“Vi parlo di me”: Francesco Zavattari porta l’arte nel carcere di Lucca
L’artista realizzerà ritratti fotografici e video interviste ai detenuti, dando vita a una mostra e a un docufilm originale
Venerdì (31 gennaio) segna l’avvio di un progetto unico nella casa circondariale di Lucca. Francesco Zavattari, celebre art designer e fotografo di fama internazionale, incontrerà per la prima volta i detenuti, inaugurando un percorso di condivisione e ispirazione. Durante questo primo appuntamento, Zavattari terrà una masterclass sul colore, appositamente adattata al contesto carcerario, offrendo un’occasione di riflessione e crescita personale.
L’evento sarà opportunità per presentare ufficialmente di Vi parlo di me, un’iniziativa che prevede una serie di incontri futuri all’interno della struttura. In queste occasioni, l’artista realizzerà ritratti fotografici e video interviste con i detenuti che vorranno partecipare, dando vita a una mostra e a un docufilm originale.
Il progetto invita le persone a raccontarsi, senza giudizio e senza alcuna imposizione. Non è necessario parlare della propria esperienza carceraria o del motivo della detenzione: l’obiettivo è dare voce all’essere umano al di là delle etichette, offrendo un canale autentico e rispettoso per esprimersi.
Durante l’anno, i lavori prodotti saranno presentati prima all’interno del carcere, in un’operazione a specchio di restituzione e condivisione con i protagonisti. Successivamente, saranno condivisi all’esterno, con l’intento di sensibilizzare il pubblico verso l’umanità, il reinserimento sociale e la comprensione reciproca.
Il lavoro di Zavattari, da sempre incentrato sulla valorizzazione delle persone, compie con questa iniziativa un passo ancora più profondo. Nel corso della sua carriera, ha incontrato, fotografato e raccolto i racconti di migliaia di persone in ogni parte del mondo. Ora, grazie a Vi parlo di me, porta questa esperienza al servizio di un dialogo capace di abbattere pregiudizi e costruire nuovi ponti.
Il progetto nasce in collaborazione con la casa circondariale di Lucca, diretta dalla dottoressa Santina Savoca, e il comune di Lucca, con l’attiva partecipazione dell’assessore alla cultura Mia Pisano, che ha dimostrato particolare sensibilità verso l’iniziativa, grazie anche alla sua lunga esperienza come garante dei detenuti per la stessa struttura.
Vi parlo di me non è dunque solo un progetto artistico, ma un viaggio collettivo di scoperta, umanità e riflessione: un’opportunità per dare spazio a voci spesso inascoltate e per ribadire che, dietro ogni storia, c’è una persona.