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Un Natale senza i frati del Nelli in piazza Napoleone: il chiosco ‘trasloca’ a Livorno

23 ottobre 2024 | 15:45
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Un Natale senza i frati del Nelli in piazza Napoleone: il chiosco ‘trasloca’ a Livorno

Una scelta, come già annunciato dal titolare a gennaio, dettata dai “costi proibitivi” del nuovo mercatino. Mercanti: “Una sconfitta, forse piccola, forse che all’amministrazione comunale lucchese non pesa ma che invece piomba come un macigno sulla tradizione di una città”

Ora è ufficiale: il chiosco dei frati del Nelli sarà a Livorno per Natale. Il titolare Stefano Zini, come annunciato già lo scorso dicembre, dopo 130 anni di attività nel capoluogo saluta la città. A pesare sulla decisione, la ‘rivisitazione’ del tradizionale mercato di piazza Napoleone e i conseguenti costi ritenuti “proibitivi” per gli storici ambulanti.

“Addio ai bomboloni del Nelli che per decenni hanno segnato l’arrivo delle feste, dei momenti più belli. Addio a Stefano Zini e alla sua attività, costretta, per ragioni biecamente economiche, a trovare casa a Livorno. Perché? Perché il mercatino di Natale di piazza Napoleone di Lucca è diventato vip, una vetrina del lusso – dicono – con prezzi proibitivi per chi, coi banchi, ci vive da sempre”. Così Valentina Mercanti, consigliera regionale e presidente dell’assemblea regionale del Partito Democratico.

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“Leggo con dispiacere e con un colpo al cuore il post che Stefano Zini ha pubblicato sul suo profilo. Sarà a Livorno, per Natale: quindi per i lucchesi niente pellegrinaggio alla ricerca del frate caldo all’insegna di un Natale più amaro e senza zucchero. Una sconfitta, forse piccola, forse che all’amministrazione comunale lucchese non pesa ma che invece piomba come un macigno sulla tradizione di una città: è questa la tutela delle attività storiche che si vuole ricercare? È questa l’attenzione al commercio? Forse sì – prosegue -. Un commercio che, come tutto il resto, deve essere patinato, lussuoso, esclusivo (nel senso più negativo del termine)”.

“Agli amici livornesi consiglio caldamente di mettersi in fila in piazza della Repubblica per provare frati e bomboloni buonissimi. A Zini dedico un abbraccio grande: la città ha scelto – conclude -. Meglio un mercatino uguale ai tanti che si trovano nelle altre rispetto dell’eccellenza di un’azienda unica che ha fatto la storia della città, meglio il tanto della qualità, meglio spazzare via una tradizione che difendere i lavoratori”.