Dal Summer Festival un indotto di 77 milioni. Il sindaco: “Falso che ci guadagnino solo i ‘soliti noti'”
Presentato lo studio dell’università di Pisa: dato interessante sul pernottamento, il 49 per cento sceglie le case in affitto con Airbnb invece degli alberghi. Nel 2025 Thirty second to Mars sul palco
L’ultima edizione delLucca Summer Festival ha portato un indotto alla città di 77 milioni di euro. Le malelingue potrebbero dire che questi soldi finiscono sempre nelle tasche dei soliti noti, ristoranti, bar e strutture alberghiere, mentre certe categorie merceologiche sono completamente escluse. Invece secondo lo studio svolto dall’Università di Pisa in associazione con Assoconcerti e a cura del professor Nicola Salvati, offre dei dati precisi e interessanti, il pubblico di Lucca Summer Festival acquista al dettaglio, per la maggior parte, articoli diversi dal cibo e le bevande, dal pernottamento e dal trasporto, per un totale di 26,4 milioni di euro.
Un vero e proprio record, che ha avuto un grande incremento in questi anni, considerando che l’indotto nel 2017, anno in cui si sono esibiti i Rolling Stone, era di 27 milioni. Oggi (16 ottobre) alla Casa del Boia è stato presentato lo studio dell’Università di Pisa, alla presenza del patron del festival Mimmo D’Alessandro, del sindaco di Lucca Mario Pardini, degli assessori, Remo Santini, Mia Pisano e Paola Granucci, a presentare lo studio il professor Nicola Salvati.
“Quest’anno è stata la 26esima edizione del Lucca Summer Festival, dal 1998 al 2024 – dice il sindaco Mario Pardini -. Chiaramente i dati ci confermano quello che ho sempre sostenuto, avendo una certa esperienza sugli eventi, quanto la ricaduta sia importante e quanta ricaduta ci sia nel brand di Lucca, perché questa è la media evaluation. Oggi il focus è stato dato da Nicola Salvati, professore di statistica dell’Università di Pisa che ha fatto vedere proprio la ricaduta sul nostro territorio. Da questi dati è interessante sottolineare che non riguarda soltanto alcuni generi merceologici, ma in realtà è ben distribuita. Quindi il falso mito che il Summer Festival e gli eventi in generali, riguardano soltanto una o due categorie merceologiche è oggi definitivamente chiuso. I dati sono importanti e gli amministratori dovrebbero prendere decisioni sempre più in maniera oggettiva e facendolo con i dati alla mano, possono ovviamente lavorare meglio”.
Il professorSalvati inizia a commentare le slide che indicano i dati statistici dello studio: “Quest’anno ci sono stati moltissimo spettacoli e nello studio li abbiamo divisi in diverse categorie a seconda del pubblico di riferimento del cantante che si esibiva: la categoria internazionale adulto, internazionale giovane e italiano. Abbiamo svolto delle indagini sul campo con più di 30 intervistatori che andavano a porre i quesiti prima del concerto e poi a tutti gli spettatori abbiamo mandato anche un questionario via web. In totale ci sono state 800 interviste sul campo e 6mila tramite web e abbiamo corretto con tecniche statistiche per raggiungere questi risultati: le presenze sono state oltre le 220mila, di cui il 55 per cento donne e il 45 per cento uomini, con un’età media di 35 anni”.








La maggior parte dei visitatori del Summer proviene da tutta Italia con il 54%, dalla Toscana il 24%, dalla provincia di Lucca il 14 %, mentre il restante 8 % proviene dall’estero.
“I dati si riferiscono a coloro che vengono a Lucca appositamente per vedere un concerto del festival – precisa il professore -. Non a chi voleva visitare le città e ha preso il biglietto di un concerto. Il 34 percento del pubblico svolge un lavoro di impiegato, il 24 per cento è uno studente e l’8 per cento un libero professionista, poi operaio, insegnante dirigente e altro”.
La caratteristiche medie del pubblico indica che al Summer partecipano per lo più persone istruite, infatti il 48% ha ottenuto un diploma e il 37% una laurea.
“I dati turistici indicano che il 68 per cento del pubblico è già stato a Lucca – prosegue il professore -. Di questi il 10 per cento sono frequentatori abituali, 50 per cento sporadici e l’8 per cento ha già partecipato a Lucca Summer Festival”.
Nel 2024 il 16% del pubblico ha partecipato a più concerti e tra coloro che hanno prenotato un notte nelle strutture ricettive, il 19% a dormito a Lucca, il 16% in provincia e il 65% non ha proprio pernottato.
“In molti hanno trovato difficoltà a pernottare a Lucca – spiega il professore -, quindi hanno deciso di riversarsi in provincia e alcuni di tornare direttamente alle proprie case”.
Altro dato interessante è quello sulla tipologia di pernottamento, il 49% sceglie le case vacanze e Airbnb. Solo il 6% arriva da solo, il 38% accompagnato dal partner, il 36% con gli amici, il 20% con la famiglia e il 6% da solo.
“L’indotto calcolato di questa edizione di Lucca Summer Festival è di 77 milioni, di cui 59,8 milioni di indotto ricaduto sul territorio e 17,3 milioni per le spese di trasporto – precisa Salvati –. Il cibo e le bevande impattano per 18,3 milioni, il pernottamento per 15,1 milioni e il trasporto per 17,3 milioni. Il restante 26,4 milioni va ad altre categorie, ovvero le restanti che guidano la statistica”.
Venire a Lucca per il Summer festival è molto caro, la spesa media a testa per le persone senza trasporto si aggira sulle 282 euro, mentre con il trasporto 364euro.
“Sono cifre significative – dichiara il professore -, ma se si pensa al concerto di Taylor Swift a Milano le cifre superavano le 500 euro a testa. Sicuramente ci sono stati notevoli incrementi negli ultimi tempi”.
