Insegnanti dalla Francia in visita all’Istituto comprensivo Lucca Quinto-Pescaglia

Oltre agli incontri istituzionali hanno potuto osservare da vicino le attività didattiche, con particolare attenzione al modello Senza Zaino
Nei giorni scorsi, un gruppo di insegnanti provenienti da Nantes ha visitato l’istituto comprensivo Lucca Quinto-Pescaglia, toccando diverse sedi scolastiche: dalle scuole di Pescaglia fino a quelle di Ponte a Moriano e San Pietro a Vico.
Accolti calorosamente dai docenti e dagli studenti italiani, gli ospiti francesi hanno potuto osservare da vicino numerose attività didattiche, con particolare attenzione al modello Senza Zaino, che caratterizza l’approccio educativo delle nostre scuole.
Durante la visita, gli insegnanti hanno avuto anche l’opportunità di incontrare Marco Orsi, ideatore del modello Senza Zaino, con cui si sono confrontati su diversi aspetti teorici e pratici della proposta educativa, approfondendo così la conoscenza del metodo e delle sue applicazioni concrete. Fondamentale è stata anche l’accoglienza della dirigente scolastica, Fabrizia Rimanti, che oltre a salutare gli ospiti ha curato l’organizzazione della parte amministrativa della visita, garantendo la piena riuscita dell’iniziativa.
Non sono mancati momenti istituzionali: gli ospiti hanno incontrato l’amministrazione comunale di Pescaglia, rafforzando i legami di collaborazione e di scambio culturale. Tra le tappe della loro permanenza, c’è stata anche la visita alla fabbrica di strumenti al Cred, situata nel centro storico di Lucca, che ha suscitato grande interesse e curiosità. Il soggiorno si è concluso con un incontro speciale con l’assessora alla scuola, Simona Testaferrata, che ha guidato gli ospiti alla scoperta del Comune, mostrando loro le sale istituzionali più rappresentative.
A coronamento della giornata, l’assessora ha donato un presente simbolico agli insegnanti francesi, che sono rimasti profondamente colpiti dall’accoglienza calorosa, dall’organizzazione impeccabile e dalla ricchezza culturale della nostra città.
L’iniziativa si è rivelata un’occasione preziosa di confronto e di crescita, nella convinzione che l’apertura internazionale e la condivisione delle buone pratiche educative siano la chiave per una scuola sempre più innovativa e inclusiva.