzi e per tutta la comunità”.

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E proprio la comunità è stata al centro dell’intervento del Vescovo di Lucca, Paolo Giulietti: “ Il Convento era un luogo i cui si viveva e ancora oggi si vive una vita di comunità. Questo complesso, essendo stato per molti anni un convento, oggi come capita spesso, è diventano una scuola ritornando comunque ad essere un luogo per la comunità, perché stare insieme ci fa crescere”.

Nell’antico convento risalente al 1300 sono attualmente in corso i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza affidati al raggruppamento temporaneo di imprese costituito tra Cmsa, società cooperativa di Montecatini Terme e cooperativa Archeologia Società di Firenze, per un investimento complessivo della Provincia di Lucca di 13,4 milioni di euro. Il cantiere è stato aperto nel marzo del 2022 e ad oggi, vede conclusa una parte importante dei lavori: ossia la porzione del complesso che affaccia su via S. Nicolao, compresi gli spazi già occupati da alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica in cui vivevano nuclei familiari che prima dell’inizio dei lavori sono sono stati trasferiti in altre sedi.

Qui sono stati ricavati diversi ambienti per l’attività didattica dell’indirizzo moda del Civitali: 7 spaziose aule con relativi servizi igienici sia al primo che al secondo piano, un grande laboratorio in un ambiente sottotetto reso più luminoso con l’installazione di alcuni lucernari, uno spazio espositivo e altri locali comuni. Contemporaneamente è stato rimesso a nuovo tutto l’ingresso principale della scuola, il disimpegno, la scala primaria e quella secondaria, gli spazi per l’attività fisica coi relativi spogliatoi e servizi igienici, l’infermeria e la portineria. Per questa consegna parziale è stato realizzato, inoltre, un percorso protetto per l’accesso all’ascensore.

Attraverso i locali al piano terra si accede ad un’area esterna, completamente separata dall’area di cantiere, dove si sviluppa un percorso in sicurezza che costituisce una via di esodo in caso di emergenza. La riapertura di una porzione del San Nicolao con l’accoglimento delle sei classi del corso di moda del Civitali, permetterà inoltre di assorbire il maggior numero di studenti che si sono iscritti all’Istituto senza ricorrere a collocare ulteriori moduli prefabbricati che hanno rappresentato, in parte, la soluzione provvisoria dopo la chiusura del complesso di San Nicolao per problemi di agibilità.

L’obiettivo era di riportare tutte le classi del Civitali-Paladini ad inizio di questo anno scolastico ma la grandezza dell’ex complesso conventuale, i ritrovamenti archeologici, alcuni ritardi nei lavori che sono molto delicati trattandosi di un immobile di antica origine, non ci hanno consentito di tagliare il traguardo pienamente. A dicembre saranno dismessi i prefabbricati nell’area del Campo di Marte – assicura il presidente della Provincia Luca Menesini -, perché a gennaio 2025 l’intero istituto Civitali-Paladini tornerà nella sua sede storica.  I lavori ora procedono spediti su tutto il resto del complesso e gli interventi conclusi finora confermano la bontà del progetto con soluzioni architettoniche e ingegneristiche di prim’ordine. Il Civitali-Paladini nonostante il cambio di sede forzato in questi anni ha continuato ad essere attrattivo e lo dimostrano le iscrizioni alla scuola superiore che sono in continuo e costante aumento“.

I lavori previsti dal progetto sono diversi e delicati trattandosi di un importante complesso immobiliare soggetto a vincolo storico e monumentale, risalente ai primi decenni del XIV secolo. Un edificio enorme che si estende su 10mila mq che, nel corso dei secoli, è stato interessato da vari interventi di ampliamento e adeguamento, anche mediante accorpamento di edifici esistenti finalizzati alla sistemazione di un grande complesso monastico. Importanti lavori di ristrutturazione furono eseguiti nel corso degli anni ’80 del secolo scorso da parte del Comune di Lucca, proprietario dell’immobile e, da parte della Provincia, negli anni 2000 e, da ultimo, nel 2014 e 2015 per il consolidamento di una porzione della copertura.

Nel complesso l’intervento in atto riguarda il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l’abbattimento di barriere architettoniche; interventi di interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico. Pur trattandosi di un immobile vincolato, sono state adottate soluzioni tecnologiche che permetteranno di migliorare le prestazioni energetiche globali con interventi riferibili agli impianti termici, al completo rifacimento degli impianti sanitari e dei servizi igienici, nonché alla sostituzione degli infissi; con la posa in opera di ampie superfici di pavimenti radianti e la chiusura a vetri del portico del primo piano in modo da garantire collegamenti protetti fra aule e laboratori, con una specifica attenzione all’eliminazione pressoché completa delle barriere architettoniche.

Il quadro economico dei lavori al complesso di S. Nicolao ammonta a 13 milioni e 455mila euro. Di questi 10,5 milioni sono finanziati dalla Regione Toscana attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti con ammortamento a totale carico dello Stato (si tratta dei fondi stanziati per il Programma Edilizia scolastica 2018-2020 del Miur); le restanti risorse economiche per 2 milioni e 950mila euro sono assicurate dalla Provincia mediante mutuo con l’Istituto del Credito Sportivo che, nel 2021, ha aperto una specifica linea di finanziamento per i beni culturali a tasso zero ammortizzabile in 25 anni di cui la Provincia di Lucca, fra i primi enti pubblici in Italia, si è avvalsa in considerazione delle particolari condizioni favorevoli.