La moda e il suo impatto nell’ambiente al centro del convegno <i>ReFashion</i>

28 novembre 2024 | 17:43
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L’evento organizzato dal Comune di Lucca e da Sistema Ambiente ha coinvolto molte scuole secondarie di secondo grado del territorio

Spunti di riflessione sul settore della moda e l’impatto che può avere sull’ambiente, con focus sulla così detta fast fashion, la moda ultraveloce che propone capi a bassissimo prezzo realizzati con materiali che non è possibile riciclare. Oggi (28 novembre) al cinema Astra si è tenuto ReFashion, l’evento organizzato dal Comune di Lucca e Sistema Ambiente, con la partecipazione della Regione Toscana.

La mattina è stata dedicata alle scuole secondarie di secondo grado del territorio che hanno fatto registrare un’ampia partecipazione. A suscitare l’interesse dei ragazzi è stato l’intervento della dirigente di Sistema Ambiente, Caterina Susini, che ha parlato di quanto i rifiuti tessili rappresentano un problema crescente che riguarda la sostenibilità ambientale e sociale. Indumenti usati, scarpe, accessori: il volume degli scarti di abbigliamento (e non solo) continua a crescere e costituisce, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, una delle sfide maggiori a livello comunitario.

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Di fronte alle scuole, è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, Massimilino Baldini che ha dichiarato: “L’amministrazione Pardini dimostra, con questa iniziativa, di essere sensibile ai temi ambientali e di dare spazio ad un confronto importante, coinvolgendo anche le scuole dove, specialmente i più giovani, devono imparare a comprenderne il messaggio facendone proprio lo spirito culturale. Anch’io in Consiglio Regionale sto lavorando con molto impegno su queste partite, non solo l’acqua ma anche rifiuti ed aria perché rappresentano dinamiche fondamentali per una comunità complessa ed articolata come quella del territorio della provincia di Lucca. Complimenti quindi al sindaco, agli assessori all’ambiente ed all’istruzione, alla presidente di Sistema Ambiente, ma in particolare a Caterina Susini che ha fortemente voluto questo momento di approfondimento e che rappresenta una professionalità davvero rilevante, fiore all’occhiello di Sistema Ambiente”.

Nel pomeriggio invece, l’incontro aperto a tutti ha visto l’intervento del sindaco Mario Pardini, dell’assessora all’ambiente Cristina Consani, della presidente di Sistema Ambiente, Sandra Bianchi e dell’assessore regionale Stefano Baccelli.

“Quello che oggi (28 novembre) affrontiamo, è un tema complesso e sentito – dice il sindaco di Lucca, Mario Pardini -. Noi come amministrazione vogliamo puntare sulla divulgazione, specialmente con le scuole. Più riusciamo ad essere penetranti con le nuove generazione, più si ha modo di toccare temi positivi. Ringrazio gli assessori, Sistema Ambiente e chi ha portato un contributo per questa giornata. Parlare di questi temi vuol dire parlare di temi concreti”.

“Mi viene da pensare come talvolta non riusciamo a raccontare in modo efficace tutte le eccellenze del nostro paese e nel riciclo siamo i primi in Europa – dichiara l’assessore regionale, Stefano Baccelli -. Tra poco confidiamo di approvare il nuovo Piano regionale dei rifiuti, con aspetti innovativi, lasciando ai territori e alle aziende le iniziative e sarà molto interessante vedere come i due distretti più virtuosi del nostro territorio possano unirsi, quello tessile di Prato e quello cartario di Lucca. Due eccellenze, pionieri nei progetti di economia circolare, che possono dare nuove spinte al nostro futuro”.

Entro il 2025 gli Stati membri dell’Unione dovranno essere in grado di raccogliere e differenziare i propri rifiuti tessili, superando i numerosi scogli che spingono ad esportare grandi quantità di scarti verso l’Africa o l’Asia, secondo l’errata e parziale convinzione che si tratti sempre di operazioni utili innanzitutto ai luoghi destinatari dei flussi. I dati tracciati dall’Agenzia dimostrano che, guardando a modelli e tendenze, una volta giunti a destinazione non sappiamo con certezza quale destino tocchi ai rifiuti tessili. Le fibre biologiche, una corretta differenziazione nei rifiuti, l’incentivazione del riuso nel mercato second-hand rappresentano certamente azioni fondamentali per un percorso verso un futuro di sostenibilità.

“Oggi trattiamo il tema di quanto incide in maniera negativa, per ora, la moda sul nostro ambiente e sul nostro pianeta – spiega l’assessora all’ambiente, Cristina Consani -. Tutto quello che noi acquistiamo ha un costo, che è quello che molto spesso non compare sull’etichetta, ma è il costo negativo che abbiamo sul nostro pianeta, non solo anche sulle comunità più vulnerabili del mondo in cui questi prodotti vengono realizzati. Oggi facciamo un approfondimento e una riflessione, non solo sui problemi legati al fashion e al consumo eccessivo di prodotti legati alla moda, ma anche a cercare insieme soluzioni. Soluzioni per contrastare questi fenomeni che sono molto critici, infatti faremo un focus su quello che è il riciclo, su quello che sono le fibre ecologiche, le fibre naturali, su quello che è il riuso e su quello che è il mercato second-hand”.

“Questa nuova tendenza di acquisto, diciamo un po’ compulsivo su internet, perché è molto facile, molto veloce per altro a prezzi piuttosto economici, sta portando ad un aumento esponenziale di rifiuti non riciclabili – precisa la presidente di Sistema Ambiente, Sandra Bianchi -. Molto spesso questi prodotti sono realizzati con materie prime di scarsa qualità, principalmente sintetiche, che non possono essere, ne riciclate, ne recuperate. Pertanto su questo abbiamo voluto anche con piena sintonia della nuova amministrazione, porre l’attenzione con questo congresso che questa mattina ha visto l’incontro con gli studenti delle scuole superiori, proprio per dare un pochino di consapevolezza a questi studenti.”
“Quando andiamo ad acquistare un prodotto pensiamo un attimo a quello che stiamo acquistando – prosegue -, prima di tutto, se proprio ci serve e poi facciamo un attimo di attenzione a quello che stiamo comprando”.

Cosa è venuto fuori stamani dall’incontro con gli studenti?

“Gli studenti si sono dimostrati molto interessati, attenti e soprattutto hanno questo spiccato senso di attenzione per l’ambiente – dice la presidente di Sistema Ambiente -. Abbiamo mostrato un film piuttosto toccante, che li ha coinvolti molto e devo dire che come immaginavamo, sono stati veramente motivo di soddisfazione. Sono loro il nostro futuro e saranno loro gli adulti di domani”.

L’evento si è concluso con una tavola rotonda moderata da Alessio Ciacci, a cui hanno partecipato Giulia Mariani del Centro di riuso solidale Daccapo, Maria Grazia Corsetti del movimento Parents for future, Raffaele Desalvo del Consorzio Corertez, Rossano Ercolini del Centro ricerca rifiuti zero e  Tonja Perallini dell’impresa sociale Terra di tutti.