Ipotesi nuovo dirigente di prima nomina per il Polo Fermi Giorgi, una raccolta firme per scongiurarla

Insegnanti preoccupati per la continuità della programmazione dell’istituto, intorno al quale ruotano 2500 persone: “Sarebbe come affidare una Ferrari a un neopatentato”
C’è fibrillazione al Polo Fermi – Giorgi per il possibile arrivo di un nuovo dirigente scolastico dopo la riapertura delle graduatorie a seguito della sentenza del Consiglio di Stato ai vincitori dell’ultimo concorso. Una vicenda che ha reso i ricorrenti immediatamente nominabili nelle sedi dove è mancante la figura di riferimento.
Al Polo Fermi Giorgi, in realtà, non è così perché il ‘supplente’ alla funzione di dirigente scolastico da un anno c’è, nella figura di Lorenzo Isoppo, che sostituisce temporaneamente Francesca Bini, che ha ottenuto un incarico all’università di Reggio Emilia.
La preoccupazione è quella di una nuova sostituzione in corso d’opera, con un dirigente al primo incarico e con una prospettiva breve, visto che durerebbe in carica solo fino al prossimo agosto.
A parlare, anche a nome degli altri docenti e dello staff sono il vicepreside Matteo Munafò e l’animatore digitale Paolo Masini.
“Questa decisione – dice Munafò – ci metterebbe in difficoltà come scuola. E quindi vogliamo rendere nota la situazione per tutelare gli interessi nostri e i nostri studenti, che già hanno conosciuto un periodo travagliato per il cambiamento di dirigenza. Grazie al grande lavoro del provveditorato è stata messa a posto una situazione un po’ precaria e abbiamo avuto la fortuna di aver assegnato un dirigente competente. In caso di un ulteriore cambiamento saremmo veramente in difficoltà, non solo come staff e gruppo docenti. Avere un cambiamento adesso sarebbe veramente grave”.
“Si tratta di un problema molto serio e reale – aggiunge Masini – Il Polo Fermi Giorgi ha il più grande dimensionamento della Toscana e per la sua complessità richiede esperienza nel dirigente. Senza nulla togliere ai nuovi vincitori di concorso c’è ampia disponibilità di scelta come sedi e ci voleva una certa oculatezza da parte dell’Ufficio scolastico regionale ad equiparare il Polo Fermi Giorgi a un piccolo istituto comprensivo. Le problematiche e il peso politico di questa scuola sono, infatti, molto diverse. Ci sono 2500 famiglie che adesso chiedono attenzione a questo problema: non è la solita scuola”.
Le nuove nomine verranno fatte il 30 di ottobre e la gestione sarà dell’Ufficio scolastico territoriale, che è ovviamente già stato messo a conoscenza della situazione.
“Tutti i nuovi dirigenti – prosegue ancora Masini – vengono da fuori. A noi, ad esempio, si è presentato come uno dei papabili un potenziale dirigente venuto da Salerno. E andrebbe a lavorare in un tessuto con le sue relazioni sociali è culturali molto complesso peraltro proprio nel momento di assegnare i fondi Pnrr e con il Future Learning Lab che aprirà a breve a Santa Chiara. Sarebbe come dare una Ferrari a un neopatentato. Credo che anche la politica territoriale dovrebbe interessarsi della situazione”.
A determinare il caso la direttiva ministeriale, recepita dall’Usr, che tiene conto della sentenza del Consiglio di Stato.
Sulla questione è già partita una raccolta firme che verrà presentata al provveditorato per far giungere anche a Firenze la preoccupazione.
Sul tema anche la ex dirigente scolastica del Polo ed ex dirigente dell’ufficio scolastico interprovinciale: “La continuità per una scuola può essere di aiuto – spiega – Al di là di chi verrà, che non conosciamo, l’incarico sarà fino ad agosto. Si sostituisce, insomma, un soggetto che già conosce la scuola e ad agosto si cambia ancora. Così la continuità non viene affatto garantita”.