Aumento del ticket dei bus turistici, le guide: “Conseguenze negative per gli operatori del settore”

La posizione dopo la riunione con l’amministrazione: “Agenzie e tour operator hanno già venduto le visite del 2025 ai clienti e si troveranno quindi a farsi carico dei costi”
La giunta Pardini ha confermato l’aumento del ticket sull’accesso dei bus turistici pari alla cifra di 50 euro, passando dalla tariffa di 130 a 180 euro a partire dall’1 gennaio prossimo.
Lo scorso 11 dicembre le associazioni di guide turistiche del territorio (Agt Lucca, Gti, La Giunchiglia Sc, Lucca Info&Guide, TurisLucca) erano state invitate a Palazzo Orsetti ad un incontro in merito, assieme al presidente Pietro Bonino di Federalberghi Confcommercio Lucca.
Durante l’incontro gli assessori Bruni e Santini hanno elencato i molti interventi e le iniziative realizzate per la promozione della città di Lucca, effettuati nell’arco dei due anni e mezzo di incarico della giunta Pardini motivando così la necessità di aumentare un gettito di entrata nelle casse del Comune per poter procedere a continuare tale politica di incentivazioni della visibilità di Lucca in ambito nazionale e internazionale.
I rappresentanti delle associazioni di guide presenti hanno espresso apprezzamento in merito alla volontà di promuovere la città, facendo però notare che “molte delle richieste fatte dalla categoria, da quando la giunta si è insediata, non sono mai state accolte. Siamo contrari alla proposta dell’aumento del ticket bus turistici a 180 euro, che reputiamo eccessivo e molto pericoloso per le possibili conseguenze per gli operatori nel settore, in primis proprio per le guide locali”.
Nello stesso contesto è stato fatto presente che le agenzie e i tour operator hanno già venduto visite di Lucca per l’anno 2025 ai clienti e si troveranno quindi a farsi carico completo dell’aumento come molte aziende di bus turistici. Molti operatori, inoltre e di conseguenza, decurteranno il costo della visita con guide locali a discapito anche della corretta comprensione e fruizione della città storica.
Le associazioni di guide, nell’ambito dell’incontro hanno espresso la comprensione di un aumento massimo del 20/25 per cento ma non del 38 per cento anche alla luce del fatto che molte città toscane non hanno mai inserito una tassa di accesso bus. Altre, come Pisa, hanno una tassa più alta rispetto alla nostra città e ha previsto un aumento ma lo ha annunciato con due anni di anticipo.
“Il fatto che poi saranno contemplati pacchetti cumulativi da acquistare, da parte delle aziende di bus turistici, con sconti – concludono le guide – a nostro avviso non compensa la drastica scelta che ci pone in una percentuale di aumento che è la più alta in Toscana e una delle più alte in Italia”.