I custodi del cibo al Carmine |
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Successo per l’evento “I Custodi del cibo” al Mercato del Carmine, talk show e tavoli informativi per una cultura del cibo consapevole

26 novembre 2024 | 14:50
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Alla manifestazione hanno partecipato anche le Comunità del cibo della Garfagnana

Mercatino di prodotti tipici toscani, talk show, incontri con le Comunità del cibo, giochi e laboratori per bambini. Questo week end il Carmine ha aperto le porte all’agrobiodiversità, con una due giorni dedicati al cibo sano, di qualità e alla tutela di questo straordinario patrimonio della nostra regione.

“Questo progetto, che è stato realizzato molto bene e in quest’ambiente favoloso del Mercato del Carmine, ha l’obbiettivo di far conoscere alle persone l’Agrobiodiversità – spiega Franca Bernardi, presidente della Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana -. Per farlo, qua troviamo dei percorsi che partono dall’informazione, dal gioco, perché ci sono laboratori per giocare e toccare l’agrobiodiversità, fino a comprarsela e portarsela a casa e a mangiarsela”.

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Ma cosa si intende con il termine agrobiodiversità?

“Con questa parola si intende la biodiversità, però sia vegetale, che animale, che alimentare – precisa la presidente -. La biodiversità è chiaramente alla base di tutto, però è un termine un po’ riduttivo. Invece qui si parla proprio di una biodiversità che riguarda anche l’agricoltura, l’allevamento e poi il cibo, perché alla fine l’alimento è proprio quello che deve essere più vario possibile e più sano possibile”.

Durante l’evento del Mercato del Carmine è stato possibile incontrare piccoli e grandi produttori, tavoli di discussione, una mostra fotografica e dei talk show informativi anche sulle varie comunità del cibo. Le comunità del cibo sono lo strumento che la legge italiana sulla conservazione della biodiversità, ha ideato in supporto e mantenimento della agrobioversità. Molti di loro sono anche agricoltori custodi, una figura che custodisce l’agrobiodiversità.

“Per la prima volta, su loro stimolo abbiamo riunito qua al Mercato del Carmine alcune della Comunità del cibo della Toscana per presentarle ai cittadini di Lucca – spiega Bartolomeno Pampaloni, amministratore delegato della 4223 srl -. Cosa sono le comunità del cibo? Sono un patto tra chi produce cibo, chi quindi ha le mani nella terra e chi consuma il cibo, per riuscire a far sì che i territori vengono salvaguardati e nello stesso momento si assicuri la nostra salute e il nostro benessere, con degli accordi che partono dal basso, proprio da chi il cibo lo fa e lo consuma”.
“Siamo estremamente felici di presentare un bellissimo mercatino con prodotti tipici della nostra regione, ma soprattutto insieme a questo dei laboratori e degli incontri – prosegue Bartolomeo Pampaloni -, perché qua al Mercato del Carmine vogliamo promuovere, una cultura del cibo e del consumo critico. Le nostre scelte di consumo non devono essere gesti banali, ma gesti che vanno a impattare su un’intera filiera. E’ una nostra scelta che ci può parere banale come quella di scegliere un prodotto piuttosto che un altro. In realtà è una dichiarazione etica. Per renderci conto di questo bisogna diventare consumatori consapevoli. Qua al Carmine ogni nostro evento è volto a questo scopo. Questo in particolare”.