Assi viari, è il giorno del via libera in conferenza dei servizi. Dal Forum ambiente e salute diffida a commissario ed enti

L’associazione di cittadini che protesta contro l’infrastruttura: “È sempre la stessa opera che risulta incompatibile con la Piana di Lucca”
Comitato Altrestrade, diffida al commissario straordinario e ai partecipanti della conferenza dei servizi in programma per oggi. Arriva dal Forum per l’ambiente e la salute dei cittadini proprio nel giorno del definitivo via libera al progetto.
“Con un atto notificato in data di ieri – dice il Forum – abbiamo diffidato sia il Commissario straordinario che tutti i partecipanti alla Conferenza di servizi in programma per oggi, affinché si astengano dall’approvare un progetto che risulta mancante dei presupposti per la sua realizzazione e che è destinato ad arrecare alla Piana più danni che benefici. Un progetto che non ottempera le delibere poste dal Cipe in sede di approvazione del preliminare, disastroso per l’ambiente è la salute dei cittadini che, nonostante tutto, viene portato avanti in barba alle più elementari norme di buon senso, sulla testa dei cittadini e contro il volere dei territori che attraversa”.
“Un progetto – prosegue il Forum – che manca di studi di traffico aggiornati; che ha visto aumentare notevolmente il costo; che contrasta con gli obiettivi del Pit e che non è più funzionale rispetto all’obiettivo per cui è stato pensato e programmato; che è palesemente in contrasto con le recenti politiche comunitarie e con la Nature Restoration law e potrebbe spingere l’Italia verso l’ennesima procedura di infrazione. Un progetto che, se mai venisse realizzato, è destinato a rimanere incompiuto, facendo solo danni alla Piana senza portare alcun beneficio al territorio e ai suoi abitanti”.
“Se, nonostante le evidenze – conclude la nota – si sceglie di andare avanti, significa che non si guarda all’utilità dell’opera e alla sua funzionalità, ma si guarda ad altro. La storia si ripete. Era il 1992 quando un gruppo organizzato di cittadini e associazioni diffidava i componenti della conferenza di servizi sul Salt 2 perché l’opera non era compatibile col territorio e si voleva realizzare in modo forzato. Oggi siamo ancora qua, a distanza di decenni, a parlare della stessa strada, che ha cambiato pelle ma rimane la solita opera incompatibile con la Piana, che riceve autorizzazioni nonostante i pareri tecnici negativi e che ormai appartiene al passato. E così oggi, come allora, siamo determinati ad andare avanti e portare la battaglia di fronte a tutte le autorità competenti, affinché l’opera venga nuovamente bloccata, essendo ormai impresentabile sotto ogni punto di vista”.