Vivere il Centro Storico: “Anagrafe inefficiente, si torni al sistema senza prenotazione”

Il comitato: “Che senso ha mantenere le misure valide durante il Covid? Il Comune pensi anche all’emissione di certificati on line”
“Forse sarebbe il caso che qualcuno informasse il Comune che la pandemia di Covid è finita e che non sono più necessarie misure emergenziali? Per quale motivo all’anagrafe di Via San Paolino valgono ancora le regole dell’emergenza e gli utenti sono costretti a prenotare per ottenere il servizio?”. A chiederselo è Vivere il Centro Storico.
“Prenotare – spiega Vcs – significa chiamare il numero addetto, aspettare un tempo che varia da uno a diversi minuti e se poi i certificati da richiedere sono due il problema viene elevato al quadrato perchè potrebbe essere difficile trovare una compatibilità accettabile fra due sportelli. In questi casi, il cittadino che non può aspettare tempi biblici per ottenere i certificati, potrebbe essere costretto ad accettare un appuntamento che lo costringe ad aspettare molto tempo fra uno sportello e l’altro. Il tempo di “produzione” di un certificato è sull’ordine di 1,5/2 minuti, il tempo previsto fra una prenotazione e l’altra ci pare di capire che sia di dieci minuti e quindi sembrerebbe che l’operatore resti inattivo per circa 8 minuti su 10 e cioè per l’ 80% del suo turno lavorativo. Non sembra un bell’esempio di efficienza”.
“Al fine di avere un idea del costo di questo servizio, al di là della scarsa efficienza del personale allo sportello, sarebbe interessante sapere quante persone sono impegnate nell’ufficio prenotazioni – conclude la nota – Forse due, o tre, o magari quattro? All’ ingresso ci sono due persone incaricate di controllare la prenotazione. Quanto costa tutto questo personale? Per quale motivo si permettono questi disagi agli utenti, questi costi a carico dell’amministrazione e questa scarsa efficienza? Durante il Covid era comprensibile e necessario, ma ora il Covid non è più un epidemia e quindi? Non sarebbe il caso di ritornare alla classica coda da farsi quando a uno gli torna bene? Se poi volessimo strafare perché non prendere in considerazione l’ipotesi di mettere i certificati on line? In fin dei conti siamo nel 2024 e non dovrebbe essere così difficile”.