Il Rugby Lucca non ha ancora una casa: le squadre costrette ad allenarsi sparse su tre campi

Dal Comune risponde l'assessore Barsanti: "Spiace per i ritardi ma il Comune non concederà più strutture non a norma, gli sono uffici lavorano per risolvere il problema"

Problemi di spazi per l’Asd Rugby Lucca, costretta ad allenare le varie squadre su tre campi distanti tra di loro a causa dei lavori ai campi dell’Acquedotto. L’amministrazione comunale aveva annunciato che il rugby sarebbe stato ospitato nel campo di San Cassiano a Vico, ma i lavori di recupero e le dispute da risolvere, hanno rallentato la consegna e ad oggi (20 settembre), il rugby non ha ancora trovato casa.

Dal Comune l’assessore Barsanti ammette i ritardi a causa dello stato di abbandono in cui ha trovato l’impianto di San Cassiano alla riconsegna, ma prosegue sulla linea dell’amministrazione di non voler mettere in concessioni campi che non risultano a norma. Il Rugby Lucca, dovrà quindi attendere ancore un po’.

Alcune segnalazioni hanno raccontato la non facile situazione: “Dopo anni, per l’asd Rugby Lucca è stato prospettato un progetto oneroso per rifare i campi e gli spogliatoi, finanziato da vari enti e fondi – spiegano alcuni cittadini nella segnalazione – Il problema non sono i lavori al campo, ma è che, nonostante si sia al 20 settembre, ancora non abbiamo un posto dove allenarci. Ci aveva detto la società che in questa stagione 2024/2025 non avremmo potuto usare i nostri campi per allenarci e soprattutto giocare le partite ufficiale. Ci è stato promesso però un campo provvisorio per un anno, quello di San Cassiano, purtroppo però fino ad adesso non se ne sa nulla, poi hanno detto Montuolo, ma pure quello aveva dei problemi. In conclusione adesso non abbiamo un campo per allenarci e non sappiamo quando potremmo averlo”.

Il Rugby Lucca è una realtà che coinvolge oltre 150 persone e il problema non è certo da poco. Attualmente la società ha diviso le varie squadre su tre campi, i più piccoli infatti sono ospitati alla Ego.

“Nelle ultime settimane – aggiunge la segnalazione -, i ragazzi più giovani si sono allenati al parco vicino al fiume, senza luce, senza spogliatoi, senza sicurezza visto che nel prato ci sono giustamente sassi, rami e bottiglie. Proseguendo in questo modo – conclude la segnalazione – Si rischia di danneggiare una splendida realtà come è stata fino ad adesso il Rugby Lucca”.

Dalla società, la presidente Chiara Coltelli ha confermato la situazione e ha dichiarato che il Comune sta lavorando per trovare una soluzione, confidando che  possa intervenire il prima possibile.

Dall’amministrazione comunale invece a rispondere è l’assessore allo sport Fabio Barsanti: “Purtroppo la macchina comunale ha tempi amministrativi lunghi e non siamo riusciti a fare prima dell’inizio della stagione. Ricordo che gli uffici comunali sono al lavoro per il recupero di 5 campi, rientrati in possesso dell’amministrazione comunale da poco. Anche chi ha scelto di finanziare il progetto dell’Acquedotto, non aveva pensato alle società che stanziavano li, per dargli un altro luogo dove allenarsi durante i lavori. Noi proprio per quello abbiamo deciso di rientrare in possesso di alcuni campi. Abbiamo fatto una serie di interlocuzioni, ma una volta tornati in nostro possesso ci siamo accorti che la situazione in cui versavano era disastrosa. Da oggi il nostro principio è quello di non dare più in concessioni impianti sportivi non a norma. Capisco che questo possa creare dei disagi alle società e mi dispiace molto della situazione che sta vivendo il Rugby Lucca. Non sono i soli comunque, anche alla Lucchese dovevano essere concessi due campi e in uno dobbiamo sempre concludere i lavori agli spogliatoi. Ci sarebbe pronto il campo di Santa Maria a Colle, ma so che non possono andare perché troppo lontano. Cercheremo di risolvere il problema prima possibile. Voglio però tranquillizzare l’ambiente del Rugby, perché una volta completati i campi dell’acquedotto, avranno un impianto a norma e campi omologati, potrà così essere una delle realtà più importanti del settore, in Toscana”.

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