Scuola Imt, fine mandato per Rocco De Nicola: “È stato un onore lavorare con voi”

Domani la conclusione dell’incarico sia come rettore che come insegnante
Domani si conclude il mandato di Rocco de Nicola come rettore della Scuola Imt, un viaggio iniziato l’1 novembre 2021.
“Guardando indietro a questi tre anni, rifletto con gratitudine su tutto ciò che abbiamo costruito insieme: le sfide affrontate, le riorganizzazioni interne, i cambiamenti di statuto, le opportunità colte e i traguardi raggiunti – ricorda -. La nostra Scuola è cresciuta, rafforzando il proprio posizionamento a livello locale, nazionale e internazionale. Abbiamo arricchito l’offerta formativa e attivato: il dottorato in Management of Digital Transformation, che vede coinvolte numerose aziende, il dottorato di interesse nazionale in Cybersicurezza, che vede coinvolti quasi trenta partner tra università, enti di ricerca e aziende e di cui siamo coordinatori, la laurea magistrale in Software Science and Technology, in collaborazione con l’Università di Firenze, la laurea magistrale in psicologia forense e criminologia clinica, in collaborazione con l’Università di Padova, il master executive in leadership leggera in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e con altre agenzie formative e il master executive in decision intelligence, in collaborazione con Geal”.
“Questi programmi ci hanno permesso di sviluppare partnership strategiche, aumentare la visibilità della Scuola e di ricercatrici e ricercatori, ed estendere il bacino di attrazione dei nostri dottorati, sempre in linea con lo spirito iniziale di sperimentare programmi innovativi e trasversali, garantendo al contempo una formazione disciplinare di altissimo livello – prosegue -. Il lavoro svolto in questi anni ha avuto un impatto significativo sul territorio, contribuendo a consolidare i legami tra la Scuola Imt, le istituzioni e la comunità locale. Lo sforzo per valorizzare l’importanza della presenza della Scuola è stato essenziale per far sì che la città ne percepisse il valore. Questo non solo ha rafforzato le collaborazioni locali, ma ha anche favorito una maggiore integrazione tra la Scuola e il contesto cittadino, evidenziando l’importanza della ricerca e della formazione avanzata come risorse strategiche per il territorio”.
“La scuola si è confermata tra le migliori per qualità della ricerca, secondo la classifica che l’Anvur stila ogni cinque anni. Siamo stati selezionati tra i 180 dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027 con il progetto Resilienza economica e digitale (Red). Abbiamo ottenuto finanziamenti significativi nell’ambito del Pnrr e dei progetti Prin. In particolare siamo stati coinvolti in due grandi progetti con finanziamenti di circa un milione di euro ciascuno: un partenariato esteso a livello nazionale sulla Cybersicurezza (Serics – Security and right in the cyberspace) e un consorzio regionale sull’ecosistema della Salute (The – Tuscany health ecosystem) – va avanti -. Complessivamente, nel triennio 2021-2024, ci siamo aggiudicati finanziamenti per 20 milioni di euro per progetti di ricerca, in aggiunta alla quota annuale di Ffo del Ministero dell’Università e della ricerca (Mur), che è comunque cresciuta, passando da circa 12 milioni di euro nel 2022 a 13,7 milioni nel 2023 e a 15,4 milioni nel 2024. Questi successi sono il risultato del lavoro straordinario di corpo docente e ricercatore, nonché del personale tecnico-amministrativo. Il triennio ha anche visto crescere tutte queste componenti”.
“Abbiamo anche avviato una politica di sviluppo immobiliare per far fronte ai sempre crescenti bisogni di spazi connessi alla crescita del personale e degli studenti, nell’ottica di valorizzare il centro storico della città di Lucca come Campus naturale – ricorda ancora -. Dall’inaugurazione della nuova residenza all’interno dell’edificio di via Brunero Paoli, ristrutturato con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Mur, all’allestimento con postazioni studio del refettorio di San Francesco sempre finanziato da Fcrl, fino all’acquisto di Palazzo Boccella, primo immobile di proprietà della Scuola. In questi anni, i momenti di incontro e condivisione con la nostra comunità sono stati molti e preziosi. In ognuno di questi ho potuto percepire il forte senso di appartenenza e la passione che ciascuno di voi mette nel proprio lavoro. Ora, mentre mi preparo a passare il testimone, desidero esprimere la mia profonda gratitudine a tutti voi: al direttore generale, ai prorettori e delegati, ai membri delle commissioni, del senato accademico e del Consiglio di amministrazione, al personale docente tutto, alle ricercatrici e ai ricercatori, al personale tecnico-amministrativo e al corpo studentesco. Grazie al vostro impegno, alla vostra dedizione e al vostro spirito di collaborazione, abbiamo raggiunto risultati straordinari. Sono certo che la Scuola continuerà a crescere e migliorarsi, grazie al vostro contributo essenziale e alla vostra continua partecipazione”.
“Domani non è solo il mio ultimo giorno come rettore della Scuola Imt, ma anche come professore della Scuola, dove sono arrivato come secondo professore, assunto nel luglio 2011 – conclude -. È stata davvero una bellissima avventura, e un onore e un privilegio lavorare con tutti voi. Spero di lasciarvi un buon ricordo; da parte mia, posso sicuramente dire che ho ricevuto da voi molto di più di quanto vi abbia dato, pur avendo sempre dato il massimo. Continuate così”.