Oculistica del San Luca, bene l’intervento in due fasi su una 19enne con sindrome di Goldenhar
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La patologia comporta asimmetria nel viso. A operare la giovane sono stati prima Paolo Chelini e poi Isabella Ghelarducci
È stato eseguito nei giorni scorsi dall’equipe dell’unità operativa di oculistica dell’ospedale San Luca di Lucca, diretta dal dottor Michele Palla, un delicato e complesso intervento in due fasi per correggere chirurgicamente una serie di problematiche originate dalla sindrome di Goldenhar. La paziente è una studentessa lucchese di 19 anni affetta da questa rara malformazione oculare.
La sindrome di Goldenhar fa parte di uno spettro di patologie malformative definito ‘oculo-auricolo-vertebrale’ con sintomi che colpiscono di regola un solo lato del volto e del corpo: ridotto sviluppo della mascella o della mandibola, oppure entrambe, con conseguente asimmetria facciale, malformazioni che possono essere appunto a livello dell’occhio, dell’orecchio e anche delle vertebre.
Nel caso specifico la giovane paziente manifestava sintomi in entrambi gli emivolti: da un lato con iposviluppo della mandibola e dell’orecchio, mentre dall’altro con varie anomalie oftalmiche (strabismo, ptosi congenita e coloboma della palpebra).
In due procedure successive l’equipe medica è andata a correggere la deviazione dello sguardo, con un intervento sullo strabismo effettuato dal dottor Paolo Chelini, e poi con un complesso doppio intervento di oftalmoplastica (ptosi e coloboma della palpebra) eseguito dalla dottoressa Isabella Ghelarducci. Il risultato finale – un’ottima simmetrizzazione dei due occhi – è stato raggiunto con grande soddisfazione della ragazza, dei suoi familiari e del personale sanitario.
Per tutti coloro che sono affetti da questa rara patologia Lucca si conferma quindi come realtà all’avanguardia e come punto di riferimento in grado di risolvere chirurgicamente situazioni complicate. La sindrome di Goldenhar viene diagnosticata in genere su persone molto giovani e interventi tempestivi permettono di correggere le anomalie e anche di salvare le funzioni visive.
“I buoni risultati ottenuti dall’oculistica di Lucca – evidenzia la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – rappresenta l’ulteriore riprova della disponibilità e della professionalità degli operatori della struttura diretta dal dottor Palla, che ringrazio di cuore. La presenza di una buona scuola permette infatti all’ospedale di Lucca di venire incontro in maniera adeguata alle esigenze diagnostiche e terapeutiche della cittadinanza”.