Studenti del Paladini ancora nei container: slitta a settembre il rientro in San Nicolao. Il costo dei lavori aumenta di oltre 2 milioni

10 gennaio 2025 | 14:32
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Studenti del Paladini ancora nei container: slitta a settembre il rientro in San Nicolao. Il costo dei lavori aumenta di oltre 2 milioni

Il presidente della Provincia Marcello Pierucci: “Abbiamo concordato e ritenuto opportuno evitare trasferimenti nel corso dell’anno scolastico per scongiurare ulteriori interferenze con le attività didattiche”

Gli studenti e le studentesse del Paladini finiranno l’anno scolastico nei container. Slitta ancora, infatti, la fine dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’ex convento di San Nicolao, situato nell’omonima via del centro storico.

La storica e rinnovata sede sarà ufficialmente pronta per accogliere gli alluni a settembre, al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2025-2026. L’ulteriore ritardo della fine dei lavori è dovuto principalmente a due fattori: in primis, come ricorda la Provincia, occorre considerare che “gli interventi sono diffusi e delicati”. Il cantiere si estende su circa 10mila metri quadrati del grande e storico complesso di via San Nicolao. Senza dimenticare che il rinvenimento di beni di notevole interesse storico e culturale ha comportato, come specifica l’ente di Palazzo Ducale, “la necessità di modificare le destinazioni d’uso di alcuni locali e di conseguenza di modificare in parte il progetto in corso d’opera”.

Imprevisti, quelli sopracitati, che hanno fatto aumentare i costi di oltre 2 milioni di euro. Con la determina dello scorso 31 dicembre, infatti, il quadro economico del progetto è stato incrementato di circa 2,4 milioni, passando quindi dai 13 milioni e 455mila euro originari a15 milioni e 857mila euro.

Un cantiere aperto nel marzo 2022 quello all’ex convento di San Nicolao. Un cantiere che lo scorso settembre ha visto conclusa una parte importante dei lavori: ossia la porzione del complesso che affaccia su via San Nicolao, compresi gli spazi già occupati da alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica in cui vivevano nuclei familiari che prima dell’inizio dei lavori sono stati trasferiti in altre sedi. Qui sono stati ricavati diversi ambienti per l’attività didattica dell’indirizzo moda del Civitali: 7 spaziose aule con relativi servizi igienici sia al primo che al secondo piano, un grande laboratorio in un ambiente sottotetto reso più luminoso con l’installazione di alcuni lucernari, uno spazio espositivo e altri locali comuni.

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“A dicembre saranno dismessi i prefabbricati nell’area del Campo di Marte perché a gennaio 2025 l’intero istituto Civitali-Paladini tornerà nella sua sede storica”: così dichiarava l’allora presidente della provincia Luca Menesini durante la prima campanella del 16 settembre. Una promessa che però -a causa di un altro slittamento della fine dei lavori – non potrà essere mantenuta.

Adesso l’obiettivo è quello di concludere i lavori per accogliere tutti gli studenti a settembre: “In sintonia con la dirigenza scolastica del Civitali-Paladini che ho incontrato di recente – spiega il presidente della Provincia Marcello Pierucci – abbiamo concordato e ritenuto opportuno evitare trasferimenti nel corso dell’anno scolastico per scongiurare ulteriori interferenze con le attività didattiche. Le classi del Paladini, quindi, finiranno l’anno scolastico attuale nei moduli prefabbricati situati nell’area Campo di Marte e saranno accolti nella nuova sede completamente rinnovata e messa in sicurezza con l’inizio del prossimo anno scolastico 2025-2026, ossia il prossimo settembre. Non dimentichiamo che dallo scorso settembre tutto il settore ‘moda’ del Civitali con 7 classi più un bellissimo laboratorio, svolge già attività didattica in un’ala ristrutturata del grande complesso del centro storico di Lucca”.

Marcello Pierucci e Emiliana Pucci

Il cantiere all’ex convento di San Nicolao: il punto sui lavori

I lavori previsti dal progetto sono diversi e delicati trattandosi di un importante complesso immobiliare soggetto a vincolo storico e monumentale, risalente ai primi decenni del XIV secolo. Un edificio enorme che si estende su 10mila metri quadrati che, nel corso dei secoli, è stato interessato da vari interventi di ampliamento e adeguamento, anche mediante accorpamento di edifici esistenti finalizzati alla sistemazione di un grande complesso monastico. Importanti lavori di ristrutturazione furono eseguiti nel corso degli anni ‘80 del secolo scorso da parte del comune di Lucca, proprietario dell’immobile e, da parte della Provincia, negli anni 2000 e, da ultimo, nel 2014 e 2015 per il consolidamento di una porzione della copertura.

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Nel complesso, l’intervento in atto riguarda il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l’abbattimento di barriere architettoniche; interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico.

I lavori sono ormai all’ultimo rush: “La maggior parte dei lavori strutturali è terminata – specifica l’ente di Palazzo Ducale -. Al momento sono in corso interventi di finitura, pavimentazioni, allestimento dei servizi igienici, installazioni impiantistiche nelle aule e laboratori della nuova scuola e le opere di restauro delle pareti affrescate rinvenute nel corso dei lavori che hanno comportato maggiori costi e maggiori tempi. Il rinvenimento di beni di notevole interesse storico e culturale ha comportato, per forza di cose, anche la necessità di modificare le destinazioni d’uso di alcuni locali e di conseguenza di modificare in parte il progetto in corso d’opera”.

Liceali nei container dal 2018

Dichiarato inagibile nel giugno 2018 a seguito di indagini diagnostiche che lo fecero dichiarare ‘non adatto a fini didattici’, nel settembre successivo il complesso di San Nicolao ha visto il trasloco forzato delle due scuole Paladini e Civitali nei locali dell’Itc Carrara e nei moduli prefabbricati per il Civitali, mentre per il Paladini si sono aperte le porte della Palazzina 6 del Campo di Marte e, anche in questo caso, dei moduli prefabbricati nei cortili nell’area del parcheggio pubblico del vecchio ospedale.