Mattinata movimentata in piazza Napoleone: occupato il liceo artistico

10 dicembre 2024 | 08:53
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Striscioni sulla facciata dell’edificio: acceso anche un fumogeno da stadio

Mattinata movimentata in piazza Napoleone dove alcuni studenti hanno occupato il liceo artistico Passaglia.

Dalle prime ore della mattina sono apparsi sulla facciata dell’istituto gli striscioni degli studenti e intorno alle 8,30 è stato anche acceso, all’interno della scuola, un fumogeno da stadio che ha dato simbolicamente il via alla protesta.

istituto d'arte occupato, Lucca,

Ad annunciare la mobilitazione nelle scuole era stata una manifestazione per le strade della città dello scorso sabato (7 dicembre) con un corteo che è arrivato sotto la direzione scolastica provinciale e sotto Confindustria. A organizzarla le sigle C.A.P. – Collettivo autogestito Passaglia e Giovane Grido Lucca.

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Questo il testo con cui è stato indetto il corteo.

“Il governo Meloni, con i suoi tagli alla sanità e all’istruzione per finanziare l’invio di armi ad Israele e Ucraina, sta partecipando a un genocidio e sta militarizzando uno Stato, togliendo alla gente la possibilità di frequentare centri di istruzione pubblica validi e funzionanti. Scuole fatiscenti e salari da fame… Ma i nostri soldi vanno alla guerra mondiale. I problemi strutturali alle scuole sono di ogni tipo come si può vedere nelle sedi del liceo artistico. Fanno affondare le scuole pubbliche nel disagio rendendo l’istruzione un bene per pochi. In tutta Italia giovani studenti e studentesse, dai licei alle università, si muovono contro uno stato e una Unione Europea che vanno sempre più verso la guerra mondiale. Ci vorrebbero tutti schierati con Israele e con gli Usa contro Russia e Medio Oriente. Vorrebbero compattare il fronte interno pacificando tutti i lavoratori, le famiglie e gli studenti d’italia nel pensiero unico atlantista. Per questo motivo ci colpiscono e fanno leggi (come il Ddl 1660) che approfondiscono lo stato di guerra. Per la nostra gente con la resistenza palestinese nessun euro, nessuna base, nessun soldato per la guerra della Nato”.

“Vogliono zittire – prosegue il testo – chi si sta iniziando a ribellare contro il carovita di guerra. Contro la guerra mondiale della Nato a difesa della dittatura del mercato dei padroni occidentali. L’Unione Europea, inesistente sul piano politico, è solo un’alleanza europea di paesi filo-atlantisti, ci vorrebbe mandare al fronte. Sta a noi… rompere le file!”.

Questo invece il testo letto in piazza dagli studenti: “Come studenti del liceo artistico musicale Augusto Passaglia di Lucca da ormai un anno ci mobilitiamo insieme alle diverse realtà studentesche della Piana lucchese e non solo, per denunciare le condizioni di vita sempre più precarie incerte e difficili, in cui il governo attuale costringe studenti e lavoratori. I tagli a scuola, sanità, cinema, arte e molto altro, non sono discorsi al vento, o dicerie, non sono complotti o opinioni, sono dati. Ogni settimana di più, le macchie di muffa nera sulle pareti delle nostre aule, in cui passiamo tutti i giorni, si allargano scrostando la vernice e l’intonaco, crollando, obbligando la scuola ad effettuare ristrutturazioni, rinchiudendo gli studenti per mesi in container di ferro, dove l’inverno si gela e l’estate si bolle, respirando ognuno i fiati altrui. Alzarsi la mattina per raggiungere, spesso attraverso mezzi pubblici (per gli studenti pendolari), le nostre scuole, i luoghi che dovrebbero formarci nella nostra umanità e socialità, è man mano più soffocante ed angosciante, portando i ragazzi ad un allontanamento da quest’ultime. Ma i bagni guasti, le tubature vecchie che avvelenano le acque che beviamo, la pioggia che entra a fare lezione con noi, ci dimostrano come per il governo sia più importante proteggere i confini ed armarsi, insieme agli stati della Nato in una corsa armamentística, frutto di dottrine guerrafondaie, arrivateci dall’America. I missili che ogni giorno carbonizzano bambini, madri, studenti a Gaza sono finanziati da noi. Siamo tutti complici di un mondo che viaggia alla deriva, attraverso conflitti, mossi da interessi economici che fruttano sulla schiena dei vostri figli e genitori. Il ddl 1660, è la guerra che entra silenziosa nelle vostre casa e vite. La striscia di Gaza è il laboratorio di Nato e America, per testare la ferocia delle guerre del futuro sui corpi nudi di gente come noi, innocente. Ma non ci dobbiamo sentire fortunati, a non venire sepolti dalla propria casa e sparire per sempre sotto il cemento armato, dobbiamo lottare, resistere. Per ogni preghiera, speranza di ogni madre che ascolta nel buio della notte, le urla dei propri figli, per ogni figlio che vede il corpo del padre venir mangiato da un cane in mezzo alla strada, per ogni sguardo pieno di speranza, rivolto al cielo, costellato di missile noi accendiamo la piazza, come se la guerra fosse a casa nostra, noi ci riprendiamo cio che è nostro. Non potete toglierci la nostra umanità”.

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“Come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti di Lucca – dicono i rappresentanti dei partiti lucchesi – siamo complici e solidali con il collettivo autogestito del Passaglia e tutti gli studenti e le studentesse che hanno deciso oggi di occupare il liceo artistico e musicale. Nell’epoca della “guerra mondiale a pezzi”, tra austerità e inflazione, delocalizzazioni e stagnazione dei salari, inquinamento e crisi della democrazia, è più che mai fondamentale organizzarsi e protestare. A questo si aggiunge la grave crisi che il sistema scolastico sta vivendo, in una suola pubblica sempre più vittima di tagli ed investimenti e sempre più legata non alla formazione della persona ma alla formazione di un soggetto performante pronto per essere sfruttato sul luogo di lavoro”.

“Questi fenomeni, sviluppatisi in più di trent’anni, sono giunti oggi alle estreme conseguenze, con un completo scollamento tra i bisogni e i pensieri dei cittadini e le decisioni della politica, che ne approfitta per ridurre con la forza gli spazi di aggregazione, dibattito e conflitto sociale, quindi di democrazia, che ancora si ostinano a rimanere in vita – conclude – La scuola deve tornare ad essere un luogo di confronto, crescita e scambio, non un luogo assimilabile ad un ufficio dove si entra la mattina, si svolgono compiti ripetitivi, e si esce la sera. Per questo come Prc e Gc di Lucca portiamo avanti una politica che si impegni attivamente per unire i cittadini e le cittadine e e che lavori attivamente per riottenre quegli spazi di democrazia che si sono sempre di più ridotti nel corso di questi tre decenni. Ogni momento di rottura come queste occupazioni deve essere uno stimolo a capire le difficoltà del presente e cercare di ottenere il cambiamento necessario”.