Liceo Vallisneri, protesta degli studenti per il freddo nelle aule
Dal ritorno in aula dopo le vacanze di Natale i termosifoni non funzionano a pieno regime: in oltre 400 nel cortile della scuola
Protesta, questa mattina (13 gennaio), al liceo Vallisneri di Lucca per il mal funzionamento dei termosifoni. Una situazione che si protrae dal ritorno nelle aule dopo le vacanze invernali nel padiglione vecchio.
Per protestate più di 400 persone si sono riunite nel cortile della scuola ed hanno fatto sentire le loro voci alla dirigenza scolastica, sperando che qualcosa si risolva in breve tempo.
“Qui al Valisneri abbiamo un problema da oltre una settimana – dice Julian Jay Adami – Infatti, più volte, i tecnici sono venuti ad aggiustare quelli che sono i nostri termosifoni e la caldaia, ma ancora non hanno trovato il guasto. Vogliono portare una pompa di calore mercoledì e garantirci il riscaldamento nelle classi, ma stamattina abbiamo avuto la notizia che se ne è rotta un’altra e, pertanto, non ci hanno assicurato che domani saremo di nuovo al caldo. Per questo abbiamo deciso di uscire fuori da una classi per protesta”.
“Oggi abbiamo avuto un dialogo con il tecnico che si occupa della sala delle caldaie della nostra scuola – aggiunge Niccolò Palmesino – e ci ha spiegato che si sono rotte due pompe nelle ultime due settimane, infatti nell’ultima settimana e mezzo, dal 7 gennaio, da quando è ripartita la scuola, non c’è stato ancora un termosifone acceso per quanto riguarda i padiglioni vecchi. Il tecnico ha detto che è in vista la demolizione dei padiglioni vecchi, ma mercoledì arriverà una delle prime due pompe che si sono rotte e che oggi comunque cercheranno di sistemare anche la seconda che ha smesso di funzionare mentre noi eravamo qua a manifestare il nostro dissenso per la situazione che c’è nelle classi: temperatura bassissima e ragazzi che si sentono male. Abbiamo cercato di prendere un minimo di posizione, di farci sentire, non tanto dalla preside che ovviamente non ha questo potere, ma soprattutto dalla Provincia, per andare a intimare di intervenire su questa situazione. Non si può stare veramente in classe con questo freddo”.