Piscina al Palasport, Casali: “La gestione spetta al Cnl, lo dice espressamente la sentenza del Tar”
Secondo il presidente del Circolo Nuoto Lucca adesso tocca al Comune svolgere le opportune verifiche per riaprire la struttura
“Per la gestione della Piscina del Palasport, non va fatto un nuovo bando perché a seguito della sentenza del Tar, a gestire la piscina è chiamato il Circolo Nuoto di Lucca. Attendiamo che il Comune faccia le opportune verifiche e si palesi”. Con queste parole il presidente del Circolo Nuoto Lucca, Pietro Casali apre l’incontro di stamani (25 ottobre) all’Iti, in cui ha ripercorso la vicenda del bando per l’affidamento della gestione della piscina al Palazzetto dello sport di Lucca.
Nonostante l’amministrazione comunale abbia deciso di demolire e ricostruire l’impianto, precedentemente aveva scelto di riaprire la piscina per metterla al servizio della cittadinanza, in un momento di sofferenza per gli impianti natatori della Piana. A partecipare alla manifestazione d’interesse erano state due società l’Asd Omega sport e il Circolo nuoto Lucca ed essendo pervenuto l’interesse di due società il Comune non ha avuto altra scelta che mettere la gestione a bando. Bando che è stato aggiudicato all’Asd Omega Sport, ma il Circolo nuoto Lucca e il suo presidente non ci stanno e decidono di fare ricorso al Tar, non una ma ben 4 volte.
“Abbiamo fatto 4 ricorsi al Tar – precisa il presidente Circolo nuoto Lucca -, uno sulla richiesta di proroga della concessione, una sui requisiti del bando e due sull’affidamento. Se sulla richiesta di proroga il giudice ha respinto il ricorso, ha invece riscontrato le nostre ragioni sull’affidamento del bando”.
Secondo la sentenza il giudice ha respinto il ricorso sulla richiesta di proroga nella gestione della piscina da parte del Cnl, perché l’impianto era già stato restituito nelle mani del Comune di Lucca.
“Anche se l’amministrazione aveva risposto con un altro diniego che il giudice non ha neanche preso in considerazione, questo ricorso è stato respinto – ammette il Casali -. Noi abbiamo per forza dovuto rimettere la piscina nelle mani del Comune perché doveva fare dei lavori di recupero. Non potevamo impedirglielo. Però il fatto che le motivazioni del giudice siano queste, vuol dire che le precedenti proroghe di affidamento fatte dalla vecchia amministrazione erano legittime”.






Il ricorso sull’aggiudicazione del bando invece è accolto dal giudice amministrativo che di conseguenza fa decadere la Asd Omega Sport dalla gestione dell’impianto, lasciando la gestione all’unica società rimasta, il Circolo Nuoto Lucca.
“Il requisito che manca è l’insufficienza di referenze bancarie – dichiara Casali -. Requisito che andava consegnato in fase di manifestazione di interesse. Di conseguenza il bando non sarebbe neanche dovuto essere stato fatto e sarebbe dovuta subentrare immediatamente alla gestione il Cnl dopo la manifestazione di interesse”.
Secondo il presidente del Cnl la parte di sentenza che porta la sua associazione ad ottenere la gestione della piscina del palazzetto dello sport è questa che ha mostrato e sottolineato: “Alle riscontrate illegittimità consegue, come già accennato, l’esclusione della controinteressata dalla procedura di affidamento e l’annullamento dell’aggiudicazione, nella quale all’esito delle verifiche riservate all’amministrazione comunale potrà subentrare il Circolo Nuoto Lucca. Avuto riguardo agli effetti conformativi della pronuncia e alla gradazione dei motivi di impugnazione, possono considerarsi assorbite tutte le restanti censure, l’accoglimento delle quali non permetterebbe al Circolo ricorrente di conseguire il bene della vita ambito”.
“Con questa parte della sentenza è proprio il giudice ad affidare a noi Cnl la gestione della piscina – dice Casali –, il giudice non prende in considerazione il ricorso sul bando che abbiamo presentato e dice: ‘ possono considerarsi assorbite tutte le restanti censure, l’accoglimento delle quali non permetterebbe al Circolo ricorrente di conseguire il bene della vita ambito’. Ed a mio avviso anche il bando presenterebbe molti problemi sui requisiti richiesti. Se il giudice avesse accolto le altre censure sul bando, allora questo sarebbe decaduto, invece ha deciso diversamente proprio perché altrimenti avrebbe impedito al Circolo nuoto Lucca di conseguire ‘il bene della vita’ ”.
Proprio su alcuni di questi problemi sui requisiti del bando si concentra la seconda parte dell’incontro con il presidente del Circolo nuoto Lucca, che con tutta probabilità vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Io voglio evidenziare il comportamento appiattito dell’amministrazione comunale nei confronti della Asd Omega Sport – prosegue -, tutte le volte che presentavamo dei dubbi sui requisiti ci rispondevano con dei dinieghi e difendendoli. Poi appena data la gestione alla Omega è stato dichiarato che nel giro di un mese la piscina sarebbe stata riaperta. Allora come mai non viene da noi ad affidarci la gestione? Perché la Omega sport veniva trattata diversamente?”
In realtà il Comune di Lucca non ha fatto firmare la concessione della gestione della piscina alla Omega Sport e anzi nell’ultimo comunicato sull’argomento, in cui si fa riferimento alla sentenza del Tar che la vede come soccombente, ha scritto: “L’amministrazione comunale sta valutando le successive azioni che tuttavia saranno volte, nell’esclusivo vantaggio della collettività, alla possibile riapertura della piscina compatibilmente con i tempi di realizzazione del nuovo palasport”.
Anche Eleonora Casali coordinatrice della scuola nuoto del Cnl tiene a sottolineare il lavoro fatto dall’associazione nel formare istruttori e allenatori: “Nello staff del Circolo nuoto 25 assistenti bagnanti formati sul piano vasca e con brevetto per l’utilizzo del Dae, 8 istruttori di base e 5 allenatori, un coordinatore, un direttore sportivo e un presidente che è anche il responsabile dell’impianto. Sono collaboratori sportivi che lavorano con noi – precisa -, sono stati formati in parte da noi, sono nostri tesserati e risultano presenti nell’organico della Federazione Nuoto, come facenti parte del Circolo Nuoto Lucca”.
Cosa succederà quindi adesso? “Adesso la palla spetta all’amministrazione comunale – dice Casali -, il bando è stato vinto e aggiudicato al Cnl, Noi siamo pronti alla gestione da parte del nostro staff, ora il problema è che se si continua a targiversare difficilmente riusciremo ad essere pronti per riaprirla a gennaio 2025”.
La città attende da marzo 2020 la riapertura dell’impianto natatorio del palazzetto dello sport, ampiamente frequentato dai residenti del centro e delle limitrofe periferie. Ad oggi sulla Piana di Lucca non esiste più una piscina comunale aperta, quella dell’Iti ed in gestione al Cnl è di proprietà della Provincia di Lucca.