La caldaia rischia di esplodere, odissea per una inquilina Erp per ottenere la sostituzione
Dopo aver sottoscritto e pagato il piano di rientro da venerdì scorso (22 novembre) la signora non ha riscaldamento e acqua calda da una settimana
La caldaia già mal funzionante rischia di esplodere, ma l’Erp titolare dell’appartamento in via delle Gardenie blocca l’intervento dei tecnici perché l’inquilina non ha pagato alcuni mesi d’affitto, lasciandola senza acqua calda, ne riscaldamento, da venerdì scorso (22 novembre). Adesso, fatto il piano di rientro l’inquilina è sempre nella solita situazione. Èquesta la difficile esperienza che sta vivendo una signora inquilina di uno degli appartamenti gestiti da Erp in via delle Gardenie a Pontetetto. Le telecamere di Lucca in Diretta sono intervenute per offrire alla signora la possibilità di raccontare la sua storia, tutelandole la privacy. Tutto è iniziato due anni fa, quando la signora, che abita dal 1997 negli appartamenti in via delle Gardenia, fece la richiesta per cambiare la caldaia.



“Per poterlo fare mi fecero chiamare l’idraulico, mi fece la relazione e la mandò all’Erp e a quel punto venne fuori che mancavano degli affitti da pagare e dovevo fare un piano di rientro – racconta la signora -. Mi trovavo in grosse difficoltà, dovevo pagare 900 euro di bollette, tra acqua luce e gas e non riuscivo mai a farlo, tant’è che ero andata dall’assistente sociale e mi avevano dato 200 euro per fare questo piano di rientro. Proprio in quel periodo però mi arrivava una bolletta di 900 euro e io i 200 euro ho dovuto metterli lì. Non è che sono andata a spenderli al ristorante. Ho quindi pensato di poter pagarli piano piano da me, sono andata all’Erp, ho chiesto se potevo pagare in due volte e mi hanno detto di si e così ho fatto. Ho pagato ad ottobre e ora ho pagato a novembre, quindi io sono in regola. Dal prossimo mese mi vengono spese di affitto di 100 euro, va bene, non mi interessa ma voglio la caldaia. Loro mi hanno detto che una volta fatto il piano di rientro, dovrei aspettare 7 mesi per farmi cambiare la caldaia. Posso vivere così? allora io anche stamattina ci sono andata ho provato a chiamare il geometra, ma non l’ho trovato, lo stesso il tecnico e io cosa faccio? Accendo la caldaia e le faccio fare il botto?”
Nel frattempo, venerdì scorso (22 novembre), quando la signora prova ad accendere la caldaia con un fiammifero, come a suo dire faceva sempre, ha avuto una brutta sorpresa.
“Ho acceso la caldaia, poi sono andata su, mi sono levata questi, perché per fare la doccia li devo togliere (dice la signora mostrando un apparecchio acustico ndr), perché sono sorda, quindi non sentivo il rumore della caldaia. Quando sono scesa, dopo aver finito la doccia, mi sono asciugata, mi sono messa l’apparecchio e ho sentito questo rumore forte proveniente dalla caldaia. Ho guardato la pressione ed era già a quattro. Quindi, se non la spegnevo saltava tutta un’aria. Ho chiamato il tecnico venerdì scorso (22 novembre) e gli ho spiegato tutta la situazione. Gli ho spiegato che avrei dovuto dare dei soldi all’Erp, che sto facendo questo piano di rientro e lui mi ha detto, queste parole: ‘A me, quello che lei deve dare all’Erp non me ne frega, io devo pensare alla caldaia’. Dopo un po’ mi richiama e mi dice che l’amministrazione dell’Erp non gli aveva dato il via perché io dovevo prima fare questo piano di rientro. Io metà soldi l’avevo già dati e metà li ho portati stamani, ora li ho chiamati, mi ha risposto una signorina e mi ha detto che il geometra non c’è e il tecnico nemmeno. Però adesso non ho neanche l’acqua calda per fare la doccia, ne il riscaldamento, sono già tre volte che prendo la bronchite, ho avuto tre infarti e molti problemi di salute, tra cui dovrò fare un’operazione alla schiena. Non so quando il tecnico riuscirà a venire a vedere la caldaia. Certo che per alcuni controlli da Erp sono efficienti, ma se dovessi parlare di tutte le cose che avvengono qui, ce ne sarebbe da raccontare”.
La signora è stata rimbalzata in vari uffici dell’Erp, tra il reparto tecnico e anche quello amministrativo.
“Stamattina quando ho parlato con l’impiegata per fare il piano di rientro gli ho fatto presente che il tecnico della caldaia mi aveva detto che l’ufficio amministrazione non aveva dato il permesso di intervenire perché non ero in regola con il pagamento – precisa la signora -. Invece lei mi ha risposto che il tecnico doveva venire anche se io ero indietro sull’affitto. Loro dovevano venire per vedere il problema e se la caldaia rischiava davvero di scoppiare. Perché questa è una questione di sicurezza. Anche mia figlia ha chiamato l’assistente sociale che si occupa di me e gli ha spiegato tutta la situazione e lui le dice: ‘La sua mamma il 25 novembre doveva andare all’Erp a mettersi in regola, invece non c’è andata’. Questa cosa non è vera perché io riscuoto il 27 e pagano il reddito di inclusione dopo le 16, quindi è impossibile che io abbia preso un appuntamento il 25. Stamani (ieri 28 novembre) infatti io mia figlia siamo andati a pagare la rata a mezzogiorno. Ora ho chiamato il tecnico ma non si trova e con il geometra non sono riuscita a parlarci.”
“Io non ce la faccio più, la caldaia non si può più accendere da venerdì, non ho l’acqua calda ne riscaldamento e per farmi la doccia devo chiedere ai vicini – dice la signora -. Per carità, avranno anche ragione, dovevo pagare l’affitto, non ne voglio dubitare, però qua si parla di sicurezza, non si parla di avere la caldaia più bella, ha capito?! Nei tre mesi d’inverno ho pagato 900 euro di metano perché questa caldaia qui non funzionando bene la devo sempre accendere per fare la doccia perché mi venga un po’ di acqua calda. Allora dico io, mi fate spendere un mucchio di soldi nel metano e dopo io come devo far per pagare voi?!”
Nel frattempo la signora è stata informata dal geometra che si occupa degli appartamenti di Erp che la caldaia sarà sostituita ad inizio della prossima settimana