“Ultimamente il prezzo dei biglietti è aumentato considerevolmente – dice Mimmo D’Alessandro -. Mi duole ammetterlo ma i concerti dal vivo iniziano ad essere considerati dei veri e propri beni di lusso. L’edizione di quest’anno è stata favolosa. Un festival meraviglioso che ha regalato tanti sogni alle persone. Per la prima volta i commercianti della piazza sono rimasti soddisfatti, anche se avevamo anche noi il food & beverage. I dati di Lucca sono straordinari, considerando che si tratta di una cittadina di poche decine di migliaia di persone”.
Fresco della firma di una convezione insieme al Comune di Lucca che prevede una concessione fino al 2028, il patron del Summer Mimmo D’Alessandro, guarda anche oltre.
“Il mio desiderio è che il Comune, dopo il 2028, prenda in mano la situazione – dice D’Alessandro -. Questa manifestazione è un fiore all’occhiello per Lucca e io non sono eterno e al 2028 spero e mi auguro di passare la mano al Comune e alla città”.
La risposta del sindaco è più diplomatica: “Fino al 2028 abbiamo una continuità importante per il Festival – precisa il sindaco Pardini -. Da sindaco e da cittadino non posso immaginare Lucca senza Lucca Summer Festival, però è anche vero che bisogna calcolare che non basta comprare un brand, perché poi questo brand funzioni. Ci vuole tutta una organizzazione che chiaramente il Comune da solo non può avere. Quindi parto dal presupposto: Lucca senza il Summer Festival assolutamente no, Lucca con il Summer Festival, si e troveremo dal 2028 un’altra maniera, però in ogni caso fino al 2028 siamo tranquilli”.
Soddisfatti anche gli assessori, l’assessora alla cultura Mia Pisano: “L’amministrazione spende bene e porta un indotto in modo che tutte categorie economiche possano essere raggiunte. Se si tornasse indietro e si pensasse a una città senza questo indotto avremmo un risvolto della medaglia in cui la gente ci direbbe di portare il Summer. Sono molto soddisfatta anche del coinvolgimento dei giovani al festival. Siamo convinti che a Lucca manchi un segmento, quello rappresentato dai concerti di musica classica, come quello di Muti sugli spalti. Andrebbe aggiunto un segmento musica classica a Lucca, ci viene chiesto dalla nostra cittadinanza. Sarebbero in molti a venire anche da fuori”.
Un’opportunità che ha intravisto anche Mimmo D’Alessandro: “Sul concerto di Muti, non abbiamo avuto il tempo di fare tutta la comunicazione come dovevamo. E’ stato un po’ improvvisato ed è un’esperienza che vogliamo riproporre anche al Summer Festival”.
“Si è sempre parlato di indotto nel settore commerciale – dichiara Paola Granucci assessora al commercio -. Oggi ne abbiamo la conferma abbiamo indotto totale di 77 milioni e soprattutto la distribuzione di questo a tutte le attività commerciali al dettaglio. Questo è il ruolo che deve avere l’amministrazione e gli strumenti che ha, per supportare il commercio sono proprio quegli di creare eventi e dargli tutto il supporto. Se si parla di Lucca Summer Festival, possiamo dire di aver fatto ‘Bingo’. Secondo me il miglior modo per tenerci questa manifestazione è prenderne coscienza e mai darla per scontato perché è una manifestazione importantissima per Lucca e il suo territorio”.
Anche Remo Santini, assessore al turismo esprime piena soddisfazione dai dati e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “ E’ incredibile che si sia ancora qui a dover spiegare l’importanza di questa manifestazione e ci auguriamo che non ci sia più da discutere sul fatto che il Summer porta indotto a Lucca. Io aggiungo un altro dato, dagli uffici è stato fatto un raffronto tra giugno 2023 e giugno 2024, sugli arrivi in città. Quest’anno gli arrivi sono il 21 per cento in più rispetto all’anno precedente. Chi viene al Summer ritornerà con la famiglia o con gli amici, Lucca Summer Festival non è solo concerti, ma è anche un grande ritorno di immagine per la città che non potremmo mai pagare”.
Secondo Mimmo D’Alessandro i problemi che si hanno con la soprintendenza di Lucca, sono comuni in tutta la nostra penisola: “Con l’organizzazione ci teniamo costantemente aggiornati, in modo da migliorare sempre di più il lavoro svolto. Avere una programmazione è molto importante e gli accordi con gli enti non sono ancora come dovrebbero. Il problema della soprintendenza vi è in tutta Italia, a Roma poi è ancora peggio che qui – precisa -. Il 28 ottobre siamo stati convocati a Roma al Ministero della cultura, proprio per trovare delle soluzioni e risolvere, non solo il problema a Lucca, ma in tutta la nostra penisola”.
Il sindaco Mario Pardini alla fine accenna a qualche soluzione sul futuro del Campo Balilla sugli spalti delle mura.
“Si può e si deve avere una programmazione per questo tipo di eventi – aggiunge Pardini -. Non sappiamo ancora come raggiungere questo accordo però sul campo Balilla, sono 18 anni che viene utilizzato per Lucca Comics e dal 2017 anche per il Summer. Oggi è impensabile fare un Summer Festival senza Campo Balilla. Ci vuole un investimento che risolva una volta per tutte il problema. Ci stiamo lavorando, tutti i nostri professionisti sono in campo per trovare la quadra e spero presto di avere delle buone notizie”.
D’Alessandro annuncia anche un concerto della prossima edizione di Lucca Summer Festival, a salire sul palco sarà la band Thirty second to Mars. Confermato anche il format dei talk show che sono stati apprezzati dal pubblico e torneranno anche nelle prossime edizioni.